Altro esperimento di panificazione, sempre con lievito di birra e con le mie scarse nozioni. Dovrei mettermi a studiare un po’ prima di cimentarmi con i lievitati, ma le scuole di pensiero sono così tante e i manuali infiniti e non sempre di facile comprensione che alla fine non so dove sbattere la testa e mi riduco a fare tutto in maniera piuttosto empirica, con le poche nozioni che mi porto dietro.
L’anno scorso – tanto frequenti sono i miei esperimenti con la panificazione – avevo fatto un pane con i semi da preparare in giornata. Stavolta ho scelto di aggiungere delle nocciole tostate e tritate nell’impasto e di fare una lievitazione più lunga, con un pre-impasto (biga) da fare la sera e usare la mattina.
Non sono molto contenta della superficie, perché volevo ottenere quell’effetto bellissimo tipo foglie disegnate a contrasto tra parte infarinata e non infarinata che si vede ormai un po’ ovunque, soprattutto su Instagram. Ma forse l’impasto non era quello giusto, forse il taglio andava fatto diversamente, sta di fatto che non è venuto proprio come lo sognavo. Pazienza, la prossima volta studierò di più, promesso 🙂
Se invece volete cimentarvi con la preparazione del pane ma non avete intenzione di star dietro a impasti e tempi di lievitazione, potete sempre affidavri ad una macchina del pane. In commercio ce ne sono moltissime, da tutti i prezzi e con tante funzioni diverse. Ne ho scritto in questa guida all’acquisto della macchina per il pane, che potrebbe esservi utile.
Quantità: 2 pagnottine da circa 300 g l’una circa Tempo di preparazione: 15 minuti + una notte di riposo + 2 ore di lievitazione Tempo di cottura: 35 minuti circa
Ingredienti
per la biga
100 g di farina di farro
100 g di farina di Manitoba
50 g di farina integrale
130 ml di acqua
4 g di lievito di birra fresco
per l’impasto
la biga
150 g di farina di Manitoba
100 g di farina integrale
170 g di acqua
6 g di lievito di birra
1 cucchiaino abbondante di sale
60 g di nocciole tostate e tritate grossolanamente
per la biga
Setacciate le farine in una ciotola. Sciogliete il lievito nell’acqua appena tiepida, aggiungetelo a poco a poco alle farine e impastate rapidamente con una forchetta. Coprite con un canovaccio pulito e fate lievitare per 16/18 ore alla temperatura di circa 21°C (io l’ho messo nel forno spento).
per l’impasto
Sciogliete il restante lievito in 100 ml di acqua tiepida e aggiungetelo alla biga mescolando con una forchetta o con l’attacco a foglia dell’impastatrice, a bassa velocità. Unite il resto delle farine setacciate insieme e il resto dell’acqua, sempre impastando con la forchetta o con la foglia. Quando avete finito di aggiungerli, passate a lavorare l’impasto a mano o con il gancio. Dopo qualche minuto unite il sale: è importante unirlo solo adesso e non all’inizio per evitare che venga a diretto contatto con il lievito e ne inibisca l’azione.
Impastate per circa 20 minuti: fino a quando non si sia sviluppata la maglia glutinica e l’impasto sia omogeneo e non si attacchi al piano di lavoro.
Unite le nocciole, impastando ancora per qualche minuto fino a che non saranno completamente incorporate. Ungete una ciotola capiente, disponetevi l’impasto e coprite con pellicola trasparente. Fate lievitare per 1 ora nel forno spento appena tiepido.
Riprendete l’impasto, dividetelo in due parti dello stesso peso e “sgonfiatelo”, schiacciandolo delicatamente con le mani sulla spianatoia fino a formare un rettangolo. Formate una pagnotta seguendo questo video.
Ripetete con la seconda parte di impasto.
Cospargete la superficie delle due pagnotte con un po’ di semola setacciata, copritele con un canovaccio e fate riposare 30 minuti in un luogo tiepido. Nel frattempo portate il forno a 200°C.
Trascorso questo tempo, praticate dei tagli longitudinali piuttosto profondi (e, possibilmente, con una inclinazione di circa 45°) sulla superficie dei due pani, usando un coltello affilato o una lametta.
Cuocete in modalità ventilato per circa 35 minuti. Dopo i primi 18-20 minuti togliete la placca e appoggiate il pane direttamente sulla griglia in modo che si asciughi anche sotto.
Il pane in effetti non è proprio una passeggiata da fare. Ma se mai si prova mai si impara. Ci sono un sacco di blogger esperte nella lievitazione. Io una fetta l’assaggerei molto volentieri
Se mai si prova mai si impara è proprio un bel detto 🙂
Grazie Milena, e spero di poter mangiare qualcosa insieme a te prima o poi 🙂
Fare il pane, mangiarlo a colazione con burro e marmellata, usare le nocciole, le farine grezze, quelle che si sentono in bocca: che piacere leggere queste ricette e avere voglia di provarle e riprovarle, farle coi bimbi, perdersi un po’ in questo mondo che profuma così di buono. Un abbraccio cara Alice, resti sempre la mia blogger di riferimento 🙂
Ciao Oriana! Che bello risentirti…e che piacere avere la tua fiducia! Le farine, i dolci, il forno, continuano ad essere la mia passione…ed è bello sapere che attraverso le ricette arrivano anche agli altri 🙂 Un abbraccio grande!
Che delizia!!! Complimenti per la foto.
Maria
Grazie mille Maria! 😀
Adoro questi pani caserecci… e non importa se non sono perfetti. Il pane ha davvero un fascino unico.
Grazie cara Viv…anche per me ha un che di magico, quando lo mangio non posso credere che venga dalle mie mani…anche se uso l’impastatrice 😀
Cara Alice, ti avevo già scritto su instagram che questa ricetta mi incuriosiva e ispirava. Ed ora eccomi qui sul tuo bel blog, elegante come sei tu. Proverò, poi ti saprò dire. Buona settimana, Monica
Sarei davvero felice se tu volessi provarla! Un abbraccio Monica, a presto, spero!