Un anno fa, di questi tempi, sfogliavo il mio calendario e mi sentivo soddisfatta di quella piccola concretizzazione del mio lavoro. Oggi osservo la recente “concretizzazione” di una parte nascosta di me e mi meraviglio di quanto velocemente la vita possa cambiare.
Un anno fa non avrei mai immaginato di avere un bambino, non a breve, almeno. E invece lui si è palesato in un mattino di primavera e adesso mi meraviglio di quanto sia passato velocemente questo anno e di quante cose siano accadute nel frattempo.
La novità del pancione, la magica condizione della gravidanza era solo un innocente preludio a quello che sarebbe venuto dopo, la rivoluzione più grande di tutte, un mistero incomprensibile, se non con la forza dell’amore.
Mi guardo indietro, mentre facevo questo risotto e progettavo il mio calendario, ignara di quello che sarebbe accaduto a breve e provo un misto di nostalgia per quella vita tutta egoista di ore dedicate a me stessa e di tenerezza per l’inconsapevolezza che mi contraddistingueva.
E poi guardo lui e tutto il resto, in qualche modo, si annulla.
E’ bello ogni tanto guardarsi indietro, senza rimpianti ma rivivendo sensazioni ed emozioni, passarci attraverso. Poi nel tuo caso è una esplosione di sentimenti forti, amorosi. Quasi stordimento ma piacevole!
Il colore del risotto è proprio “chic” e mi piace un sacco!