Non sono solita fare propositi per il nuovo anno, ho smesso da decenni ormai. Da quando mi sono resa conto che i cambiamenti avvengono poco a poco, lentamente, con fatica, e che sentirmi addosso la pressione della bandiera a scacchi dello “start” contribuisce solo ad aumentare la mia probabilità di fallire.
C’è però un’idea che mi è venuta d’un tratto, ad anno già iniziato, e che mi piacerebbe fare.
Non lo chiamerei progetto, un termine che mi pare troppo altisonante, troppo fiducioso persino, di un ambizione che – purtroppo – non mi riconosco. Lo definirei piuttosto un desiderio, una speranza. Quella di realizzare finalmente alcune delle ricette dei miei sogni, sempre ammirate e mai realizzate.
Dodici ricette da sogno, potrei chiamarlo così. Anzi, forse meglio Dodici dolci da sogno, visto che di fatto sono quasi tutte ricette di pasticceria. E a questo punto, se avessi coraggio, elencherei sin da ora quali sono queste ricette, così da prendere un impegno pubblico e concretizzare la cosa. Ma poiché vedo che ci sono grandi variabili nella possibilità di disporre del mio tempo, preferisco lasciare la cosa in sospeso e vedere. Vedere se riuscirò a portarla a termine, se farne almeno qualcuna, o se invece mi fermerò qui, a questa prima ricetta di gennaio.
Sì, perché una ricetta da sogno l’ho già fatta, ed è questo kugelhupf all’arancia e uvetta, alto e torreggiante, sofficissimo e delicato, che ho visto tante volte sui profili social altrui e sulle riviste di cucina ma con il quale non mi ero mai cimentata. Non sarà un panettone, ma è comunque uno dei lievitati più ricchi che io abbia mai fatto e sono piuttosto soddisfatta del risultato.
La versione tradizionale del kugelhupf prevede uvetta e mandorle, mentre quella natalizia è più ricca e con vari inserti. In omaggio alla stagione invernale, io ho aromatizzato l’impasto con scorza di arancia e l’ho arricchito con arancia candita e la classica uvetta. Non trascurate il cucchiaio di miele, perché dà carattere alla preparazione, ma sceglietene uno non troppo caratterizzato. In uno dei miei esperimenti ho usato quello di castagno e si sentiva decisamente tanto per i miei gusti, pur se presente in una così piccola quantità.
Confesso un piccolo segreto. Anni fa, feci un finto-kugelhupf alle pesche, un dolce davvero delizioso, ma di fatto era un semplice dolce con lievito istantaneo per il quale avevo usato uno stampo da kugelhupf. La ricetta non era mia, ma de La cucina italiana, alla quale attribuisco la “responsabilità” di questo nome improprio 🙂
Da allora, però, mi era rimasta la voglia di provare quello vero, e finalmente, dopo circa 10 anni (!!!) l’ho fatto. E la soddisfazione, è grande.