Questo libro mi ha fatto compagnia nel viaggio di andata verso Vienna, di notte, su un treno tranquillo e silenzioso. Mi è piaciuto molto il suo spirito dissacrante, irriverente e sincero, e alcune frasi continuano a risuonarmi nella mente a settimane di distanza.
Le cose importanti, nella vita, sono così poche e semplici. Basta guardarsi dentro per un istante, in silenzio, e le sappiamo già. Ma a volte è utile avere qualcuno che ce le ricordi, meglio ancora se lo fa con schiettezza e umorismo. È proprio quel che fa Kurt Vonnegut in Quando siete felici fateci caso, una raccolta di brevi discorsi che lo scrittore è stato chiamato a tenere negli anni ai laureati di alcune università americane.
Non aspettatevi severità e retorica, però. Vonnegut ha la capacità di andare dritto al sodo, dicendo cose che suonano come rivelazioni di verità così palesi che ci sentiamo sciocchi per non averle messe a fuoco da soli. Le orazioni cambiano ogni volta, ma al fondo di ognuna brilla una manciata di temi ricorrenti, come piccoli ciottoli lucenti al fondo del fiume. Dare consigli a dei giovani appena laureati è un compito difficile e infido, ma Vonnegut lancia tra il pubblico provocazioni che scuotono le coscienze, ribalta gli stereotipi, crea paradossi. Dispensa massime di saggezza avendo l’aria di fare cabaret.
In fondo, ci dice, cosa conta nella vita? Vivere in una comunità ampia e cose, avere tante persone intorno a noi, condividere la nostre giornate.
Conta l’arte, intesa come qualsiasi forma di espressione di sé, che sia anche cantare sotto la doccia: non è forse una cosa sciocca ma che ci fa subito bene all’anima?
Conta comportarsi nella maniera più onesta possibile, senza aspettarsi ricompense e darsi una mano l’un l’altro “per affrontare questa cosa (la vita ndr) qualunque senso essa abbia”.
Le parole di Vonnegut sono come un balsamo per l’anima, commuovono e muovono al riso (“chi di voi crede nella telecinesi, mi faccia alzare la mano”), capacità rara, tipica dei grandi uomini che non si prendono troppo sul serio.
E alla fine, per essere felici, basta bere una limonata, seduti all’ombra, e dire a voce alta: “Cosa c’è di più bello di questo?”.
Quando siete felici, vi prego, fateci caso.
Lo leggeró! Grazie del suggerimento, se riuscissi anche a fare un viaggetto a Vienna e a leggerlo nel mentre la felicità sarebbe perfetta…
Bello Alice…io purtroppo nn riesco a leggere…ci provo in aereo tra decollo e atterraggio perché il resto del volo lavoro ☹️ E la sera arrivo distrutta..non appena sfoglio la prima pagina svengo!..ma e’ comunque utile anche solo far tesoro di queste frasi..in fondo cosa c’e’ Di più ’ bello?
Credo che questo libro mi piacerà. Grazie Alice 😉
Ne ero certa 🙂