So che ne usciremo. Forse siamo anche più vicini di quanto non si creda, rassegnati come siamo a queste vite sospese. Ma in alcuni momenti pesa più di altri la mancanza di normalità, di quelle cose che così a lungo abbiamo dato per scontate.
Vedere gli amici, le persone care, passare del tempo con loro. E poter viaggiare, muoversi liberamente, anche per destinazioni vicine.
L’approssimarsi della Pasqua acuisce la mancanza, soprattutto perché pare sempre più evidente che non potremo riunirci a breve.
In questo frangente, mi rendo conto che la mia passione mi ha davvero salvato. Dovermi impegnare per produrre foto e ricette, avere qualcosa di concreto da fare e a cui pensare mi ha dato la carica, mi ha ancorato alla “vecchia” normalità nei momenti più bui e ha riempito quegli spazi che altrimenti sarebbero stati occupati da rimuginamenti e ipotesi sul futuro.
E invece no, testa bassa e lavorare, alle cose che amo.
Del futuro, tanto, non possiamo sapere nulla.
Questa ricetta è nata proprio pensando alla Pasqua, per valorizzare i salumi toscani che siamo soliti mangiare in questo periodo: capocollo e rigatino.
Per tradizione, dalle mie parti li accompagniamo alla ciaccia di Pasqua (o torta di Pasqua), che avevo già pubblicato sul blog. Per cambiare, ho voluto fare delle focaccine integrali con un po’ di formaggio grattugiato nell’impasto: neutre quanto basta per accompagnare i salumi, ma molto buone anche da sole. Se poi nell’impasto aggiungete anche qualche dadino di formaggio fresco, sarà il non plus ultra.
Per le focaccine integrali al formaggio, ho pensato a due diverse farciture.
La prima è con delle fettine di rigatino: il calore del forno fa parzialmente sciogliere il grasso, che inumidisce e insaporisce la focaccia sottostante: una goduria.
La seconda invece è a crudo, da fare quando la focaccia è già cotta: sottili fette di capocollo, una manciata di rucola e qualche cucchiaiata di stracciatella. Una goduria anche qui, direi 😀
Ringrazio Il granaio di Gabriello per questa nostra piccola collaborazione che mi ha dato modo di conoscere ottimi prodotti artigianali toscani e di fare ricette che ho amato più di altre.
Porzioni: 8 focaccine + una teglia da 25 x 30 cm circa Tempo di preparazione: 15 minuti + 3 ore di lievitazione Tempo di cottura: 15-20 minuti
Ingredienti
300 g di farina 0
150 g di farina integrale
40 g di parmigiano grattugiato
250 ml di acqua
50 olio extravergine di oliva
1 bustina di lievito secco (o 1 panetto di lievito di birra fresco)
8 sale fino
circa 80 g di pancetta tesa a fette di 3-4 mm
circa 80 g di capocollo affettato sottile
60 g di rucola
150 g di stracciatella
olio extravergine di oliva
pepe
Miscelate le farine con il parmigiano e il lievito di birra secco, unite l’acqua appena tiepida e iniziate ad impastare con una forchetta o con l’impastatrice (attacco a gancio). Unite anche l’olio a filo e quando i liquidi saranno stati assorbiti aggiungete anche il sale.
Impastate per 10-15 minuti, fino a quando l’impasto non sarà incordato.
La quantità di acqua è indicativa. Se l’impasto si appiccica alle mani unite ancora un po’ di farina, mentre se vi sembra troppo asciutto, aggiungete un paio di cucchiaio di acqua.
Mettete l’impasto a lievitare in una ciotola appena unta d’olio e coperta con un canovaccio. Io sono solita metterlo nel forno spento ma appena appena tiepido.
Quando l’impasto sarà raddoppiato, prelevatelo e dividetelo in due parti. Stendete una metà in una taglia da forno unta d’olio, allargandolo delicatamente con le dita.
Dividete il restante impasto in 8 parti e pirlate altrettante palline, che poi allargherete a formare delle focaccine con il bordo rilevato.
Fate riposare 20 minuti circa, poi farcite le focaccine con qualche pezzetto di pancetta e infornate il tutto a 220°C. Cuocete per 15-20 minuti circa.
Una volta sfornata, condite la schiacciata grande con rucola, capocollo e stracciatella e completate con un giro d’olio.