Non c’è niente da fare: tra sentir descrivere una cosa e vederla fare c’è tutta la differenza del mondo. Quanta ne passa tra riuscire e fallire. La storia di questi zuccherini montanari parte da lontano, dai primi tempi in cui io e Riccardo eravamo fidanzati, quando ho avuto modo di assaggiare queste ciambelline glassate tanto semplici quanto deliziose. La ricetta era quella di famiglia, di cui l’unica depositaria rimasta era la zia Nada. Proprio in virtù dell’apparente semplicità, decisi di provare subito a farli, prendendoli decisamente sotto gamba. Perché se l’impasto è davvero elementare, la glassatura è fetente assai, e infatti fallii miseramente.
Riprovai un paio di volte per poi rinunciare in vista di tempi migliori. Sono passati anni e solo ora sono riuscita ad averla vinta, ma solo perché ho avuto modo di vedere all’opera la zia Nada.
Gli zuccherini sono tipici dell’Appennino tosco-emiliano, dove vengono fatti praticamente ovunque, anche se con piccole variazioni da zona a zona. Si dice che siano dolci molto antichi e che tradizionalmente venissero regalati in occasione dei matrimoni. Oltre alla forma a ciambella e alla glassatura, la caratteristica principale degli zuccherini è l’aroma di anice, generalmente conferito dal liquore usato per glassarli. Se non vi piace questo aroma, però, potete anche ometterlo: saranno meno caratteristici ma ugualmente buoni.
Setacciate la farina e il lievito in una ciotola capiente. Unite lo zucchero e la scorza di limone e miscelate.
Unite le uova leggermente sbattute, la panna e il burro e mescolate con una forchetta. Proseguite ad impastare con le mani, fino ad ottenere un impasto omogeneo e non troppo duro. Aggiungete un po’ di farina solo se l’impasto è troppo appiccicoso.
Prelevate circa 40 g di impasto e lavoratelo con i palmi delle mani sulla spianatoia fino a formare un lungo salsicciotto (circa 20 cm). Chiudetelo ad anello, lasciando un foro centrale piuttosto ampio (si restringerà durante la lievitazione in cottura.
Proseguite alla stessa maniera fino ad esaurimento dell’impasto, posizionando via via gli zuccherini su una placca rivestita di carta da forno, ben distanziati tra loro.
Cuocete a 180°C per 13-15 minuti circa: non devono colorirsi né indurirsi troppo.
Fate raffreddare gli zuccherini, poi procedete ala glassatura.
In una padella antiaderente piuttosto capiente, fate sciogliere a fuoco medio 50 g di zucchero e 50 g di acqua (oppure 25 di acqua e 25 di liquore all’anice).
Mescolate continuamente con un mestolo di legno.
Quando l’acqua sarà evaporata e lo sciroppo formerà una sorta di schiuma con qualche grande bolla in qua e in là, versatevi 6 zuccherini e fateli glassare per circa 3 minuti, capovolgendoli continuamente uno ad uno con l’aiuto del mestolo.
Quando vedete che lo zucchero inizia a solidificarsi intorno agli zuccherini, toglieteli dalla padella e rovesciateli su un foglio di carta da forno.
Effettuate la stessa operazione per gli altri zuccherini, a gruppi di 6, rimettendo ogni volta in padella 50 g di zucchero + 50 g di acqua.
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