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Memore della facilità con cui qualche mese fa ho realizzato le mie prime madeleines, oggi pomeriggio ho pensato di fare delle petites madeleines, anche per provare lo stampo in silicone comprato dal mio rivenditore di fiducia.
La immaginavo un’operazione rapida e indolore…e quanto mi sbagliavo!
Be’, a dir la verità non è stata proprio dolorosa, ma laboriosa e impegnativa decisamente sì. Perchè, nel piccolo, il margine di errore tollerabile è molto più ridotto, e basta un niente per mandare tutto all’aria.

PETITES MADELEINES

  • 150 g di farina setacciata
  • 100 g di burro
  • 120 g di zucchero
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 cucchiaino abbondante di lievito
  • 1 bustina di vanillina

Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete a poco a poco la farina, il lievito e la vanillina finchè non sono ben incorporati nell’impasto. Unite poi il burro a pezzetti leggermente ammorbidito e il latte. Tenete l’impasto in frigo per almeno 30 minuti (è importante affinchè il burro solidifichi di nuovo e l’impasto raggiunga la giusta temperatura e consistenza) dopo di che depositate un cucchiaio di impasto in ogni alveolo (ben imburrato). Vi consiglio di metterne un po’ meno rispetto al bordo dell’alveolo, altrimenti con la lievitazione le vostre madeleines rischiano di strabordare.

 

L’impasto non mi ha dato grossi problemi, essendo quello di base descritto qui, che ho arricchito con pezzettini di cioccolato al latte (circa 50 gr). Una volta raffreddatosi sono andata a riempire gli alveoli dello stampo ma, ingannata dal fatto che la dose doveva essere per 28 petites madeleines, ho pensato di regolarmi di conseguenza. Risultato: nella prima infornata gli stampini erano troppo pieni e i bordi si sono sbruciacchiati un po’. Secondo tentativo, nonostante le mille attenzioni: idem. Alla terza infornata, facendomi forza per non riempire i maledetti alveoli come mi sarebbe sembrato logico, ho imbroccato la dose giusta. Da qui, un consiglio: l’impasto negli alveoli vi sembra scarso? NO! Va bene così, che sia poco, mal distribuito e subito!

madeleine1
Il secondo punto critico è stata la cottura. Immaginavo infatti di dover semplicemente dimezzare i tempi di delle madeleines grandi. E invece no, perchè le petites madeleines sono mooolto più piccole, e allora dopo 3 minuti erano già belle colorite fuori ma non ancora ben cotte. E allora giù con esperimenti vari, fino a raggiungere la cottura ottimale nella quarta (e ultima) infornata.
In base alla mia esperienza, quindi, vi consiglio di cuocerle 3 minuti a 220° + altri 4-5 minuti a 180°.
Vi faccio notare, a questo punto, che la “modesta” dose indicata per 28 petites madeleines ne ha prodotte più di 50. Meno male che, complici la bontà e le dimensioni mignon, si mangiano praticamente come noccioline! Morale della ricetta: non sottovalutate mai quelli piccini, che si tratti di persone, cani o…di biscotti.

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5 Comments

  1. Confermo: si fanno mangiare come noccioline, una tira l’altra! Piccine ma taaaanto buone!!!

    • Grazie della tua testimonianza…sennò me le canto e me le suono da sola! 🙂

  2. Buonissime… E poi ti sono venute perfette, con l’adorabile gobbetta!

  3. […] Vi lascio la ricetta con la quantità di lavanda corretta alla luce dei miei errori; le dosi di base sono le stesse che trovate nel mio primo post sulle madeleines (nonché secondo post in assoluto!).  La dose è per 12-14 madeleine di grandi dimensioni e 60 petites madeleines. […]


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Sono Alice, toscana, grande camminatrice e lettrice indefessa, sempre con la testa tra le nuvole.
Ho una passione sfrenata per i dolci – soprattutto torte da credenza e biscotti – che cerco di bilanciare dedicandomi anche a piatti salati, preparati con tante verdure di stagione e prodotti locali.
Benvenuti nel mio angolino del cuore.

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