L’assurdità di questi giorni non si può descrivere, ma credo che ognuno l’abbia ben chiara per conto proprio.
Di tutte le paure che potevo avere, la pandemia non mi aveva proprio sfiorato la mente. E invece, come spesso accade, è inutile preoccuparsi tanto per il futuro perché riesce sempre a sorprenderti con difficoltà inaspettate.
Siamo tutti smarriti e increduli, di fronte a qualcosa che in un soffio ci ha privato delle certezze e dei punti di riferimento. Ci credevamo così forti e saldi, nelle nostre vite e invece siamo davvero foglie al vento.
Isolati nelle nostre case, possiamo solo guardare fuori dalla finestra mentre i numeri crescono e la paura sale con loro. Certo, è l’occasione per stare con i nostri cari, ma se buona parte di quei cari sono distanti, tutto è più difficile.
E avere tanto tempo con la mente libera e le mani occupate non permette di impegnarsi in qualcosa di pratico e non aiuta a dissipare la preoccupazione.
Eppure in qualche modo si deve fare, stare in ansia non ha mai giovato a nessuno, men che meno in questo momento. E allora penso a nuove ricette, spero di poter portare a termine i progetti che avevo fatto e al tempo stesso fingo di non badarci molto. Vivo alla giornata, ora per ora, in attesa di vedere segnali di miglioramento.
Non posso cucinare molto, Dante non me lo consente, ma questa torta sono riuscita a farla persino io, in un piccolo ritaglio di tempo, quindi è davvero alla portata di tutti. E’ buonissima, morbida e fondente, con tanta frutta e tanta cioccolata. Somiglia quasi ad un budino. Se invece la volete più simile ad una torta vera e propria, basterà eliminare il latte, resterà comunque molto soffice.
Io ho usato del cioccolato al latte che dovevo smaltire (non mi piace molto da mangiare da solo), ma nulla vieta di mettere il fondente. Rispetto alle gocce, il cioccolato della tavoletta si scioglie un po’ cosa che lo rende molto più godurioso, a mio avviso.
Ho usato una pirofila un po’ troppo piccola (15 x 24 cm), per cui la torta è venuta un po’ più alta di quello che avrei voluto. Se la volete più bassa, scegliete una pirofila leggermente più grande e abbreviate i tempi di cottura di circa 10-15 minuti.
L’ho vista e sono ufficialmente flashiata!
Avrei anche delle belle pere ma non la robiola che però….maledetta me potrei anche sostituire con un po’ di philadelphia (nonostante sia un po’ più denso, la struttura più o meno è quella).
Vorrei farla immediatamente se non che questo genere di dolce piace immancabilmente solo a me.
E tu sai che non è sano finirsi una teglia in solitaria.
Però ti giuro che mi scappa dalle mani!
Ti abbraccio cara Alice, tieni botta. Passerà anche questa. Un fortissimo abbraccio <3
Ci sono torte che mettiamo da parte per poi tirarle fuori al momento giusto…ecco, magari questo sarà il suo destino, di tornare alla luce quando tutto questo sarà finito. Spero il prima possibile, che non sarà presto, ma ormai ci stiamo abituando ad aspettare. Un abbraccio grande a te, e non sai che voglia che avrei di dartelo di persona.
Ciao, la proverò di questi tempi qualcosa di dolce e consolante è quello che ci vuole. Ho provato già molte delle tue ricette (sono diventata dipendente dalle ‘scole pistoiesi’) e riescono sempre alla perfezione. Grazie!
Ti ringrazio di cuore Antonella, parole come le tue sono quelle che mi danno l’energia per andare avanti con questa passione anche in tempi così difficili…grazie davvero!!
Confesso che a me piacciono molto le torte alte