Ho trovato queste orecchiette per caso, un paio di mesi fa, in uno stand pugliese alla Fiera dell’Artigianato di Firenze. Mi hanno colpito per il oro colore verde oliva e per questa dicitura “grano arso” e ho deciso di provarle.
Originariamente, la farina di grano arso era prodotta dai contadini che raccoglievano i chicchi rimasti sui campi dopo la mietitura e la bruciatura delle stoppie. Da questi chicchi bruciati veniva ricavata una farina scura che poi, mescolata con quelle classica, andava ad incrementare le scorte dei contadini, mai molto abbondanti.
Nel momento in cui è aumentata la disponibilità di grano, questa fonte alternativa di approvvigionamento è stata abbandonata. Fino a quando, pochi anni fa, alcuni produttori locali non l’hanno recuperata in omaggio alla tradizione. Oggi, ovviamente, il metodo di produzione è diverso e i chicchi vengono tostati invece che bruciati direttamente sul campo, ma il prodotto finale è simile: una farina scura e dal gusto vagamente tostato, che viene mescolata in percentuale minore con altri tipi di farine per produrre pane e pasta.
Per le mie orecchiette ho scelto un condimento veloce e fresco, adatto a questo assaggio d’estate a 35° che ci ha lasciati tutti di stucco, e che ho apprezzato perché fatto di ingredienti semplici e saporiti che mi piacciono molto.
Per quanto riguarda le orecchiette, però, non ho riscontrato aromi particolari rispetto a quelle classiche anzi, mi sono sembrate piuttosto insipide. E’ stata una delusione. Ero anche stata parca di condimento, per riuscire a percepire meglio il gusto della pasta, e invece ho dovuto aggiungerlo perché risultava troppo neutra.
Forse dipendeva dal particolare tipo di orecchiette, forse avevano una percentuale troppo bassa di farina di grano arso perché se ne sentisse l’aroma. Fatto sta che non mi sono sembrate nulla di che e mi riservo di riprovare presto con un altro tipo, se riuscirò a trovarlo. Vi lascio comunque la ricetta perché il condimento a me è piaciuto e può essere utile per una pasta fredda estiva.
ORECCHIETTE DI GRANO ARSO ALLA SICILIANA
Ingredienti per 2 persone:
Lessate le orecchiette in abbondante acqua salata per circa 10 minuti.
Nel frattempo tostate le mandorle e i pinoli in una padella antiaderente per 5 minuti.
Tagliate i pomodori a listarelle. Sciacquate i capperi sotto l’acqua corrente per togliere il sale, mescolateli ai pomodori e cospargete con l’origano.
Scolate le orecchiette, passatele sotto l’acqua fredda e conditele prima con due cucchiai di olio evo, poi con il mix di pomodori e capperi. Completate con la frutta secca e servite. Se volete renderle ancora più appetitose, potete aggiungere qualche acciuga sott’olio tagliata a pezzetti.
Buongiorno Alice, adoro la farina di grano arso, racconta storie di povertà, di ingegno, splendida! Me l’ aveva spedita un’amica dalla Puglia, proprio quella fatta col metodo antico, avevo provato a farle da sola le orecchiette, sai, da brava triestina 😉 Bellissime foto, vien davvero voglia di mangiare. Buona giornata <3
Grazie Libera! In realtà io non sono riuscita a sentirne il particolare sapore, anzi, mi è sembrata parecchio neutra. Può darsi che le mie orecchiette non fossero di buona qualità…chissà? Magari riprovo presto, se le ritrovo. 🙂
Anche io trovo affascinante l’origine di questo tipo di farina…un mondo così vicino nel tempo ma in realtà lontano anni luce!
Buona giornata a te! 🙂
Ciao, solitamente, le orecchiette che si comperano hanno una bassissima percentuale di farina di grano arso. Io le avevo fatte in purezza ed il sapore “arso” si percepiva tutto. Se trovi la farina provala, ti piacerà.
È buffo come, in omaggio alla tradizione di recupero contadina, vengano messi in commercio prodotti che spesso hanno costi superiori e lavorazioni complicate dalla produzione massiva. Ammiro però la tua curiosità e la ricerca che c’è in ogni tuo esperimento culinario. Buona giornata
Vero! Anche io ho pensato la stessa cosa… Se nei tempi passati questa pratica aveva un senso ed anzi, era essenziale per il sostentamento delle famiglie, oggi è diventata una lavorazione elaborata e ricreata ad arte… Credo sia comunque positivo che certe tradizioni vengano riscoperte ma a volte anche io resto perplessa e mi chiedo se sia giusto…
Buona giornata!
Interessante quanto hai scritto.. Per quanto riguarda la pasta, mi piace l’idea di usare le orecchiette al posto delle solite farfalle o ruote..ed anche il condimento, insolito ma fresco e molto gustoso!
Grazie! A me le orecchiette piacciono proprio tanto, con il fatto che rimangono durette e sembrano fatte apposta per accogliere il condimento!
piatto fantastico! foto bellissime! buon weekend!
Simi
Grazie! Buon fine settimana anche a te!
E così scopro che per la scenda volta non ci siamo introciate per un pelo … pazienza arriverà il girono. Intato ti promuovo a super pieni voti questo piatto di pasta (sugo compreso). Per il sapore non ti saprei dire, forse era il tipo che hai preso. In effetti l’unica volta che l’ho assaggiata non aveva un gusto spiccatamente marcato, ma nemmeno ne era completamente priva; direi una via di mezzo! Magari se ti ricapita prova un altro tipo, e poi vedi che ti sembra.
Buona giornata intanto e buon fine settimana 🙂
Anche tu alla fiera? Ma chissà quante altre volte ci siamo sfiorate! Prima o poi bisogna incontrarci, via! 🙂
Il condimento è molto semplice e veloce ma saporito, per la pasta sono rimata un po’ interdetta…mi riservo un altro assaggio.
Buon fine settimana e un abbraccio!
Stupenda! l’unione della Puglia e della Sicilia……meglio di così e`impossibile 🙂
baci
CiRo
Grazie mille! Buona serata! 🙂
Stupenda! l’unione della Puglia e della Sicilia……meglio di così e`impossibile 🙂
baci
CiRo
wowwwwww!!!! io nn ho ancora avuto modo di trovare nè la farina di grano arso, nè un prodotto già fatto! ma mi incuriosisce da matti! con quel colore rustico al 1000 per 1000!!!!
La farina non l’ho mai vista neanche io…ma forse perché non ne conoscevo l’esistenza! Il sapore in realtà non è affatto rustico come il colore farebbe pensare…sono rimasta un po’ perplessa!
eh lo so ho letto, però io darei un’altra possibilità a qst prodotto sai? magari davvero era proprio quel tipo di orecchiette che nona eva una percentuale alta di grano arso. insomma alla fine la soluzione ideale è trovare la farina e fasi la pasta da sè! 😀
La prima che la trova chiama l’altra ok? 😀
Hai ragione…forse provare da sole è la soluzione migliore. Allora siamo d’accordo…si fa così! 😉
Eccomi finalmente…ho visto questo post poi con la partenza non sono più riuscita a commentare…pensa che il mio viaggio in Salento ha come scopo anche quello di ricercare prelibatezze gastronomiche e la farina di grano arso è nella lista della spesa!!!
Se ti può interessare ho letto da qualche parte che ora la vendono a Firenze anche alla coop…
Bacioni!
Grazie, non lo sapevo! Forse non ci sarà nella mia coop di riferimento perché è molto piccola ma domani ho in programma una spedizione in una più grande…con mia somma gioia!
Ma non ricordo…sei già in Puglia? Baci!
Farina rustica, pasta carnosa, tanto rosso, odore di Sud… bello essere passata qui prima di cena, mi è venuta fame di cibo ma anche di posti belli dove mangiare un piatto così… 🙂
Ecco…anche io avrei voglia di posti in cui mangiare cose buone, con ingredienti locali e ricette tradizionali…prossima vacanza in Sicilia!
Eccole… hai provato anche tu le orecchiette di grano arso! …ottimo il condimento! … mi sa che il gusto delle orecchiette dipenderà da chi le produce e da quanta farina di grano arso usano. .. le mie avevano un gusto tostato che spiccava! Ne ho ancora … sperimenterò altri sughi.
Infatti…ho pensato di cercare direttamente la farina e provare a fare qualcosa da sola, così da dosarla come preferisco. Queste non mi hanno proprio soddisfatta… Tu dove le hai comprate?
Ad Alberobello. .. dentro un trullo! 🙂
:-D:-D:-D