Già tornati dalle ferie? Oppure sono ancora lontane? A Firenze ho trovato un modo per sentirmi sempre in vacanza. come in viaggio lungo la nostra Penisola.
Complici alcuni amici, ho trascorso una bellissima serata al Reale Firenze, locale di recente apertura che unisce cibo, architettura storica e glamour con risultati sorprendenti. Ma andiamo con ordine.
La location è la Palazzina Reale a fianco della Stazione di Santa Maria Novella, progettata – tra gli altri architetti – da Giovanni Michelucci, più noto per aver costruito la stazione stessa. La Palazzina era destinata ad accogliere il re e il suo seguito quando si trovavano a passare da Firenze e fu inaugurata nel 1935 alla presenza di Vittorio Emanuele III. Dopo anni di abbandono è stata recentemente ristrutturata e adesso la si può ammirare in tutto il suo splendore.
All’esterno è una costruzione razionalista, semplice e geometrica, ritmata dalle linee rette tipiche dell’architettura di epoca fascista. L’interno, però, è puro fasto: al marmo bianco si aggiungono quello rosso di Levanto e il serpentino verde, stucchi, mosaici e pavimenti in noce e rovere: sembra davvero di tornare indietro nel tempo alla Corte dei Savoia!
Ma quello che più attira in queste sere d’estate è la Corte Reale, lo spazio all’aperto antistante alla palazzina.
Dalle 18 alle 2 di notte, fino ad ottobre, ogni serata è buona per fare festa e mangiare buon cibo, godendo dei frequenti concerti ed eventi che si susseguiranno per tutta l’estate.
Sotto gli occhi delle due imponenti statue del fiume Arno e della sua Vallata, il Reale ha allestito otto chioschi con il migliore street food da tutta Italia: poltrone, tavoli e divanetti ornano lo spazio intorno alla vasca rivestita in tessere azzurre, spazio racchiuso da una parete concava che accoglie un sontuoso cocktail bar lungo 24 metri che vi farà improvvisamente venire sete!
Nella nostra serata d’onore abbiamo conosciuto uno per uno i produttori presenti, come sempre fieri della propria specificità e consapevoli del valore delle loro proposte gastronomiche.
Ad ogni assaggio, poi, era associata una birra o un cocktail preparati apposta per noi dai barman della Corte Reale.
Pronti a scoprire quali sono?
Famosi ormai in tutta Italia, gli arrosticini sono spiedini di carne di agnello tipici di Abruzzo e Marche, dove i bocconcini sono così piccoli che è difficile tenere il conto di quanti se ne mangia!
Ma Scottadito vi farà trovare anche le olive ascolane, appena fritte e ripiene in tanti modi, da gustare insieme ad una Corner, birra bionda belga.
Esiste qualcuno a cui non piacciono gli arancini? Al ragù, con prosciutto e formaggio ragusano, alla norma o con speck e carciofi…credo che la scelta sarà difficile. Noi li abbiamo avuto la fortuna di poterli assaggiare tutti, insieme ad una birra Anniversario bionda, ideale per rinfrescare il palato.
E tanto che ci siete, non fatevi mancare un cannolo, sembravano davvero buonissimi.
La Toraia la conoscevo già, visto che siamo conterranei!
Le vacche di razza chianina sono allevate nella storica tenuta della Fratta, in Val di Chiana, e la loro carne è gustosa ma povera di grassi.
La Toraia (che è anche un ristorante) la declina nello street food per eccellenza: un hamburger con insalata e pomodoro dove la carne è la vera protagonista. Insieme, vi consiglio una bella birra Pedavena cruda.
E che vuol dire “panini di mare”? Vuol dire il modo più semplice per mangiare ottimo pesce, sano e di provenienza locale, ma vestito in modo insolito.
Panini di mare nasce a Vieste, in riva al mare, dove il pescato del giorno viene usato per farcire panini (di polpo, tonno, gambero rosso) e soprattutto per un kebab di pesce che è tra le idee più originali che abbia sentito di recente. Originale come il cocktail abbinato, uno Hugo mediterraneo a base di prosecco, limoncello, soda e timo fresco: pericolosamente fresco e piacevole!
Stesa e cotta sul momento, è questo che caratterizza una buona piadina. Oltre alla qualità delle materie prime: farina di grano tenero e strutto, oppure integrale con olio extravergine (per i vegani) o ancora con farina di canapa. Tra le farciture, non fermatevi al tradizionale crudo, scquaquerone e rucola (che rimane comunque tra i miei preferiti) ma osate con la piada al finocchio e soppressata di cinghiale o il binomio battuto di Chianina-tartufo.
Da bere, uno Spritz Reale al Campari e rosmarino.
Protagonista, la bufala, regina delle mozzarelle. Cibo più estivo che mai, qui viene presentata in tante declinazioni: nel cono, nel panino, in insalata e farcita. Ma quella più originale è nella panzanella croccante con taralli al finocchietto, pomodoro fresco e basilico: il mio pranzo ideale!
Il drink? Un freschissimo Mojito al basilico, per restare in ambiente mediterraneo.
La pizza bianca romana. E la mortazza. Cosa dire di più? Un binomio verace e irresistibile, il sogno di ogni vittima delle diete da fame. Qui la fame ve la toglierete di sicuro, anche perché oltre alla mortadella potete farcire la vostra pizza lievitata 72 ore con porchetta di Ariccia (la più buona d’Italia!), con burro e alici di Cetara o “semplicemente” con cicoria e formaggio.
Uno street food così strong richiede un cocktail altrettanto importante: Negroni Reale, solo per veri duri!
E terminiamo con un ritorno in patria: il gelato di Vivoli, gelateria storica, la prima che ho conosciuto quando sono arrivata a Firenze e che non mi ha mai deluso. Non so se siano stati i miei occhi che sprizzavano inconsapevoli scintille d’amore, ma il gelataio continuava a darmi palettine per farmi assaggiare tutti i gusti…e giuro che io non avevo chiesto nulla! Ottimo il pistacchio ma strepitosa la crema, sempre più difficile da trovare di buona qualità.
E come se non bastasse, un assaggio di zuccotto alla panna, dolce tipico fiorentino. In abbinamento, una birra Stout, ma vi confesso che in questo caso il bere era l’ultimo dei miei pensieri.
Insomma, serata di grandi scoperte ed emozioni ma per i miei standard…troppo, tutto insieme! Devo assolutamente tornare, magari più di una volta, e assaggiare di nuovo tutto da capo. Del resto, le specialità di ogni chiosco sono molte e un bravo ricercatore deve sempre provare tutto, no?
Com’è come non é questi post fa venire una gran fame a qualsiasi ora del giorno! 🙂
Ti giuro che non sapevi dove voltarti da quante cose appetitose c’erano!! Io ci tornerò presto!