I matrimoni a luglio. Perché?
Parliamone.
Capisco che tutti vorrebbero essere certi di avere una giornata serena e senza pioggia, ma non è che 40 gradi all’ombra e un tasso di umidità degno dei tropici siano garanzia di una festa riuscita, anzi.
Se va bene tutti vi malediranno per averli costretti a vestirsi, pettinarsi, truccarsi e uscire di casa alle tre del pomeriggio quando avrebbero solo voluto andare al mare o stare sbracati sul divano.
Se va male, qualcuno vi denuncerà per tentato omicidio.
Eppure, tutti si lamentano ma i matrimoni a luglio continuano a proliferare, quindi deve esserci qualche aspetto positivo che mi sfugge.
Io parto sicuramente svantaggiata, perché non sono un’amante dei matrimoni in generale, e quindi mi pesano particolarmente.
Però devo dire che ci sono anche delle eccezioni. Ossia quando si sposa qualcuno a cui tieni veramente, un amico, una persona a cui ti senti particolarmente vicino. E quando alla cerimonia sai che troverai un gruppo di persone care.
In questo caso il matrimonio diventa una vera festa, un’occasione per stare insieme, per ricompattare il gruppo familiare o di amici di vecchia data e costruire nuovi ricordi insieme. E tutto questo incrementato dal poter condividere la felicità degli sposi, ovvio!
Ma – non ultimo tra i punti a favore – c’è anche il buffet di aperitivi che, lasciando da parte i romanticismi, è la mia parte preferita 😀
Oggi vi propongo una ricetta che secondo me non sfigurerebbe su un tavolo di antipasti…anche per una semplice cena tra amici, senza scomodare le fedi nuziali 😉
Il punto forte di questa ricetta è senza dubbio la bresaola, che dà sapidità e carattere. Sono felice di aver incontrato quella prodotta dal Salumificio Panzeri, che da oltre 76 anni è specialista nella produzione della Bresaola della Valtellina IGP. Il disciplinare di produzione è garantito, così come il rispetto della tradizione.
Ma in questo caso la tradizione va di pari passo con l’innovazione perché l’azienda ha voluto lanciare le
Bresaole d’Autore, una linea di 4 bresaole aromatizzate la cui formula è stata elaborata dallo chef stellato Claudio Sadler.
Sono La Tonica, La Tartufata, La Sbagliata e La Montanara, vi invito a scoprirle tutte in questa pagina, ma io mi soffermerò su quella che ho scelto sin dal primo momento in cui ne ho sentito il profumo: La Montanara.
Questa bresaola morbida, senza venature e aromatizzata al pino mugo e alla grappa, mi ha riportato istintivamente a quei rasserenanti e maestosi paesaggi alpini che tanto amo e che hanno fatto la felicità delle mie vacanze 🙂
Per restare in ambito montanaro ho deciso di abbinarla ad un buon burro di malga e a dei funghi freschi, con una spolverata di timo per rinfrescare. Ne sono uscite delle tartellette che sono al tempo stesso fresche e super saporite. Non serve il forno né cotture prolungate, solo quanto basta per scottare i funghi, quindi sono adatte anche a queste giornate super afose.
Le prepariamo insieme?
Porzioni: 4 Tempo di preprazione: 30 minuti + 2 ore di riposo Tempo di cottura: 6-7 minuti
Ingredienti
per la base
150 g di fette (o gallette) di segale integrale
110 g di burro
per la farcitura
4 fette di bresaola Panzeri “La Montanara”
200 g di ricotta di pecora
150 g di robiola
60 g di funghi champignon
timo fresco
olio extravergine di oliva
2 spicchi d’aglio
sale e pepe
Iniziate dalle basi. Fondete il burro a fuoco dolce, in un pentolino o per pochi secondi mel microonde.
Frullate nel mixer le gallette di segale, trasferitele in una terrina, unitevi il burro fuso e mescolate fino ad ottenere un impasto sabbioso.
Con questo impasto dovrete foderare gli stampi da tartellette. Io uso quelli in alluminio e vi illustro il mio sistema per sformarle senza rischi, richiede qualche minuto in più ma il risultato è garantito. Se usate quelli in silicone non dovreste avere problemi anceh senza carta da forno.
Ungete con poco burro 4 stampini da tartellette del diametro di 8 cm alla base e 10 cm all’apertura. Ritagliate otto strisce di carta da forno larghe un paio di cm e lunghe circa 16 e disponetele a croce sul fondo di ciascuno stampo, due per ogni stampo.
Ritagliate 4 dischi di carta da forno di circa 9 cm di diametro e disponeteli sul fondo degli stampi, sopra alle strisce.
Adesso, con l’aiuto di un cucchiaino, disponete il mix di gallette e burro sul fondo e sulle pareri degli stampini, pressando bene e avendo cura di realizzare uno strato di spessore omogeneo.
Riponete gli stampini in frigo per almeno 2 ore.
Passate a preparare il ripieno.
Lavate delicatamente i funghi, asciugateli e tagliateli a fettine.
In una padella antiaderente, riscaldate un cucchiaio di olio con uno spicchio d’aglio diviso a metà, poi fatevi rosolare i funghi per 5-6 minuti, girandoli a metà cottura. Salate e spegnete.
Frullate insieme la ricotta, la robiola e i funghi (lasciandone da parte qualcuno per la decorazione, se volete). Riempite con il composto una tasca da pasticciere e conservate in frigo fino all’utilizzo.
Togliete le tartellette dal frigo e sformatele delicatamente, tirando leggermente le strisce di carta che escono dal bordo.
Farcitele con la crema di funghi, disponetevi sopra una rosetta di bresaola e completate con foglioline di timo fresco e una macinata di pepe nero.
Bellissima idea mi piace un sacco! E davvero non sfigurerebbe anche in un banchetto nuziale. Se poi non fosse a luglio sarebbe meglio
E anche di più in una cena a casa: sorprendere mo i nostri ospiti
Vero, che a casa uno non se lo aspetta 😉