Se siete appassionati di Storia, di storie e di cibo, questo è il libro che fa per voi.
Franco Cardini non richiede – credo – presentazioni: storico e saggista fiorentino, profondo conoscitore del Medioevo, si è occupato a lungo di Crociate ed ha indagato a fondo i rapporti tra cristianità ed Islam nella Storia. È attualmente Professore presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane della Scuola Normale di Pisa.
In questo suo ultimo libro, di recente uscita, Cardini ha composto una serie di brevi racconti, ognuno ambientato in un particolare momento storico; protagonisti, personaggi (quasi sempre) famosi. Il filo rosso che li unisce è la presenza di un momento conviviale-gastronomico, a volte anche molto semplice, che sancisce e suggella il momento di massima tensione narrativa.
L’ordine dei racconti è cronologico: si parte dal primo, ambientato nel 1226, e si finisce – a sorpresa – in un futuro apocalittico neanche troppo lontano. La geografia del libro spazia tra Oriente e Occidente, varca gli Oceani, ci mostra posti esotici per poi tornare al cuore delle nostre radici europee e nazionali, in un perenne spostamento di coordinate e punti di vista.
Il lettore può scegliere autonomamente l’ordine di lettura: il sottile senso di spaesamento che si avverte nel passare da un racconto all’altro resterà invariato, tanto sono lontani tra loro i momenti storici e le situazioni rappresentate.
Scrivere questo libro deve essere stato un vero e proprio sfizio, per Cardini, che sembra divertirsi a giocare con il lettore, fatta salva la serietà della documentazione e dei riferimenti. Se l’ambientazione storica è perfettamente fedele, infatti, il singolo evento da lui narrato non è realmente accaduto, ma rientra piuttosto nel verosimile. È quanto potrebbe essersi verificato, ma di cui non c’è traccia nei libri di storia: alla fine di ogni capitolo viene spiegato quali elementi sono reali e dove inizia invece l’invenzione narrativa, con tanto di riferimenti alle fonti bibliografiche che l’hanno ispirata all’autore. A chiusura dell’episodio, infine, il dotto professore – amante del Medioevo quanto della buona tavola – inserisce due o tre ricette in tema con l’evento narrato.
La rivelazione dell’identità del personaggio storico avviene, in molti casi, a racconto già avviato (o quasi concluso), sorprendendo il lettore e gettando una luce completamente nuova su quanto appena letto. A meno che, ovviamente, non riusciate ad indovinare in anticipo di chi si tratta, come Cardini ci sfida a fare, ravvivando così la lettura e suscitando la nostra curiosità.
Il libro è godibile e appassionerà tutti coloro che subiscono il fascino della Storia, anche se la riuscita dei racconti è discontinua. Cardini non è romanziere e in più punti l’affabulazione è un po’ forzata, scontata o priva di verve. Un limite imputabile anche – forse – alla necessità di introdurre il lettore in un contesto storico-geografico ogni volta diverso e complesso nello spazio di poche pagine, che non garantisce all’autore la piena libertà concessa invece a chi scrive pura fiction avulsa dal dato storico, o ha a disposizione un più ampio respiro.
E infatti non sempre è immediato, per il lettore, calarsi nella giusta prospettiva crono-storica e orientarsi nel racconto; difficoltà che io ho imputato alle mie enormi lacune culturali e alla scarsa dimestichezza che ho ormai con la Storia, ma che credo sia anche acuita dalla marginalità di alcuni degli episodi scelti, che se pur inseriti in processi storici fondamentali non sono di quelli che si studiano sui libri di scuola.
Il continuo cambio di prospettiva, tuttavia, ha il pregio di non annoiare mai e, se non permette di approfondire – ovviamente – alcunché, fornisce moltissimi spunti per chi volesse studiare – o ripassare – un particolare periodo storico (me lo sono ripromesso in almeno tre casi, e non ho ancora fatto una mossa in tal senso).
Le ricette – numerose e variegate – sono la parte alla quale ho dedicato meno attenzione, anche se non mi spiego il perché. Molte sono forse troppo esotiche per i miei standard, oppure lontane dai gusti attuali, o semplicemente dal mio gusto personale, eppure ce ne sono di interessanti e riproducibili, una vera miniera di particolarità nelle quali non mi sarei altrimenti imbattuta. Di fatto, però, nulla che mi sia appuntata nei miei taccuini di ricette da provare. Segno, forse, che l’aspetto storico è quello che mi ha più interessato, e non c’è da stupirsene vista la caratura dell’autore.
Uno dei tratti più gradevoli del libro è l’esplorazione, pur se in via ipotetica e fittizia, delle pieghe nascoste della Storia e dei suoi protagonisti. Cardini immagina gli aspetti più intimi e personali di grandi personaggi come Mozart, Napoleone, Balzac e Stalin, e in poche pagine ce li avvicina e li rende più umani e comprensibili. L’aspetto gastronomico, apparentemente accessorio e quasi casuale, ha tuttavia un ruolo fondamentale in questo meccanismo.
Solo gli ultimi due racconti – prima di quello che funge da epilogo – sono ambientati ai giorni nostri: i protagonisti diventano allora persone comuni, le cui vicende fungono da spunto per illuminare aspetti ormai tipici della nostra società.
In definitiva, un libro ricco e molto interessante, che vi richiamerà alla mente nozioni sepolte nella memoria e squarci di passato studiato sui libri, ma vi fornirà anche spunti di lettura e, perché no, di esperimenti culinari.
Se per caso vi interessasse sapere quali sono i racconti che ho preferito, non vi nascondo che, al di là della riuscita letteraria, determinanti in tal senso sono stati i protagonisti e le ambientazioni. E quindi tutto ciò che è eurocentrico, e che parla degli ultimi due o tre secoli e – possibilmente – anche di Firenze. Allora sono perfettamente nel mio elemento.
L’APPETITO DELL’IMPERATORE
Autore: Franco Cardini
Editore: Mondadori
Anno: 2014
Pagine: 200
Prezzo: 19 €
Mi hai proprio ispirato! 😉 dritto in wishlist amazon 😉
Mi fa piacere!
Certo che con noi Amazon fa affari d’oro!! 🙂 🙂
Buona domenica cara Terry!
Quanto amo i libri che scavano nelle storie di personaggi realmente esistiti e li avvicinano a noi, scoprendone i lati più umani. SE poi parlano anche di cucina la tentazione di comprarlo è irresistibile!
Anche a me il binomio storia-cucina affascina sempre molto! Qui a volte la cucina rimane un po’ a margine…ma secondo me è un libro molto interessante!
Bello! Voglio comprarlo da quando l’ho visto in libreria ma per ora resta ancora in wishlist.
Vista la conferma mi sa che me lo procurerò presto 😉
Comprerollo <3
Wow che bella recensione dettagliata e attenta, ci hai proprio incuriosite…di certo un libro non banale, sembra davvero interessante e ricco di spunti! Grazie per la segnalazione 🙂
Bacii!
Grazie a voi per averla letta…non tutti sono interessati ai libri, mi fa piacere che vi abbia interessate! 🙂
Un abbraccio,
Alice
Il libro è molto recente…
Grazie mille, mi fa piacere che il blog ti sia piaciuto!
A presto,
Alice
me l’ha regalato mio marito per Natale….e non l’ho ancora letto….ma lo trovavo stupendo nell’idea di base…adesso non ho più scuse…è che ci son sempre libri più ‘urgenti’ da leggere….e la sera è fatta solo di pochissime ore…mannaggia al tempo che vola via veloce!!!
Anche a me è piaciuta tantissimo questa impostazione storico/gastronomica…vedrai che ti piacerà. Per quanto riguarda il tempo…i libri da leggere saranno sempre in sovrannumero!! 😀