Non è Natale senza gingerbread. Si tratta, è vero, di una tradizione anglosassone e nordeuropea, entrata a far parte delle nostre abitudini solo di recente, ma si è imposta con una tale forza spontanea e travolgente che ormai non sembra Natale se non si fanno almeno una dozzina di infornate di questi biscotti speziati.
I gingerbread cookies, infatti, altro non sono che semplici biscotti di pasta frolla con tante spezie natalizie : zenzero, cannella, nosce moscata e chiodi di garofano. Semplicissimi.
La loro caratteristica irrinunciabile, tuttavia, sta nel fatto che contengono melassa di zucchero, altrimenti non possono dirsi gingerbread. Se vi state chiedendo cosa sia nello speficio la melassa, sappiate che è un prodotto della lavorazione dello zucchero (di canna o di barbabietola) che si presenta come uno sciroppo denso, scuro e viscoso. Non vi allarmate: la melassa si trova facilmente, sia on line che nei negozi tipo NaturaSì. Se poi proprio non volete acquistarla, potete sostituirla con pari quantità di miele, ma il sapore non sarà quello degli originali.
La melassa, infatti, non solo dà il tipico colore scuro ai gingerbread, ma conferisce anche un gusto tutto particolare, a metà tra il caramellato e l’amarognolo, difficile da descrivere. Inoltre, con il passare del tempo rende i biscotti leggermente umidi e quindi ancora più buoni. Devo ammettere, tuttavia, che per il mio gusto ha un sapore davvero molto marcato e a volte ho preferito sostituirne solo una metà con del miele. Ma non lo dite a nessuno!
La forma più classica è senza dubbio quella del gingerbread man, ossia l’omino di pan di zenzero, ma sono benvenuti tutti i simboli del Natale: pupazzi di neve, alberelli, stelle, renne e le immancabili casette bi- o tridimensionali. Ogni biscotto viene poi decorato con motivi più o meno raffinati, a seconda del senso estetico e delle capacità del pasticciere in erba.
Immaginate un pomeriggio di quasi inverno, il bollitore per il tè sul fuoco, il profumo delle spezie che pervade la casa, seduti intorno ad un tavolo con degli amici a chiacchierare e a decorare biscotti secondo quello che la creatività vi suggerisce. C’è forse qualcosa di più piacevole?
La decorazione richiede un minimo di manualità, ma nulla che non si possa ottenere con un po’ di pratica. Se sono biscotti da regalare, vi consiglio di farne una dose leggermente maggiore, così che se le prime decorazioni non vi soddisfano, possiate conservarli per il consumo domestico e regalare solo i più belli.
Per decorare i gingerbread è indispensabile la ghiaccia reale. La semplice glassa, fatta con zucchero a velo e acqua, resta infatti sempre un po’ umida e non vi permette di impilare e confezionare liberamente i vostri biscotti. La ghiaccia reale, invece, è fatta con zucchero a velo, albume e qualche goccia di succo di limone e si indurisce in poco tempo, come una normale meringa.
L’aspetto essenziale per facilitarvi nella decorazione è ottenere la giusta consistenza della ghiaccia, tale che vi permetta un “tratto” non troppo liquido, che non si allarghi sul biscotto, e al tempo stesso non troppo duro, così da poter disegnare con agio. Il mio consiglio è di restare un po’ più bassi con lo zucchero ed eventualmente aggiungerne un po’ in un secondo momento.
Contenendo albume crudo, la ghiaccia reale non è sicura al 100% dal punto di vista dell’igiene alimentare. E’ vero che in ogni gingerbread ce ne va una quantità infinitesimale e che le uova del supermercato sono ultra sicure, ma se proprio volete eliminare ogni rischio potete usare gli albumi pastorizzati che si trovano in commercio o prepararla riscaldando leggermente l’albume e facendo così una pastorizzazione casalinga.
Un altro sistema è quello di usare la polvere di meringa, ossia degli albumi pastorizzati essiccati, ma sinceramente non mi darei la pena di comprarla e sceglierei uno dei due metodi di cui sopra.
Bene, mi sembra di aver detto tutto. Mi raccomando, non siate avari con le spezie ma neanche di manica troppo larga. Come sempre, meglio un po’ meno che di più, e soprattutto considerate anche i gusti di chi dovrà ricevere i vostri gingerbread!
Un’idea carina è anche quella di praticare un piccolo foro prima della cottura, così da poterci poi passare un nastrino e appendere i gingerbread all’albero.
Con questa dose vengono indicativamente 50 biscotti, ma ovviamente dipende molto dalla dimensione delle vostre formine. Se invece dei gingerbread preferite i classici biscotti alla cannella noti come speculaas, anche quelli molto natalizi, li trovate a questo link. Buon divertimento!