Sì, una torta con la crema pasticcera dentro, prima della cottura. Mi incuriosiva troppo, e il fatto che l’abbia pubblicata quel vulcano di Alessandra, regina della “porca figura”, mi sembrava garanzia di successo. L’originale era con il rabarbaro, che qui da me è praticamente introvabile. E anche incoltivabile, visti i tentativi fatti dal babbo e mai andati a buon fine. L’unica volta che sono riuscita ad usarlo (per la crostata mandorle e miele) me lo sono dovuta portare dalla Francia, in un rientro dalle vacanze torrido e sfinente. Sono quindi partita alla ricerca di un degno sostituto e il primo pensiero è andato alla scorta di mirtilli che ho ancora in congelatore, e alle more, che però non sono pervenute: me le sono mangiate tutte direttamente dal rovo. Visto che la stagionalità ce l’ho nel DNA, però, proprio non me la sentivo di comprare quelle more pompate che nemmeno avessero fatto una cura di botulino. Così ho ripiegato sulle fragole, che per lo meno sono più vicine al loro periodo naturale di maturazione. Ed ho capito che le fragole, dentro alle torte, le adoro. Mangiarle da sole non mi dà molta soddisfazione, preferisco le ciliegie. Ma mettetele dentro a una torta e ve la spazzolo in un pomeriggio. E poi, pure il colore si avvicina a quello del rabarbaro, che per una pink addicted come me è un aspetto non trascurabile. Perché sono onesta…come niente se ve la presentavo come rhubarb cake nemmeno vi accorgevate della differenza!
Ma insomma, direte voi, ‘sta torta come era? Buona. Buonissima. Non la so definire in altro modo. L’impasto di base è un quattro quarti o pound cake, chiamato così perché tutti i quattro ingredienti (uova, farina, burro e zucchero) sono presenti in ugual misura. E quindi, capirete che già di per sè è un dolce buonissimo. Con l’aggiunta della crema, poi, diventa morbido e profumato, mentre le fragole danno il tocco fresco e acidulo. Boh, mi pare di dir sempre la stessa cosa, ma davvero io non mi sarei mai fermata.
Vi lascio la ricetta, sperando che vi piaccia come a me. E un grazie ad Alessandra per avermi fatto scoprire un’altra cosa deliziosa.
per la crema (ne verrà un po’ di più del necessario, sono certa che troverete il modo di usarla)
500gdi latte
4tuorli medi
60gdi zucchero
60gdi amido di maisfrumina o fecola di patate
scorza di un limone non trattato
Istruzioni
Iniziate dalla crema.
Scaldate il latte portandolo quasi al bollore. Con una forchetta, sbattete i tuorli con lo zucchero in una casseruola da fuoco, poi unite l’amido a pioggia, sempre mescolando. Infine versate il latte caldo, prima un pochino, amalgamandolo, poi il resto, a filo. Portate sul fuoco, unite la scorza di limone tagliata a strisce grandi (attenzione a non prendere la parte bianca che è amara) e cuocete a fuoco dolcissimo per una decina di minuti, fino a quando la crema non si sarà addensata.
Travasatela in un altro contenitore, coprite con pellicola a contatto e fate raffreddare.
Lavate e mondate le fragole. lasciatene da parte 3 o 4 per la decorazione finale e tagliate le altre a pezzetti di 2 cm circa.
Passate alla torta. Con le fruste elettriche montate il burro con lo zucchero per 5-6′ fino a quando non è bianco e spumoso. Aggiungete le uova una alla volta, sempre continuando a montare e proseguite per 3-4′. Infine, unite la farina setacciata con il lievito, incorporandola con una spatola.
Imburrate uno stampo a cerniera (diametro 20 cm) o una pirofila da forno (16 x 26 cm circa), disponete alla base un sottile strato di impasto spalmandolo con una spatola, poi distribuitevi la crema pasticcera (cercate di spalmare anche questa) e poi metà delle fragole a dadini. Fate un altro strato di impasto, poi di crema e il resto delle fragole. Finite con uno strato sottile di impasto, dove andrete a mettere le fragole lasciate da parte per la decorazione.
Infornate a 180°C per 30′, poi abbassate a 170°C e proseguite la cottura per circa 20′ (io l’ho tenuta 55′ in tutto).
Considerate che il tempo di cottura varia molto in base alle dimensioni e al materiale del contenitore. Il sistema scientifico dice di fare così: prendete la tortiera (coi guanti da forno!) e la scuotete delicatamente. Se vedete che la torta è ancora tremolante come un budino, direi che non ci siamo. Quando vi sembra sufficientemente consolidata, potete fare la prova stecchino, che però deve uscire un po’ umido.
Nella mia fantasia la volevo leggermente più “lenta” ma ho avuto paura che alla fine dentro restasse liquida, anche perché Alessandra aveva fatto due soli strati e usato una teglia molto più larga, quindi la sua torta si è cotta in meno tempo, e senza rischio “effetto cascata” all’interno. In realtà, a mangiarla, era ottima così.
Note
La quantità è per uno stampo a cerniera del diametro di 20 cm. Io ne ho usato uno rettangolare della stessa capacità (ho calcolato il volume…per un attimo è stato come ripiombare alle scuole medie!). Se usate uno stampo più grande potete decidere di fare solo due strati invece che tre, e in quel caso si accorcerà anche il tempo di cottura.
Distribuire gli strati alternati di impasto e crema richiede un po’ di cura e attenzione, se volte che a torta ultimata rimanga una vaga parvenza degli strati. Io mi sono aiutata con una spatola nella destra e un cucchiaio nella sinistra. Ma se anche dovessero mescolarvisi un po’ gli strati, pazienza, sarà buona lo stesso. Van Pelt docet.
Ho visto la foto su instagram e sono corsa a leggere, perché sapevo cosa mi aspettava. Abbiamo avuto la stessa idea, io ancora non l’ho provata, ma quando ho visto la ricetta di Alessandra ho pensato: la devo fare. Tolto il rabarbaro, che ovviamente non si trova, come te ho pensato alle fragole, proprio per quella nota acidula che hanno.
Ne vorrei un pezzo adesso, per assicurarmi che sia buona come dici.
Un abbraccio
Non sono certa che mi venga bene come la tua ma sono certissima che come la tua finirebbe in tempo record. Proverò a farla anche perché gli ingredienti sono il top della mia pasticceria preferita
In effetti è bellissima, però dalla superficie almeno si capisce dai puntini che sono fragole. Ma rende bene l’idea di come sarebbe col rabarbaro 😀
E la crema darà sicuramente una morbidezza ed umidità in più all’interno.
rido per il commento di Fabio perche’ anche io sono andata subito a controllare se davvero non ci fosse questa differenza- e in effetti i puntini sono traditori 🙂
Senti, e’ una meraviglia. Nenche a dirlo, hai fatto i tre strati, senza che ti si spantegassero e posso solo immaginare la bonta’ di un impasto ordinato e ben cotto. Adesso domani vado a comprare le fragole e contraccambio il favore 🙂 E magari rilancio con qualche altro frutto di qui 🙂
Bravissima!
Questa torta mi mette allegria: alta e morbidosa, lo splendido colore delle fragole (ce ne saremmo accorti se avessi messo il rabarbaro 😛 ) insomma evviva la torta con le fragole e la crema pasticcera dentro. Fra l’altro mi piace anche la scelta dello stampo rettangolare anziché tondo, così per variare.
Un abbraccio Alice!
Che meravigliaaaaaaaaaaa… posso avere la fetta che è rimasta??? Questa la preparo nel we … mi invita a nozze per la colazione/dolcetto della domenica! A presto LA
Aiuto Alice, io non riesco a starti dietro, non ce la faccio! Vai veloce come il vento, una ricetta più golosa dell’altra ed io non faccio in tempo a dire “questa la faccio” che tu me ne proponi un’altra ancora più accattivante. Come sai qui il rabarbaro cresce in quantità, le fragole – quelle locali- arrivano più tardi rispetto all’Italia ma sono fra le più buone che abbia mai mangiato in vita mia, quindi mi dico e se provassi questa torta con entrambi? Perché si sa, rabarbaro e fragole sono nati per stare insieme, se poi li metti in un dolce e ci aggiungi pure la crema pasticcera, credo bene che la foto più azzeccata sia quella con un’unica fetta rimasta!
Invidia tremenda invidia per questa profusione di rabarbaroooo!! 😀
Ultimamente ho un ritmo più sostenuto del solito in effetti…ma non so per quanto potrò sostenerlo. A volte penso che dovrei prendere una pausa e de-bloggizzarmi. Ma mi piace troppo! 🙂
Grazie cara Margherita, aspetto di vedere la tua versione in doppio rosa!
Che belle foto! Esaltano la torta, il set rustico è perfetto! Sai che noto certe cose… come anche lo smalto in tinta con le fragole! 😀 A volte penso che vorrei assaggiare subito quello che vedo sullo schermo e ora è appena successo… prima il risotto, poi il dessert! 🙂
non fatico ad immaginare la bontà di qst dolce Alice!
Ti capisco per il rabarbaro: io e papà siamo al terzo tentativo di ocltivazione dopo 2 andati maluccio, anzi malaccio! Anche da me è faticosissimo trovarlo e la mia “spacciatrice” è invece mia zia che ne ha delle bellissime piante nella casa in montagna ( capsisci quindi che sono dipendente non solo da lei, ma anche dai suoi week end montanari… insomma alla fine ho la fortuna di averne poco e per poco purtroppo).
consoliamoci insieme nella nostra rabarbaro assenza! 😀
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Ho visto la foto su instagram e sono corsa a leggere, perché sapevo cosa mi aspettava. Abbiamo avuto la stessa idea, io ancora non l’ho provata, ma quando ho visto la ricetta di Alessandra ho pensato: la devo fare. Tolto il rabarbaro, che ovviamente non si trova, come te ho pensato alle fragole, proprio per quella nota acidula che hanno.
Ne vorrei un pezzo adesso, per assicurarmi che sia buona come dici.
Un abbraccio
Non vedo l’ora di ammirare la vostra 🙂
Non sono certa che mi venga bene come la tua ma sono certissima che come la tua finirebbe in tempo record. Proverò a farla anche perché gli ingredienti sono il top della mia pasticceria preferita
Penso anche io che resisterebbe poco. E’ un dolce che non può non piacere 🙂
In effetti è bellissima, però dalla superficie almeno si capisce dai puntini che sono fragole. Ma rende bene l’idea di come sarebbe col rabarbaro 😀
E la crema darà sicuramente una morbidezza ed umidità in più all’interno.
Lo so che si vede…ma solo per un occhio attento 😉
Bellissima e da rifare subito! Le fragole le metti sulla superficie da subito prima di infornare? Non se le
Ingloba la torta?
Cecilia, le fragola vanno sia dentro che sulla superficie. E non affondano, si “incassano” solo un pochino, come vedi nella foto. Falla!! 😀
rido per il commento di Fabio perche’ anche io sono andata subito a controllare se davvero non ci fosse questa differenza- e in effetti i puntini sono traditori 🙂
Senti, e’ una meraviglia. Nenche a dirlo, hai fatto i tre strati, senza che ti si spantegassero e posso solo immaginare la bonta’ di un impasto ordinato e ben cotto. Adesso domani vado a comprare le fragole e contraccambio il favore 🙂 E magari rilancio con qualche altro frutto di qui 🙂
Bravissima!
Sì, la differenza c’è…facevo per vedere se eravate attenti 😉
Grazie per essere passata…e per i tuoi suggerimenti sempre super!
Questa torta mi mette allegria: alta e morbidosa, lo splendido colore delle fragole (ce ne saremmo accorti se avessi messo il rabarbaro 😛 ) insomma evviva la torta con le fragole e la crema pasticcera dentro. Fra l’altro mi piace anche la scelta dello stampo rettangolare anziché tondo, così per variare.
Un abbraccio Alice!
Grazie Mile! Semplice ma davvero buona 🙂
Che meravigliaaaaaaaaaaa… posso avere la fetta che è rimasta??? Questa la preparo nel we … mi invita a nozze per la colazione/dolcetto della domenica! A presto LA
Certo che la puoi avere…una super fetta è quello che ci vuole per iniziare la domenica mattina! 😀
Meraviglia: e non dico altro!
Aiuto Alice, io non riesco a starti dietro, non ce la faccio! Vai veloce come il vento, una ricetta più golosa dell’altra ed io non faccio in tempo a dire “questa la faccio” che tu me ne proponi un’altra ancora più accattivante. Come sai qui il rabarbaro cresce in quantità, le fragole – quelle locali- arrivano più tardi rispetto all’Italia ma sono fra le più buone che abbia mai mangiato in vita mia, quindi mi dico e se provassi questa torta con entrambi? Perché si sa, rabarbaro e fragole sono nati per stare insieme, se poi li metti in un dolce e ci aggiungi pure la crema pasticcera, credo bene che la foto più azzeccata sia quella con un’unica fetta rimasta!
Invidia tremenda invidia per questa profusione di rabarbaroooo!! 😀
Ultimamente ho un ritmo più sostenuto del solito in effetti…ma non so per quanto potrò sostenerlo. A volte penso che dovrei prendere una pausa e de-bloggizzarmi. Ma mi piace troppo! 🙂
Grazie cara Margherita, aspetto di vedere la tua versione in doppio rosa!
Che belle foto! Esaltano la torta, il set rustico è perfetto! Sai che noto certe cose… come anche lo smalto in tinta con le fragole! 😀 A volte penso che vorrei assaggiare subito quello che vedo sullo schermo e ora è appena successo… prima il risotto, poi il dessert! 🙂
Oh, una volta nella vita che metto lo smalto…e aveva lo stesso colore della torta! Se non è chiulo questo! 😀
Grazie per averlo notato 😉 un abbraccio!
non fatico ad immaginare la bontà di qst dolce Alice!
Ti capisco per il rabarbaro: io e papà siamo al terzo tentativo di ocltivazione dopo 2 andati maluccio, anzi malaccio! Anche da me è faticosissimo trovarlo e la mia “spacciatrice” è invece mia zia che ne ha delle bellissime piante nella casa in montagna ( capsisci quindi che sono dipendente non solo da lei, ma anche dai suoi week end montanari… insomma alla fine ho la fortuna di averne poco e per poco purtroppo).
consoliamoci insieme nella nostra rabarbaro assenza! 😀
Be’, se non altro un pochino ti arriva, dai! 😀