Piano piano si imparano tanti trucchi, in cucina come nella food photography.
Che è un settore che mi sta appassionando sempre di più, non so se si era capito.
Mi piace tanto osservare le foto dei fotografi veri o delle blogger particolarmente brave e cercare di capire cosa funziona in quell’immagine, cosa la rende così accattivante.
Le ragioni sono spesso molteplici e gira che ti rigira l’aspetto essenziale è sempre la luce (e soprattutto le ombre), ma ci sono tanti altri fattori da considerare. Fondamentale, per esempio, è dare “movimento” e profondità alle superfici, che si tratti di un crostino o di una zuppa. E da questo punto di vista ho sempre pensato che i germogli, quegli steli teneri e sottili, di una delicatezza impalpabile, fossero un grande aiuto, capaci di ravvivare i piatti più…piatti.
L’unico problema era che non sapevo come procurarmeli, se non ordinandone grandi quantità su internet, con il rischio che poi appassissero nel giro di due giorni. Ma alla fine, sono stati i germogli a venire da me.
Un giorno, tramite Instagram, Lucia di Bioterrarium mi ha offerto di provare i germogli della sua piccola azienda e in men che non si dica ho ricevuto a casa il vasetto-germogliatore e tre tipi diversi di sementi. Non ci potevo credere, i germogli fai-da-te!
Magari per molti è una cosa scontata, ma io non avevo mai pensato a coltivarli in casa. Anche se coltivare è una parola grossa, visto che si tratta semplicemente di mettere un po’ di sostrato terroso nel vasetto (anche questo fornito da Bioterrarium), distribuirvi i semi e annaffiare ogni giorno.
Nel giro di 4-5 avrete a disposizione i vostri germogli. E io degli ottimi complementi per i miei piatti.
Lo so che finora ho parlato solo dell’aspetto estetico, ma in realtà i germogli sono perfetti per completare i piatti anche dal punto di vista gustativo.
Con questa zuppa di peperoni gialli, per esempio, che arrivano diretti dall’orto del babbo, ho usato dei germogli di broccolo, dal sapore piuttosto intenso e pungente, che le danno uno sprint in più.
È buona fredda o a temperatura ambiente, quasi come un gazpacho, magari da mangiare con dei crostini di pane o delle friselle sbriciolate. E l’estate è ancora qui.
Ho sempre pensato che dietro alle tue foto ci fosse una ricerca e un gusto che ti distingue. Qui è tutto vincente!
Grazie Viv!!
Adoro questa magia di ingredienti. E sai una cosa? Sei una maghetta a combinare i colori nelle foto che fanno davvero tanto. Brava Alice!
Grazie Mile!!