Oggi vi aspetta un plumcake integrale al caffè d’orzo e nocciole che mi è piaciuto moltissimo.
Ma insieme al plumcake, ahivoi, c’è anche una piccola polemica.
Piccola, ma su un argomento grande come una montagna.
In questi giorni si fa un gran parlare di evasione fiscale, un tema sul quale mi pare che dovremmo essere tutti d’accordo, senza troppi distinguo, no? Tutti devono pagare le tasse, punto.
La pena ovviamente sarà commisurata alla misura dell’evasione, così come è evidente che sarebbe auspicabile incastrare prima di tutto i grandi evasori, di quelli che se ne becchi dieci riesci a ripianare il bilancio del Paese nel giro di un attimo.
Ma questo non significa che i piccoli evasori non siano da perseguire. Sento dire: “Non bisogna accanirsi con i commercianti, con questa o quella categoria…”. Ma cosa vuol dire? Un evasore è un evasore, è quella la categoria da perseguire, senza tanti distinguo. Se uno non fa uno scontrino certo non dovrà andare in galera nè pagare decine di migliaia di euro, ma dovrà comunque essere multato in proporzione.
Eppure sembra una cosa che i politici hanno paura di dire: pagare tutti (per pagare meno). Segno che strizzano all’occhio a tutti quelli che un po’ di nero lo fanno e che in questo modo si sento tollerati e quasi autorizzati.
Mi sembra un atteggiamento profondamente offensivo nei confronti di chi invece paga fino all’ultimo euro e soprattutto mi sembra il segno di un Paese che non ha idea di cosa significhi la parola equità e rispetto delle regole. Un paese che mi intristisce sempre di più.
Torniamo al plumcake, che è meglio.
Il plumcake, dicevo, è fatto con caffè d’orzo (e il sapore si sente bene), nocciole a pezzettoni, farina integrale e zucchero muscobado. Inoltre è senza burro, sostutuito dall’olio di vinacciolo, che ormai uso spessissimo nei dolci in virtù del suo sapore neutro e per la capacità di mantenerli morbidi per diversi giorni.
Se non trovate l’olio di vinacciolo, potete usare il più comune olio di semi, mentre eviterei l’olio extravergine di oliva (se non uno molto, molttlo delicato) perché rischierebbe di coprire l’aroma del caffè d’orzo..
L’orzo rende il plumcake davvero molto profumato, mentre le nocciole (questa dose è molto generosa) lo fanno ricco a molto gustoso. Lo zucchero muscobado, infine, conferisce più ricchezza e profondità al gusto…insomma, un plumcake che non si può davvero definire neutro!
Tutti i plumcake finiscono in wishlist… da provare prima o poi e scegliere il preferito! Sul resto (l’evasione) caliamo un velo… bacioni!
Alla fine i plumcake sono sempre tra le ricette più gradite 😀