Ho scritto semifreddo per amore di semplicità, ma a onor del vero sarebbe una mousse ghiacciata. O forse un semifreddo all’italiana, chissà.
Ho letto e riletto le pagine del manuale di pasticceria di Leonardo Di Carlo che parlano dei semifreddi, cercando di assimilare le differenze tra parfait, bomba ghiacciata, semifreddo all’italiana e soufflè glacè, ma alla fine c’è sempre qualcosa che mi sfugge e mi fa essere in dubbio su dove debbano rientrare le mie prove di aspirante pasticcera. Va bè.
La sostanza non cambia poi molto. È un dessert al cucchiaio composto da meringa italiana, crema pasticcera al caffè e panna montata; è arioso e leggero e va gustato quasi a temperatura ambiente, assolutamente non troppo freddo perché ne avrebbe solo da perdere.
Di semifreddi ne faccio spesso, trovo che siano perfetti per l’estate o comunque per una cena con amici perché si possono fare con largo anticipo e fanno sempre un’ottima figura, soprattutto se li decorate a modino.
Tra i miei preferiti ci sono il semifreddo allo yogurt e more, il semifreddo al miele e nocciole e il semifreddo al torrone.
Ah, e poi c’è anche il semifreddo al cioccolato, o coviglia che dir si voglia.
Come intuirete, è un dessert che amo molto fare, oltre che mangiare. Mi ricorda un gelato, ma più cremoso e meno freddo, più avvolgente. E il fatto che non richieda grosso impegno nella preparazione è sicuramente un punto a suo favore.
Dal punto di vista dell’equipaggiamento, sarete sicuramente facilitati se possedete un termometro da cucina, tipo questo, ma è fattibile anche senza. Basta osservare lo sciroppo di zucchero: quando inizia a fare bollicine piccole e ravvicinate, diventando leggermente vischioso, allora è il momento di iniziare a montare gli albumi, e dopo 2 o 3 minuti potete passare a versarvi sopra lo sciroppo stesso. Ma ve lo spiego in dettaglio nel testo della ricetta.
Per aromatizzare questo semifreddo ho optato per il caffè. Visto che sarebbe stato il dessert per il pic nic annuale con le colleghe, dove nessuno si ricorda mai di portare il thermos con la corroborante bevanda, che almeno fosse contenuto nel dolce! Invece delle monoporzioni che vedete in foto, ho realizzato un tronchetto grande, per evitare che si sciogliesse troppo alla svelta, ma le monoporzioni rimangono sempre le mie preferite.
Per arricchire il semifreddo al caffè, ho pensato ad una crema di nocciole, due ingredienti che secondo me si accordano alla perfezione. Per decorare, un po’ di granella di nocciole o qualche nocciola intera e il gioco è fatto.
Il semifreddo è stato molto gradito e per una volta non ho dovuto fare follie per preparare il dolce: era tutto pronto già dalla sera prima, mi è bastato portarmi dientro un barattolo di nocciolata e aggiungerla sul momento.