Bello avere un blog, bellissimo. Ma inizia a diventare stressante. Anzi, lo è già diventato, e me ne dispiace, perché dovrebbe essere uno spazio di svago, di divertimento, di creatività, tutto tranne che stress.
Il fatto è che vedo così tante ricette che vorrei provare, mi vengono in mente così tante foto da fare, che il tempo non mi sembra mai abbastanza, e non lo sarebbe neanche se potessi dedicarmi a questo tutto il giorno.
Gli stimoli sono pressochè infiniti, tra social, riviste, libri, e per fortuna che non guardo la televisione.
E anche se cerco di impormi ritmi più lenti, la mente corre sempre avanti, verso nuove ricette, impiattamenti, set fotografici. Anche se poi mi guardo indietro e mi sembra di fare sempre le stesse cose, ma questo è un altro discorso.
Credo che da un lato questo sia positivo, perché è bello avere una passione, significa che quello che faccio mi piace, e tanto. Dall’altro, però, io amo la calma, e non è possibile farsi venire le ansie per un hobby, perché si vorrebbe fare sempre di più…no?
Mentre cerco di risolvere questo dilemma, vi presento l’ennesima ricetta, il cui spunto è venuto da un caciocavallo ubriaco, cioè affinato nelle vinacce di primitivo (il vitigno), che mi è stato inviato da Sapore.doc. Si tratta di un’azienda che fa spedizione di prodotti irpini in tutta Italia e anche all’estero, e sempre loro mi hanno fornito anche la pasta che ho usato dei fusilli freschi, dalla forma tipica che si usa in Irpinia. Questi prima o poi li vorrei fare anche a mano…ed ecco che si ritorna nel loop delle ricette, povera me!
Per condirli ho usato una crema di peperoni, un ingrediente che non uso spesso perché non sempre lo trovo digeribile, ma in questo modo l’ho apprezzato moltissimo. Poi dei semplici pomodorini, basilico, e una (molto) generosa grattugiata di caciocavallo, e il pranzo è servito.
Anche per me la crema di peperoni e un’incognita divestiva… il caciocavallo ubriaco invece vorrei proprio assaggiarlo! Nell’insieme è un piatto che mi fa molto gola anche perché adoro i primi e i peperoni, digestione a parte, mi piacciono molto.
Li digerisco anche in pisma notte, i peperoni, altrimenti sarebbe una tragedia perché li adoro! E questa ricetta è proprio nelle mie corde…
Comincio dalla ricette: trovo questo piatto (e la foto) strepitoso cara Alice.
QUanto alla tua osservazione: hai ragione abbiamo n-mila fonti di ispirazione che da un lato sono estremamente stimolanti e positivi e dall’altro se non riesci a controllarli ci “vai sotto”. é un peccato se poi una passione generi stress perché ciò che piace non deve far male. Come l’amore. Probabilmente si tratta di trovare un nuovo equilibrio tra stimoli e noi stessi. Sfida affrontabile 😉
Ti abbraccio!
Hai proprio ragione Mile…trovare l’equilibrio è il leit motiv della vita, no? Ed è una delle cose più difficili da raggiungere, in tutto. Ricambio l’abbraccio, stretto 🙂