Ora il giardino è più rigoglioso che mai.
Le rose ne sono regine: i loro petali carnosi e le infinite sfumature sorprendono anche il visitatore più distratto.
Gli iris fieri e sgargianti, con il capo eretto e il portamento sussiegoso, fanno da alfieri.
Le piccole viole del pensiero, colorate e fitte fitte, sono ciarliere dame di compagnia.
I giovani sudditi, minuscoli alyssi, sostano spensierati al margine del prato, ma qualcuno deve essere sfuggito al reale giardiniere, perché due o tre gruppetti sono spuntati anarchicamente tra la ghiaia del vialetto, come una delicata e spiritosa provocazione.
E poi ci sono gli acanti svettanti, le aquilegie dalla testa reclinata in attenta meditazione, le margherite distratte sparse qua e là.
Ovunque è profumo di gelsomini e zagare, e ancora di rose, bianche, gialle, rosse, confetto, nelle mille tonalità del sogno.
Ma in questo eden immobile, eppure vivo, il re è lui, il merlo dal becco giallo.
Mi segue nel mio giro, a volte mi anticipa e mi attende su un rudere di colonna. Mi guarda, poi vola via.
Lo rivedo poco lontano che zampetta nell’erba, si ferma, protende il capo a destra, a sinistra, zampetta di nuovo. Un frullar d’ali e si sposta sulla panchina di pietra. Poi di nuovo sull’erba, a balzelli e passettini, balzelli e passettini.
Poi parte, a capo chino, tutto teso in avanti e cammina veloce veloce, chissà cosa ha visto. Si ferma, ascolta, poi vola via. E me lo ritrovo vicino un minuto dopo, che mi segue e mi controlla.
Mi chiedo chi sia il vero guardiano, la risposta già la so.
Ci risiamo. Ogni sfida dell’MTChallenge è motivo di sperimentazione ed esercizio di creatività – che a me fa difetto e dunque è bene stimolare. E grazie al supporto della community in genere l’esito è positivo.
Il tema di questo mese è stato scelto da Fabio e Annalù (che hanno vinto la sfida dei biscotti con questa sublime proposta) ma ammetto che inizialmente sono rimasta tiepida.
Ho sempre snobbato il cheesecake.
Troppo piacione, troppo smaccato, troppo ammericano. (Le M sono due).
Ma se lo ha scelto Annalù, mi sono detta, non può essere una cosa così banale (Fabio, tanto si sa che ha scelto lei). E infatti, non appena ho iniziato e leggere il post della sfida e quelli di approfondimento ho capito che c’era tanto dietro a questo dolce universalmente amato e al tempo stesso poco compreso. Mille i modi di farlo, i tipi di formaggio da usare, le possibilità di personalizzare la base. Crudo o cotto, con la salsa o senza, dolce o salato. Un mondo di cui innamorarsi…e milioni di idee tra le quali scegliere!
Alla fine non so bene quale sia stata la genesi della mia proposta. Volevo una base diversa dal solito strato di biscotti compattati e quando ho letto che potevamo usare anche un biscuit (la pasta soffice per rotoli farciti) mi sono detta: perché no? Da Di Carlo ho tratto la ricetta di quello al pistacchio.
Nella farcitura non volevo cioccolato nè frutti di bosco, superinflazionati nei cheesecake, così ho optato per un frutto che non uso quasi mai: le albicocche. Ma non essendo ancora stagione, ho preferito quelle secche.
In questi giorni, poi, ho fatto un ottimo raccolto di fiori di sambuco (in sella al mio fedele destriero, che io trovo bellissimo, checchè ne dicano i detrattori…) e ho pensato di finire con un tocco floreale.
Non volevo una gelatina dura e consistente, mi fanno sempre un po’ impressione alla vista e ribrezzo al palato, per cui l’ho fatta addensare naturalmente, senza aggiunta di colla di pesce. Ho usato lo sciroppo che avevo fatto qualche giorno fa, ma se volete un sapore più intenso potete usare direttamente i fiori da aggiungere alle mele, così come avevo fatto in questa composta.
Inutile dire che mi è piaciuto, che ne vorrei fare altri dieci, tutti diversi, e che non avrei mai smesso di mangiarlo.
Porzioni: 2 Tempo di preparazione: 40′ Tempo di cottura: 25′ + 30′
Ingredienti
per il biscuit al pistacchio
100 g di uova (2 medie)
50 g di zucchero
70 g di farina di mandorle
35 g di pasta di pistacchio (vedi note)
1 cucchiaio di latte
25 g di farina 00
65 g di albumi
40 g di zucchero
per la crema al formaggio
240 g di quark (per scoprire cosa è, leggete qui)
200 g di ricotta di pecora
100 g di albicocche secche
2 cucchiai di zucchero a velo
8 g di gelatina in fogli (colla di pesce)
per la copertura
240 g di mele golden
4 cucchiai di zucchero
circa 300 ml di sciroppo di fiori di sambuco
succo di limone q.b.
qualche fiore di sambuco
Iniziamo dal biscuit. Montate i 100 g di uova con i 50 g di zucchero usando le fruste elettriche o in planetaria. Quando il composto è chiaro e cremoso unite la farina di mandorle delicatamente con una spatola. Stemperate la pasta di pistacchi con il latte, unite al composto di uova e poi aggiungete anche la farina setacciata. Montate le chiare a neve fermissima con il resto dello zucchero e unite al resto del composto con una spatola, con pochi e lenti movimenti. Versate in una tortiera rettangolare delle dimensioni di circa 30×40 cm rivestita di carta forno; considerate che per il cheesecake vi servirà uno strato alto 1,5 cm circa, quindi deve avere almeno questo spessore e meglio se non più di 2 cm. Infornate a 200°C per 5′ (forno statico), poi abbassate a 180°C e proseguite la cottura per altri 15′, facendo la prova stecchino. Sfornate subito, togliete dalla teglia, rovesciatelo e staccate con delicatezza il foglio di carta forno dalla base per farlo asciugare bene.
Mettete la gelatina a bagno in acqua fredda per 10′. Tagliuzzate le albicocche secche e passatele al mixer con la ricotta, il quark e lo zucchero a velo. Le mie albicocche erano molto morbide ma se fossero troppo secche potete metterle a bagno qualche minuto in poca acqua tiepida, strizzandolo bene.
Prelevate una cucchiaiata di crema, riscaldatela brevemente, unitevi la gelatina strizzata e mescolate fino a quando non è completamente sciolta. Riunite al resto e amalgamate.
Con un coppapasta del diametro di 7 cm ritagliate 4 dischi di pasta biscuit e disponeteli sul fondo di altrettanti coppa pasta che avrete foderato con una striscia di acetato. Distribuitevi uno strato di crema alto 5-6 cm, livellatelo alla sommità e mettete in frigo per un paio d’ore.
Preparate la copertura. Sbucciate le mele, tagliatele a pezzetti, mettetele in una casseruola e irroratele 2 o 3 cucchiai di succo di limone. Unite lo zucchero, mescolate e cuocete coperte su fiamma bassa fino a quando le mele non sono tenerissime e di consistenza quasi gelatinosa. Se dovessero asciugarsi troppo in cottura, unite poca acqua. A questo punto filtrate il succo delle mele, schiacciando bene anche la polpa per ricavarlo tutto, poi unite al succo solo una metà della polpa, frullate con il frullatore a immersione e riportate sul fuoco. Unite lo sciroppo di sambuco e fare ridurre per altri 10-15′. Alla fine passate nuovamente col frullatore a immersione e poi al setaccio, per avere una consistenza più fine possibile.
Distribuite un sottile strato di gelatina sopra alla crema di formaggio e rimettete il frigo un paio d’ore per far solidificare. Infine, rimuovete l’anello e l’acetato, guarnite con fiori di sambuco e servite.
Note:
Con questa ricetta partecipo alla sfida n.57 dell’MTChallenge
girovagando da un cheesecake all’altro una componente che spesso emerge è l’abilità, la ricerca, la passione e tutte queste qualità sono espresse dalla tua creazione! Complimenti, baciotti e ronron Helga e Magali
Diciamo che ci provo!
Grazie Helga…e Magali! 😀
Oh, ma quanto mi piace questo cheesecake, molto delicato e femminile. Non so, lo vedrei bene su un tavolino in ferro battuto (bianco) in un giardino pieno di fiori, mangiato con delicatezza da una signora elegante e con i guanti lunghi.
Alla fantasia non c’è limite, eh!
Però lo mangerei io per prima, che sono l’antitesi di quanto appena detto. Giusto il tavolino, posso avere 😀
Ahahahah!! Mi hai fatto troppo ridere! Ma sì, è un dolce delicato ma che non fa favoritismi…si lascia mangiare da tutti, anche se no si è in abito da sera 😉
Beh complimenti davvero sinceri per tutto ciò che c’è in questo post…foto, ricetta, originalità, cura… davvero stupendo!
unospicchiodimelone!
Grazie, davvero! 🙂
La tua bici ha gli stessi cestini che ho io! E anch’io detesto le gelatine con gli addensanti: questione di feeling, cara Alice! Bellissimo e delicatissimo il tuo cheesecake! <3
Siamo decisamente in sintonia cara Cecilia…e lo dice anche la mia passione per il tuo cheesecake! Grazie!!
Che dolce sei! Questo cheese cake ti rispecchia molto sai?
Delicato ma dai gusti decisi e molto fine!
Wow! Che belle parole hai usato…mi piacciono..ok, ho deciso che sarò così! 😀
Grazie
Splendido! veramente!
Grazie!
Una meraviglia!!!
Capolavoro e bontà in un’unica cheesecake!
Wow
Capolavoro non so…ma bontà sì! 😀
Grazie!
Ci hai regalato un’immagine bucolica bellissima ed un cheesecake altrettanto bello 🙂
Sono felice di avere lanciato questa sfida perché vedo che è risultata stimolante un po’ per tutti, sia per quelli che amano preparare cheesecake e hanno cercato qualche idea nuova, sia per quelli che come te non amano particolarmente il cheesecake eppure si sono messi alla prova, preparandolo. Tu però non ti sei limitata alla preparazione semplice, ma hai inventato un dolce totalmente nuovo, con vari giochi di sapori e dall’aspetto elegantissimo 🙂
Grazie per questa meraviglia
Anna Luisa
Grazie Annalù! Mi dispiace non riuscire a fare anche quello cotto, ci terrei molto. Ma lo farò sicuramente più avanti, anche se la sfida è finita…deve essere delizioso!
Quello che ci è piaciuto nel presentare questa ricetta (sì, anche io ho partecipato. 2 punti in meno a te 😀 scherzo! :-D) era proprio l’apparente banalità assieme alla libertà di crearla come si preferiva. E tu l’hai capito. In ogni strato c’è uno studio, di sapori e consistenze, per ritrovarti un dolce che fosse più in linea col tuo modo di vederlo e secondo me ci sei riuscita alla grande, con queste note fruttata e floreali che lo rendono fresco e piacevole oltre che gradevole alla vista.
Grazie!
Fabio
Grazie Fabio! Ora che leggo le tue parole penso che mi sarebbe piaciuto mettere anche un pochina di vaniglia nella crema… Va be’, sarà per la prossima volta. Intanto giuro che era buono anche così 😉
albicocche, fiori di sambuco, pasta di pistacchio
ecco
sono morta, strozzata dalla saliva generata da questa cheesecake da paura
complimenti, è davvero bella e da quello che ho letto deve essere spaziale
in boca al lupo per la sfida!
lou
Grazie Lou!! 😀
Eccomi!
Sono straordinarie le foto (che tenerezza la bici) e il dolce… sembra di Fimo! 😀 Anche io non vado matta per il cheesecake, e l’unico che ho fatto due volte è una ricetta spacciata per cheesecake newyorchese: ha sotto una specie di brise ed è cotto, tipo crostatine!
E comunque i merli sono almeno cinque o sei… ti fregano!
Sono la solita addormentata!! Per me il maschio era sempre lo stesso! 😀
Comunque il cheesecake newyorchese è cotto eh! Magari la tua è davvero la ricetta originale! 🙂
Che buona, buonissima proposta.. con gusti insoliti ma perfetti… la mangerei proprio!!!
Grazie! 🙂
Devo dire che ogni volta mi lasci senza parole, ogni ricetta diventa più interessante di quella che l’ha preceduta. Sarà il tuo modo delicato di parlare, di approcciarti “alle cose” e alle sfide, ma veramente mi lasci incantata. Hai scelto uno dei miei frutti preferiti, ci hai aggiunto i pistacchi ed hai profumato con i fiori di sambuco. Non posso fare altro se non fare il tifo per te!
Grazie Margherita!! Ti mando un bacio forte! 🙂
Preparati…perché questa merita la vittoria. Sublime!!!
Ahahahah!! Meglio! Ho visto delle cose… Comunque grazie Arianna!! 😀
Cavoli mi sono persa anche questa (non so cosa sia successo con gli ultimi articoli ma credo che ora le notifiche siano a posto visto che ho ricevuto quella della torta-mousse al sesamo nero e tè matcha).
Delizia per gli occhi e regalo prezioso per il palato con quella gelatina delicata che usa lo sciroppo di sambuco che adoro.
Leggendoti mi è sembrato di volare di fiore in fiore come una fatina ed è una sensazione bellissima: freschezza e leggerezza. Grazie!
Ciao Mile, no, quella al sesamo l’hai ricevuta perché ho fatto io una prova. Ho pubblicato anche nel vecchio e automaticamente è comparsa la notifica ma sei subito stata reindirizzata qui. Purtroppo le notifiche non arrivano più e non so se c’è modo di rimediare, quindi l’unica soluzione è che ogni tanto mi vieni a trovare lo stesso, anche se non vedi notifiche!
Grazie a te per le tue parole, sono contenta di sapere che trasmetto sensazioni positive!!
Un grande abbraccio.
Hai fatto benissimo a cambiare grafica al blog, perchè prima mica si notava che eri così brava… ma brava brava brava! Dico davvero… che foto, che ricette, che idee! Come se ora, in mezzo a questo bianco luminoso, spiccasse tutto di più e incantasse… sarà che hai parlato di fiori, un argomento che torna spessissimo anche tra le mie pagine, ma sono sinceramente colpita da tutto ciò che vedo… c’è tanta armonia di colori e di sapori, resto ancora un po’ ad ammirare… 🙂
Ma grazie Francesca!! Davvero…quanti complimenti! 😀
Mi fai felice…sarebbe bello passeggiare in quel giardino insieme, una volta 🙂
Che bello!!!!In tutto dalla combinazioni dei sapori alla presentazione e alle bellissime foto! Bravissima!
Ma grazie Cristina!! 😀