Lo so che non mi crederete, ma questa è una torta light. Se si prescinde dalla glassa, ovviamente. Ma andiamo con ordine.
Quando Lidia mi ha invitato a partecipare al suo contest “L’ora del tè” (in collaborazione con Marianna ed Erica) mi sono venute in mente mille idee, tutte scaturite da un libro acquistato parecchi anni fa in Inghilterra durante l’Erasmus.
È un libro a cui tengo molto, mi ricorda un periodo bello e al tempo stesso difficile, una di quelle prove della tarda adolescenza/giovinezza il cui significato diventa più chiaro solo con il passare del tempo.
Negli anni, il libro-cimelio è stato spesso fonte di ispirazione e ne ho ripreso molte ricette, alcune delle quali ormai sono diventati cavalli di battaglia, come il pane ai pomodori secchi o i muffin con pere e miele.
Non appena ho saputo del contest ho iniziato a sfogliare la sezione sui teabread, un classico britannico e ho fatto un pensierino sugli scones. Ma il capitolo sulle torte, alla fine, ha avuto la meglio e ho scelto una torta al cacao e banana, che ho reso più ricca con una glassa cremosa, che altro non è che una ganache al cioccolato fondente.
La torta, vi giuro, non è particolarmente calorica, anzi: poco zucchero, pochi grassi e un’alta percentuale di frutta. La potete mangiare tranquilli, ed è molto buona anche da sola.
Però, se si deve servire una torta per il tè, bisogna vestirla un po’ a festa, e la glassa serve perfettamente allo scopo. Io vi lascio le dosi per una quantità di copertura moderata, tale da ricoprire la torta con uno strato di circa 2 mm. Se poi siete supergolosi e volete una di quelle glasse american style, aumentate pure le dosi. Ma a noi, inglesi nell’animo, piace così: dosata con parsimonia.
Scelta la torta, è la volta del tè, e qui sono proprio carente. Ne bevo molto, ma in genere prendo dei semplici tè in bustina della Twinings, anche se ho fior di amiche che ogni tanto mi fanno assaggiare tè ottimi, in foglie, e ogni volta mi riprometto di acquistarne uno, per poi fallire miseramente nell’intento.
Così, al momento di decidere, ho scomodato niente meno che la super esperta tea-travel-archeoblogger Marina, consultandomi con lei. Avevo in mente un tè al cardamomo, che lei mi ha prontamente fornito, ma poi me ne ha anche suggerito uno alla vaniglia. Ho proceduto all’assaggio e alla fine ho optato per il secondo.
Quindi servo la mia torta con un tè nero alla vaniglia Bourbon con pezzetti di vaniglia e petali di fiordaliso, acquistato da Peter’s Teahouse a Firenze. E ora, ai fornelli.
Con questa ricetta partecipo al contest L’ora del tè dei blog
The spicy note e Sapori e dissapori
In genere sono per le torte semplici, quelle che sanno di casa, con ingredienti semplici, magari alle mele. Di fronte a questa meraviglia, però, capitolerei subito. I tè sono la mia passione. Li sorseggio in ogni momento della giornata e, al mattino, hanno cominciato a sostituire il caffè. Da buona napoletana, il caffè lo prendo solo se sono in compagnia 🙂 Quando sono sola, il tè è la mia compagnia preferita. Adesso comincerò a desiderare anche la compagnia di questa torta 🙂 Bravissima Alice (e bellissime foto!)
Ma non lo sapevo che i napoletani il caffè lo prendono solo in compagnia! Ma senti…allora per il prossimo mi offro io, sarebbe proprio bello prenderne uno insieme 🙂
Ti abbraccio e ti ringrazio per le tue parole, Paola, sei sempre molto cara 🙂
Oddio una torta così cioccolatosa la mangerei tutta, effettivamente anche senza the, però visto che c’è, va bene anche quello, quando mi inviti???
Ciaooo e complimenti
Quando vuoi…inizio a mettere su l’acqua? 😉
Sontuosissima!!! Con il tè senza té, quella copertura spatolata mi piace un sacco
Viv anche io sono rimasta conquistata da questa copertura, credimi che si fa davvero in cinque minuti e la trovo di grande effetto…mai più senza, praticamente 😀
[…] Alice con la Banana Chicolat Cake […]
Troppo buona Alice! 😀 Sia la torta che tu! Sono contenta di aver dato un buon consiglio ! 🙂
Ahahah, che sono buona come una torta non me l”aveva ancora detto nessuno 🙂
Grazie ancora!
Io faccio finta che anche la glassa sia light! Va bene? 😀
Anche io ho fatto lo stesso…che te lo dico a fare?! 😀
Ma cosa sarebbe la vita senza un po? di peccato? Ligth o no, la amo!
Brava…quando si tratta di dolci non si guarda in faccia a nessuno! 😀
E la tua partecipazione, oltre che essere graditissima, è pure davvero “professionale”: abbinare un tè al cioccolato non è facile, i tannini stridono e la percezione in bocca deve essere ben calibrata {qui parla la teinomane}. Quel tè alla vaniglia e fiordaliso però credo svolga egregiamente il suo lavoro di accompagnamento a questa meravigliosa torta… e sto seriamente calcolando i tempi Vicenza-Firenze per farmela ripreparare da te 😉
Grazie Alice, un abbraccio
Lidia
Che bel contest e che bella la tua proposta! L’idea del pomeriggio trascorso con amiche al caldo quando fuori fa freddo passandolo a sorseggiare tè mangiando biscottini e torte e raccontandosi allegramente e spudoratamente di ogni mi è tanto cara (avevo fatto anche un post sull’argomento: un invito non finito bene). Afferro una torta di questa leccornia :-*
Ciao, dato che sono intollerante al lattosio e ai conservanti come posso fare per la ganache? Perché potrei usare cioccolato 85%, ma nella panna vegetale senza lattosio ci sono un sacco di conservanti…
Grazie
Ciao Alessia, puoi provare con la panna di cocco, darà un sapore un po’ diverso ma sarà ugualmente buona. Oppure sostiuire direttamente la panna con del latte delattosato (immagino che si trovi…?) magari diminuendo leggermente la quantità. Fammi sapere come è andata!
Complimenti Alice, torte meravigliose e foto sempre coinvolgenti❤️
Grazie mille Magda!! 🙂