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Capita che torni a casa per il fine settimana e il tuo babbo ti dica: “Ho una cassetta di feijoa, ci fai qualcosa per il blog?”. Ovviamente sgrano gli occhi e chiedo di ripetere. Feijoa? L’ho sempre sentita nominare dai miei genitori come pianta ornamentale – senza per altro avere idea di quale aspetto abbia – ma mai in ambito gastronomico. Così corro a documentarmi, e scopro che…

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La feijoa (o Acca sellowiana) è un arbusto sempreverde originario del Brasile che appartiene alla famiglia delle Myrtacee. Questa pianta tropicale si è ambientata bene anche nei nostri climi e spesso si trova impiegata nelle siepi o come pianta ornamentale. I frutti, edibili, sono di colore verde intenso all’esterno, con buccia spessa e scabra, mentre la forma ricorda quella di un piccolo limone. La polpa è di colore giallo chiaro, leggermente granulosa, con piccoli semini neri e sapore un po’ acidulo, che ricorda alcuni frutti tropicali.

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Scoperto questo, vado alla ricerca di un possibile uso culinario e vedo che viene per lo più consumata al naturale o in confetture. Ma io vorrei qualcosa di diverso… E’ proprio il periodo in cui sto leggendo “La scienza della pasticceria” di Dario Bressanini (di cui vi ho raccontato qui) ed ecco che si attiva una sinapsi: c’è una ricetta del libro che fa proprio al caso mio! Bressanini, infatti, propone delle caramelle gelèe ai lamponi, frutto non propriamente di stagione; io potrei usare la ben più originale feijoa.
E così, la domenica sera riparto da casa dei miei con la cassettina al seguito e il giorno successivo mi metto all’opera.

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La ricetta viene presentata da Bressanini per dimostrare la capacità dello sciroppo di glucosio di prevenire la cristallizzazione di prodotti che contengono alte percentuali di saccarosio, mantenendoli morbidi. Ovviamente, questo ha presupposto che girassi tutta la città alla ricerca dello sciroppo di glucosio, che ho infine trovato in un negozio ben fornito di articoli per dolci e cake design.

Superati tutti questi ostacoli, mi sono messa all’opera ed ho ottenuto le mie gelatine, dal sapore leggermente aspro della feijoa e dalla dolcezza contenuta…sicuramente molto più di quelle che si comprano!

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CARAMELLE GELÈE ALLA FEIJOA

Dosi: circa 20 caramelle       Tempo di preparazione: 20 minuti       Tempo di cottura: 30 minuti

  • 125 g di frutti di feijoa (o altro frutto tropicale o di bosco)
  • 90 g di zucchero semolato
  • 10 ml di glucosio
  • 4 fogli di colla di pesce

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Tagliate a metà i frutti di feijoa e con un cucchiaino estraetene la polpa. Fatela cuocere a fuoco basso con lo zucchero e lo sciroppo di glucosio per circa mezz’ora, portandolo alla temperatura di 106°C, poi frullate il tutto.
Mettete a bagno la colla di pesce in una bacinella d’acqua per circa 20 minuti.
Quando la composta di frutta sarà raffreddata unitevi i fogli di colla di pesce uno ad uno, ben strizzati. Mescolate e distribuite il composto in una teglia foderata di carta forno, all’altezza di circa 1 cm.
Fate raffreddare per un paio d’ore e poi riponete in frigo per tutta la notte. Più lento è il raffreddamento e più solide e stabili saranno le gelatine.
Al momento di servire, tagliate le caramelle a piccoli rettangoli e spolveratele di zucchero semolato. Questa operazione non può essere fatta in anticipo perché lo zucchero tende ad assorbire umidità e nel giro di pochissimo tempo si scioglierebbe rendendo la caramella umida e molliccia.

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Con questa ricetta partecipo al contest “Accogliamo Babbo Natale” di Cucina per gioco

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e alla raccolta Aspettando Natale di Giochi di zucchero

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23 Comments

  1. Queste davvero vorrei provarle ! Mai viste e mai assaggiate. E il fatto che tu ne abbia fatto un uso così intelligente mi incuriosisce ancora di più … assieme a quel contrasto dolce-asprigno che tanto mi piace 🙂
    Brava brava!!!

    • Grazie!! 🙂
      Sono certa che non faticherai a trovarle in giro… I frutti maturano a fine ottobre, cadono spontaneamente dalla pianta e si mangiano con un cucchiaino aprendoli a metà… Secondo me ti piaceranno!
      Un abbraccio!

  2. Queste le avevo intraviste su fb ieri 🙂 certo che sei veramente piena di risorse! Le gelatine fatte in casa sono il sogno di ogni bambino 🙂

    • Eheheheh!! Hai ragione…spesso scelgo ricette che farebbero felici i bambini…forse perché lo sono rimasta un po’ anche io 🙂
      Un abbraccio e buona giornata!

  3. Maddaii… io la posso ordinare con il GAS, lo stesso produttore di arance bio ha anche queste… ora che ho un così bel spunto su cosa farne …prossima volta le ordino! 🙂
    stupende le tue gelée!

    • Provale assolutamente!! Però tu ci dei fare una confettura, esperta come sei…si aggiungerebbe alla tua già nutrita collezione! 🙂
      Grazie e un abbraccio!

  4. Che bravo il tuo babbo! E che bello vederti alla scoperta di nuovi sapori rivisistati. Bello è anche che un libro ti abbia dato l’ispirazione. Tanti cari auguri!

    • Il babbo è uno dei principali fornitori…soprattutto se si parla di ingredienti originali! Poi i libri fanno il resto… 🙂
      Grazie e tanti tanti auguri di buone feste anche a te!

  5. Ciao Alice, inserita. Grazie per la partecipazione, in bocca al lupo e buone feste!
    Ileana

  6. …non avevo mai sentito nominare la feijoa prima di leggere il tuo post, complimenti per l’inventiva: io non avrei saputo cosa farci 🙂

  7. Questo Natale ho scoperto l’esistenza di un cibo mai sentito e mai visto, grazie a te! Strizza l’occhio all’avocado come aspetto e ovviamente vorrei assaggiarlo ora, in questo istante, per scoprire di cosa sa! Quando tornerò al mercato o al negozio biologico di fiducia chiederò informazioni… 🙂 Starebbe bene anche appeso all’albero, hiii… e già che ci siamo, augurissimi di buone feste, io spero siano proprio così: morbide e zuccherose!

    • E’ vero, ha proprio la forma di una di quelle palline allungate che si appendono all”albero! 😀 L’anno prossimo ci provo 😉
      Il sapore è diverso dall’avocado, più aspro e la polpa più granulosa… Provalo, sono curiosa di sapere che ne pensi…basta che trovi qualcuno che ha la pianta in giardino!
      Tanti auguri di buone feste anche a te!! Un abbraccio.

  8. … e questo dimostra che le bloggers, quando si tratta di trasformare un ingrediente, lo sanno fare al meglio. TU, lo sai fare al meglio, senza scoraggiarti, ma piuttosto con estro e fantasia. Un bacione e tanti caqrissimi auguri!!!

    • Grazie Fausta!! Devo dire che le proposte del babbo mi portano sempre a spremermi le meningi…e questo non mi fa altro che bene! :_)
      Un abbraccio a tanti auguri anche a te!

  9. Ciao Alice, mai visto questo frutto, da queste parti sarà difficile trovarlo ma mi hai dato lo stimolo per approciarmi alla mia prima volta con le gelatine di frutta. Buone feste conl cuore <3

    • Non so se possa crescere anche lassù…magari chiedo alla mia cugina naturalista che vive a Trieste!
      Un abbraccio e tanti cari auguri di buon Natale! 🙂

  10. Queste gelées sono un’autentica scoperta! Le proverò non appena avrò sotto mano un raccolto di feijoa!!!

    Adoro la feijoa e ne apprezzo le infinite qualità sin dall’infanzia! Due anni fa ho iniziato a scrivere uno dei miei primi post dedicandolo proprio a questo frutto dal sapore acidulo che per me rappresenta le domeniche di novembre passate a casa dei miei nonni per il “pranzo di famiglia”. La feijoa era il fine pasto per eccellenza!

    Nella mia famiglia se ne prepara la confettura, ti linko la ricetta se non ti offendi! 🙂
    http://lastradamaestra.wordpress.com/2012/11/09/confettura-di-feijoa/

    Un abbraccio!

    Irene

  11. Qualche anno fa sono stata in Brasile e senza alcun dubbio credo di avervi mangiato una quantità incredibile di frutta fra cui la feijoa di cui non ricordavo più il nome, ma senza dubbio il sapore… non posso che alzare un pollice in approvazione, queste caramelle devono essere meravigliose!


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Sono Alice, toscana, grande camminatrice e lettrice indefessa, sempre con la testa tra le nuvole.
Ho una passione sfrenata per i dolci – soprattutto torte da credenza e biscotti – che cerco di bilanciare dedicandomi anche a piatti salati, preparati con tante verdure di stagione e prodotti locali.
Benvenuti nel mio angolino del cuore.

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