Natale è nell’aria. Da settembre, almeno.
Era proprio settembre quando ho visto i primi panettoni svettare in una piramide al centro della corsia di un supermercato. Poi sono arrivati i torroni, e gli addobbi dei negozi, e le luci nelle strade. Insomma, è Natale da tre mesi, e siamo ancora a novembre.
Non mi piace questa tendenza a correre, a fagocitare tutto in fretta e furia per passare alla festa successiva, sempre con la mente proiettata in avanti. Che gusto c’è?
Del resto, novembre è tristemente sprovvisto di feste comandate, tradizionali o commerciali che siano, e quindi va riempito anticipando il grande circo del Natale. Mi stupisco che non si siano ancora inventati una festa che cada intorno alla metà di novembre, giusto per fare da ponte tra Halloween (non fatemi dire niente per carità) e il Santo Natale.
Ora che ci penso, il giorno del Ringraziamento potrebbe servire allo scopo, scommettiamo che tra tre o quattro anni ce lo ritroviamo nel calendario?
Metto da parte la verve polemica per fare un ultimo omaggio a novembre, questo mese che a tanti sembra vuoto, solo una lunga attesa verso il brilluccichio di Natale. E invece a me – manco a dirlo – piace moltissimo.
Lo sento vicino perché è un mese quieto e riflessivo, dipinto coi colori della terra, perso tra le nebbie e le brume, con pomeriggi lunghi, luci accese in cucina, profili di alberi presto anneriti e frutti dai colori caldi e sapori zuccherini.
Ogni stagione ha la sua bellezza, è un peccato non volerla vedere.
Per salutare novembre ho scelto la melagrana. Un frutto bellissimo da vedere ma non facile da consumare al naturale: è aspro, ci vuole un sacco di tempo e togliere i chicchi e ogni volta ci si macchiano i vestiti di succo rosso. O perlomeno, a me succede così. Troppo aspra da mangiare da sola, eppure ogni volta resto soggiogata da qui chicchi turgidi e umidi, opalescenti, trafitti dalla luce come piccoli rubini succosi. Finalmente oggi sono riuscita a usarli per una ricetta, che ho trovato tra le bellissime pagine di Francesca. Un semplicissimo curd, ossia una crema coagulata a base di uova, zucchero e burro. Il curd è tipicamente inglese, nella sua versione classica è a base di limone ma è ottimo con tutti i frutti asprognoli e pungenti, il prossimo che vorrei provare è al lampone, per dire.
Il burro gli dà una consistenza liscia e vellutata che vi velerà il palato e non capirete bene se prevale il dolce o l’aspro. È ottimo spalmato sul pane, oppure usato per farcire torte e crostate. Ma non vi nego che anche mangiato col cucchiaino ha il suo perché, anche se non proprio dietetico.
Potete farlo anche con il succo di melagrana comprato (anche se a quel punto si perde tutta la poesia), ma vi verrà più scuro.
dici bene è Natale da tre mesi,era ancora caldo e già in giro si vedevano panettoni e pandori,non so perchè ci stiamo abituando ad anticipare tutto per poi perdere la bellezza della festa quella vera.Gli uomini sono strani,il tuo curd è originalissimo,brava e grazie va provato.
Grazie Paola…mi fa piacere sapere che non sono la sola a pensarla così 🙂
Grazie e un caro saluto 😀
E’ un frutto bello, fotogenico ed affascinante! Sicuramente diverso dagli altri. Questo curd è invitantissimo!
Annalù lo potrebbe usare per una delle sue fantastiche creazioni dolci 🙂
Tu lo sai, con me sfondi una porta aperta quanto a prendere le cose (e non solo loro) con il loro tempo; a gustarmele e a viverle assecondando il loro e il mio rtimo. “Quando hai fretta cammina lentamente”. Una corsa ad arrivare primi e lo sgomitare non ha mai fatto per me….
Così continuo a godermi i colori dell’autunno finché ce ne sono così come i suoi frutti e tra questi il bellissimo melograno che una blogger Francesca, di “ioeteconunthe” commentando una mia propsota su IG definì, similmente a te, come il “rubino della tavola”. Bellissimo no? 🙂 Come i colori di questo curd e delle tue foto. Se lo trovi sufficientemente maturo l’asprigno si stempera. Un pochino 😀
Ciao Alice!
Questo detto me lo voglio ricordare…fare le cose con calma e assaporare l’attimo che stiamo vivendo. Come mai ci riesce così difficile?
Io invece il succo di melagrana lo adoro ma fresco deve essere! Ho una ricetta della tajine di pollo alla melagrana e ogni volta rischio di berlo tutto prima ti adoperarlo per la carne. Il curd invece è una cosa che non mi verrebbe mai in mente di fare e il colore rosa squillante mette subito di buon umore! Ne avrei bisogno…
Mi era avanzato un po’ di succo e devo dire che hai proprio ragione…il succo fresco è ottimo! Però quando ci vuole per farne un bicchiere….tempo e pazienza 😉
Quella ciotola vuota è un vero spettacolo comunque è vero, la melagrana è bellissima esteticamente parlando ma è poco approcciabile dal punto di vista alimentare. Tutte le volte mi lascio soggiogare e poi resto un po’ delusa ma così come la proponi mi sa che hai trovato il trucco per renderle giustizia.
Io come te…bella ma poi rimango delusa. Tranne stavolta, che è stata una piacevole sorpresa! E ho scoperto che, come dice Marina, anche il succo fresco è delizioso, se il frutto è ben maturo. Certo, rimane la noia di togliere tutti i chicchi…magari se si è in due e lo si fa mentre si chiacchiera… 🙂
Natale in anticipo?! Sfondi una porta aperta… quando si avvicina dicembre tremo sempre un po’… ho parecchi conti in sospeso con il Natale e le feste, li farei arrivare tardi o per nulla, ahaha! Però adesso cerco di prendere i lati positivi o di far pace con alcune cose, godendomi solo gli aspetti che amo di più… quest’anno voglio provarci più del solito, vedere tutto con occhi nuovi… ce la farò? 😀 Per adesso, i miei occhi sono felicissimi di trovare qui a sorpresa il mio curd che è diventato anche tuo! Un colore così merita un posto, prima del rosso natalizio… e tutta quella sensazione liscia e cremosa è avvolgente, mi piace l’associazione con la sciarpa di lana… via gli spifferi, voglia di calore e di cose senza spigoli in cui tuffare insicurezze (!) e pensieri meno rosa… think pink e think melagrana, ecco, Alice… adoro anche le foto e sai che l’ultima, con la coppetta finita, forse è la mia preferita perchè rende bene l’idea di quanto sia buono il curd, che è stato “spazzolato” con gioia? 🙂
In realtà anche io non sono una fan sfegatata dal Natale. Mi piace fare il pranzo in famiglia, vedere un po’ di luci per le strade, ma trovo che sia tutto troppo “pompato” ed esagerato…ma del resto, ormai sono rassegnata all’idea che questa è la tendenza imperante e ce la dobbiamo sorbire. Un abbraccio e grazie per questa meravigliosa idea! (think pink e think melagrana è bellissimo! :_D
La luce in cucina è Casa. Mi piace la mia, quella di mia mamma e quella delle cucine sbirciate da fuori, specie dal treno la mattina presto… è una mia fissa! E la ciotola vuota è una grande astuzia!
Anche a me è una cosa che mi piace tanto guardare…mi affascina.