Torino in sintesi: la Mole, tre amiche e una folata di felicità. C’è molto di più, va bene, ma per me è questo.
E anche i grissini, perchè no.
I miei non sono proprio quelli tradizionali, perchè li volevo secchi e croccanti e li ho fatti senza lievito, ma mi piace comunque associarli alla città sabauda. Non li ho stirati ma lavorati a mano, secondo la più antica tradizione del robatà, che in piemontese significa caduto.
A proposito, lo sapevate che il Re Carlo Felice era solito sgretolarli per passatempo mentre era a teatro? Che curiosa abitudine…che servano anche come antistress?!?
GRISSINI CON FARINA DI FARRO
250 g di farina di farro
125 ml di acqua fredda
4 cucchiai di olio evo
sale
rosmarino
Versate la farina in una ciotola, aggiungete l’olio, l’acqua e il sale e lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Alla fine, aggiungete il rosmarino. Stendete una sfoglia alta 2-3 mm e ritagliate tante striscioline che poi arrotolerete con le mani fino a formare i grissini. Stendete i grissini sulla carta forno, spennellate con olio e cospargete di sale. Cuocete a 200° per 10-15 minuti a seconda dello spessore dei grissini.
Che buoni i grissini! Mi hai fatto venir voglia di farli!!!
Ci contagiamo a vincenda una con l’altra!! Capita spesso anche a me! 🙂
Finalmente trovo una ricetta di grissini che non sembra da “manineicapelli” per la disperazione!
Li farò presto!
Credo che inizierò a seguirti spesso, moooolto carino il tuo blog. E belle le cose che scrivi, semplici ma immediate!
Complimenti!
Grazie! Effettivamente sono veloci e semplici da fare!
Anche io sono passata a trovarti, anche se un po’ di fretta, e ho visto un sacco di cose che mi hanno ispirato…sono certa che tornerò presto!
[…] ho deciso di provare i grissini torinesi, sentendomi in colpa per averli fatti, la prima volta, senza lievito e quindi in maniera non ortodossa (che ci volete fare, la tendenza al rigorismo […]