Lunedì, ed è di nuovo Passiamole in rivista, la rubrica di MAG about FOOD che prende in rassegna le migliori riviste di cucina straniere e ne prova le ricette. Stavolta parliamo di Saveurs e Elle à table, due tra le più prestigiose testate francesi. E, nell’imbarazzo della scelta, ho fatto non una ma due ricette. La prima è una zuppa di patate e merluzzo al curry, che ho trovato deliziosa e che potete leggere sul sito di MTChallenge, dove troverete anche le ricette delle mie colleghe di letture. E poi non ho saputo resistere a queste mele al forno.
Le mele al forno sono un dessert d’antan, quando il dessert vero e proprio non c’era e allora si ricorreva alla frutta. Ricordo che noi le chiamavamo mele cotte e il nonno Dino (quello del castagnaccio, sì), le metteva a cuocere nel forno della stufa economica. Una cottura lenta e graduale, durante la quale la mela si ammorbidiva fino a diventare fondente, la polpa si ritirava e si scuriva, e gli zuccheri si concentravano così tanto che alla fine risultava dolcissima, anche se aveva appena un cucchiaio di zucchero spolverato sopra. Mi piacerebbe tanto poterle rifare in quel modo lento e appassionato, e invece devo accontentarmi del forno elettrico, tanto meno poetico e accattivante. Ma i tempi cambiano, e non possiamo che adeguarci.
Questa è una versione arricchita e modernizzata, che non sfigurerebbe come dessert alla fine di una cena. La mela è arricchita da una noce di burro, che insieme a del succo di mela va a formare una deliziosa salsa con cui nappare la frutta. E il tutto è coronato da una meringa italiana fiammeggiata che fa subito festa. Vi lascio la ricetta.
6meleio ho scelto le Gala, ma vanno bene anche le Golden o le Renette
40gdi burrofacoltativo
250mldi succo di mela
1limone
6cucchiai di semi misti o di granella di nocciole
per la meringa italiana
70gdi albumicirca 2
110gdi zucchero semolato +1 cucchiaio
40mldi acqua
Instructions
Accendete il forno a 200°.
Lavate le mele e tagliate la calotta (basterà toglierne 1,5 cm di spessore). Eliminate il torsolo con l’apposito attrezzo (o semplicemente aiutandovi con un coltello) e pelatele fino a metà. Strofinate la polpa con uno spicchio di limone per evitare che si annerisca.
Se volete, inserite nella cavità del torsolo un po’ di burro: in cottura si scioglierà è renderà più morbida la mela.
Disponete le mele in una teglia da forno, versatevi il succo di mela e fate cuocere per 50-60 minuti circa, fino a che la polpa non sarà morbida.
Se dovessero scurirsi troppo in superficie, copritele con un foglio di alluminio.
Non esitate ad aggiungere ancora un po’ di succo di mela sul fondo della teglia, se ne ravvisate la necessità.
per la meringa italiana
Fate bollire l’acqua e i 110 g di zucchero in una casseruola. Nel frattempo cominciate a montare gli albumi e dopo 1 minuto e mezzo che lo sciroppo bolle, unite il cucchiaio di zucchero agli albumi e continuate a montare.
Quando lo sciroppo raggiunge i 121°C (all’incirca dopo 3 minuti dall’inizio della cottura), versatelo a nella ciotola con gli albumi, facendo attenzione a farlo cadere sulla parete della ciotola stessa e non direttamente sugli albumi e continuate a montare per altri 2-3 minuti, fino a quando il composto non si sarà raffreddato.
Quando le mele sono cotte, distribuite una generosa cucchiaiata di meringa su ognuna di essere, cospargete con semi o granella di nocciole e passate sotto il grill del forno per 2 o 3 minuti per brunire la superficie. Potete fare quasta operazione anche con un cannello da cucina (quello che si usa per la crème bruleè).
Ad aver avuto più tempo, queste sarebbero state tra le scelte di questo mese. Le trovo bellissime ed eleganti e no avrei avuto dubbi le avresti realizzate alla perfezione 🙂
Mele e meringhe, due cose buonissime che iniziano entrambe per “m” e che unite insieme si valorizzano ancora di più a vicenda… 🙂 La mela sembra essere una “sedia” perfetta per la meringa, che si adagia come una nuvola che ha trovato il suo spazio, il suo posto su misura…
Che tentazione! Le mele e le meringhe insieme sono la stucchevolezza per eccellenza quella a cui non si riesce a resistere anche se il solo pensiero fa salire la glicemia
Eccole! Adorabili. Io ho fatto tutte le merende delle ferie di Natale a mangiare mele cotte con mamma. Così sarebbe stata una adorabile merenda anche con amiche. Belle Alice!
Io sono una patita della meringa all’italiana, sarà anche che non potendo mangiare la panna montata ne è diventata il sostituto. Ma queste mele sono fotoniche!!! Le rifarò di sicuro 🙂
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Presentate così diventano gourmet!
Grazie Fabio! 🙂
Ad aver avuto più tempo, queste sarebbero state tra le scelte di questo mese. Le trovo bellissime ed eleganti e no avrei avuto dubbi le avresti realizzate alla perfezione 🙂
Grazie Paola! C’erano così tante belle ricetta da fare!!
Mele e meringhe, due cose buonissime che iniziano entrambe per “m” e che unite insieme si valorizzano ancora di più a vicenda… 🙂 La mela sembra essere una “sedia” perfetta per la meringa, che si adagia come una nuvola che ha trovato il suo spazio, il suo posto su misura…
Come al solito, da una cosa banale hai reato una storia… 🙂
Che tentazione! Le mele e le meringhe insieme sono la stucchevolezza per eccellenza quella a cui non si riesce a resistere anche se il solo pensiero fa salire la glicemia
Alla fine è molto meno dolce di tante altre proposte da dessert, sai? 😉
Che ricetta deliziosa! Proverò queste mele deliziose, un bacione!
Grazie Elena, mi fa piacere! 🙂
Eccole! Adorabili. Io ho fatto tutte le merende delle ferie di Natale a mangiare mele cotte con mamma. Così sarebbe stata una adorabile merenda anche con amiche. Belle Alice!
Io sono una patita della meringa all’italiana, sarà anche che non potendo mangiare la panna montata ne è diventata il sostituto. Ma queste mele sono fotoniche!!! Le rifarò di sicuro 🙂
Sono contenta! E sappi che ormai mentre faccio la meringa italiana ti penso sempre 😀