Mi vien da dire che mi è sempre piaciuto correre, ma non è così.
Anzi, per molto tempo sono stata allergica a qualsiasi attività fisica.
In realtà, la passione per la corsa è storia recente, nata per caso e stroncata abbastanza presto da ginocchia che vanno per i fatti loro. Pazienza, ormai me ne sono fatta una ragione. Non che abbia mai raggiunto livelli da competizione, la mia era la corsa di una mezz’ora al giorno, quella che serve per scaricarsi dopo una giornata di studio.
Tuttora, però, a volte contravvengo al buon senso e corro un po’ sul tapis roulant in palestra. E in quella manciata di minuti rivivo quel senso di libertà capace di dare dipendenza, un’adrenalina leggera che svuota la testa e spinge le gambe e in quei momenti sono solo io, io con me stessa, senza nessun’altro.
È una strana sensazione, quasi di onnipotenza, di ebbrezza nutrita dalla mia stessa energia.
Corro, e ad ogni passo sento quali potenzialità inespresse ha il mio corpo, mi sento pronta ad affrontare le sfide, forte nonostante le mie debolezze, all’inseguimento di qualcosa di bello e comunque felice già solo nella ricerca.
Ci sono stati anni in cui la sensazione era la stessa ma, a guardarmi indietro, forse la corsa era più un fuggire che un rincorrere. Un tentativo di lasciare indietro qualcosa, di fingere che non esistesse. Adesso non mi sembra più così, mi sembra di inseguire, di voler raggiungere qualcosa.
Ma, a volte, il dubbio mi viene ancora.
Che sia una ricetta non lo si può dire.
In realtà non c’è neanche nulla di particolarmente brillante, se non l’unione di due cose che amo moltissimo. La prima è la burrata pugliese, col suo tenero involucro bianco, umido e rigonfio, che racchiude gli sfilacci di mozzarella e tanta panna fresca…ne sono innamorata, non so se si capisce. L’altra è la granola, che nella sua accezione più comune è dolce; si tratta di piccoli “agglomerati” di cereali e frutta secca tostati e legati con miele o altro dolcificante, che si aggiungono al latte o allo yogurt per colazione.
Quando ho letto granola salata nel numero di febbraio di Olive, rivista britannica che ho la possibilità di avere in lettura grazie alla rubrica Passiamole in rivista, mi si sono illuminati gli occhi. O meglio, mi si sono accese le papille. In pratica, al posto del miele si usa dell’albume per fare da legante tra gli ingredienti della granola, si aggiungono un po’ di semi e spezie e il gioco è fatto. Vista la semplicità sfacciata della preparazione, non ho aspettato molto per provarla. E ho fatto bene, perché insieme alla burrata è semplicemente deliziosa. E da sola pure.
Porzioni: 2 Tempo di preparazione: 5 minuti Tempo di cottura: 25 minuti circa
Ingredienti
una burrata da 250-300 g circa
45 g di fiocchi d’avena
25 g di mandorle con la pelle
1 cucchiaio di semi di zucca
1/2 cucchiaio di semi di lino
1/2 cucchiaio di semi di girasole
1/2 cucchiaino di semi di cumino
1/2 cucchiaino di paprika piccante
1 cucchiaino di miele liquido
1 cucchiaino di salsa di soia
1 albume
olio extravergine di oliva
pepe nero
Tagliate grossolanamente le mandorle a filetti (basta tagliare ognuna in due o tre pezzi). Mescolatele con il resto degli ingredienti – tranne l’olio e il pepe – e distribuitele su una teglia rivestita con carta da forno. Infornate a 170°C per 25 minuti circa, girando la teglia una volta a metà cottura e controllando che la granola non si colorisca troppo.
Disponete la burrata sul piatto da portata, spezzettatevi sopra la granola e condite con pepe e olio.
Note:
Alice, con le tue foto e le tue parole tu daresti bellezza anche ad un granello di polvere.
E allora buona corsa verso la meta che tu vorrai raggiungere. Buona settimana Alice!
(Come è difficile il lunedì poi piovoso dopo un bel fine settimana… aiuto!!)
Mile, ma che parole meravigliose mi scrivi? Grazie mia cara…un abbraccio, e continuiamo a correre…ma senza affrettarsi poi troppo 😉
Pura perfezione bianca, morbida e croccante
E golosa! Grazie 😀
Secondo te non la faccio oggi pomeriggio stesso?? La granola intendo…la burrata per me è out visto che sono a dieta! Te possino…
Non è che la granola sia tanto più light eh… 😀
Invece la mia dieta la prevederebbe pure…imsemi contengono gli oli utilissimi per il dimagrimento.
Un’idea semplice che diventa subito vincente! Chi sa muoversi in cucina questo istinto ce l’ha come incorporato.
Grazie Viv! Appena l’ho vista ho pensato: deve essere mia! 😀
Una sfera perfetta, una luna piena meravigliosa, la rotondità più materna del mondo, un cerchio pieno di latte… il cibo sa davvero stupire! Sai quante burrate ho mangiato in vita mia, eppure è come se l’ammirassi per la prima volta, per quanto la trovo bella! Tu poi l’hai arricchita di accessori insoliti, la granola come piccoli gioielli croccanti… giuro, mai avrei immaginato questo abbinamento!
Quante ricette crei mentre corri a mente libera? 🙂 Io penso spesso alla cucina quando sono sul tapis e mi dico “ma chi me lo fa fare”, ahaha! Sportiva come un gatto acciambellato sono… 😛
[…] Burrata con granola salata […]