22 Febbraio 2018

Jacket potatoes con pecorino al peperoncino, broccolo e acciughe

Dico jacket potatoes e la mente va in automatico all’insegnante di inglese del ginnasio. Non so se fosse fissato con questo piatto o se è rimasto impresso a me per qualche motivo particolare, sta di fatto che il collegamento è immediato.
A quei tempi, però, l’inglese mi risultava decisamente indigesto: credevo di essere innamorata del francese, che avevo studiato fino all’anno precedente, ed ero restìa già allora ad ogni novità (che brutta cosa). Mal sopportavo le lezioni di quel professore scherzoso e giocherellone e sognavo solo rigore e serietà (ancora più brutto, lo so). Insomma, che fosse l’antipatia per la lingua, lo scarso interesse per la cucina oppure la mia perenne distrazione, per anni io non ho capito cosa fosse nello specifico quella jacket potato.
Che poi i miei principali interessi siano diventati la narrativa anglosassone e la cucina, mi sembra un contrappasso alquanto ironico.

Solo di recente ho realizzato che è semplicemente una patata cotta in forno, intera e con la buccia, poi aperta e farcita con vari ingredienti, che ne fanno un piatto unico dei più tradizionali e amati in Inghilterra, dove le patate certo non mancano. Basti pensare che nell’Ottocento era un cibo di strada diffusissimo, venduto da ambulanti che sostavano lungo le strade con i loro piccoli bracieri.
La versione oggi più comune- che ho preparato diverse volte – prevede bacon e cheddar, il formaggio inglese più famoso, guardato dall’alto in basso dai puristi e che invece a me piace molto. Ma poiché la patata è così neutra e accondiscendente, la si può condire praticamente con ogni cosa: fagioli e maionese, pollo, tonno, pesto…

Questa volta ho pensato di variare un po’  la mia ricetta standard e “italianizzare” il ripieno. E l’occasione di farlo si è presentata in occasione di una bella collaborazione con il Caseificio Il Fiorino di Roccalbegna, che mi ha chiesto di preparare 3 ricette con i loro formaggi. Dico caseificio e penso Simone e Angela, visto che li conosco personalmente. Loro ci ospitarono due anni fa in occasione di un bellissimo blog tour, di cui potete vedere qualche immagine qui e qui e sono felice di mettermi alla prova cercando la destinazione migliore per i loro fantastici pecorini. Anche se, ve lo dico, è impossibile che diventino più buoni che non mangiati semplicemente con del pane fresco o una confettura fatta in casa!

Insomma, ho preso la mia jacket potato e l’ho farcita con la polpa delle stesse patate insaporite con burro e acciughe, ho aggiunto un po’ di broccolo e una cascata di pecorino fresco. Ma non un pecorino qualsiasi. Ho scelto il Fior di peperoncino, un pecorino aromatizzato con un peperoncino chiamato Erotico (per via della sua forma un po’ equivoca), che secondo me si abbina bene con la sapidità delle alici e la cremosità delle patate.

Jacket potatoes con pecorino al peperoncino

Preparazione 20 minuti
Cottura 1 ora 30 minuti
Tempo totale 1 ora 50 minuti
Porzioni 2

Ingredienti
  

  • 2 patate a pasta gialla di media dimensione
  • 150 g di cavolo broccolo
  • 80 g di pecorino Fior di peperoncino Il Fiorino
  • 30 g di burro
  • 6 filetti di acciuga sott’olio
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe

Istruzioni
 

  • Lavate le patate e asciugatele bene. Cospargete la buccia di sale e olio e massaggiatele per distribuirlo uniformemente.
  • Rivestite di carta da forno una teglia, appoggiatevi le patate e cuocete a 200°C per 1 ora circa. Fate una prova: infilzandole con la forchetta, la polpa dovrà essere tenera.
  • Nel frattempo tagliate il broccolo a cimette, lavatelo e lessatelo in acqua bollente per 10 minuti circa. Deve essere cotto ma ancora abbastanza turgido. Scolatelo, tagliatelo in cimette più piccole e tenete da parte.
  • Passate il pecorino nella grattugia a fori larghi.
  • In una padella antiaderente fate fondere il burro a fuoco bassissimo con l’aglio sbucciato e diviso a metà e i filetti di acciuga. Quando le alici saranno sciolte, togliete l’aglio e spegnete.
  • Quando le patate sono cotte sfornatele, aspettate qualche minuto, poi tagliatele a metà nel senso della lunghezza ma senza arrivare fino in fondo, così che rimangano attaccate per la buccia, che avrete cura di non rompere. Con un cucchiaio, rimuovete la polpa interna, lasciandone solo 1-2 millimetri attaccata alla buccia.
  • Mettete la polpa delle patate in una ciotola e versatevi sopra il burro alle acciughe (se si fosse freddato troppo riscaldatelo un pochino). Mescolate bene, schiacciando le patate con una forchetta fino ad ottenere una sopra di purè. Alla fine, unite le cime di broccolo.
  • Riempite le bucce di patata svuotate con questo ripieno, poi distribuite il pecorino grattugiato sulla superficie delle patate. Infornate nuovamente a 180°C per 15 minuti circa, fino a quando il formaggio non si sarà sciolto. Completate con una macinata di pepe e servite.

18 risposte a “Jacket potatoes con pecorino al peperoncino, broccolo e acciughe”

  1. PATRIZIA MALOMO ha detto:

    Quando sento parlare della presenza della patata come alimento fondamentale per alcune popolazioni, mi viene immediatamente in mente la tristissima storia della malattia che colpì i raccolti irlandesi alla fine del 1800 e che portò l’isola ad una vera e propria carestia in cui morì la metà della popolazione. Penso a quando questo tubero, da ortaggio insignificante, sia diventato qualcosa di imprescindibile nella nostra alimentazione e trovo che la tua ricetta si un modo splendido per celebrarlo, arricchendolo di elementi che a primo avviso sembrano poveri, ma che regalano una tale ricchezza di sapori e sfumature da farne un piatto da re.
    Come sempre un bellissimo post ed un grande omaggio ad un prodotto di eccellenza come il pecorino del Fiorino. Bravissima.

  2. Tamara Giorgetti ha detto:

    Ho rivisto recentemente la storia della grande carestia che colpì l’Irlanda, un tubero così insignificante nell’aspetto e così importante per sfamare centinaia di persone. Dopo le mie patate hasselback adesso mi gusto la tua ricetta e la farò domani perché stasera non ho patate adatte, e provero anche con patate di vari colori, complimenti per il tuo post, sei brava e le foto, ciao cara

  3. edvige ha detto:

    Una volta quando a casa si cucinava con la legna si usava cuocere le patate nella cenere ora il forno lo sostituisce buono ma non è la stessa cosa. Ottima ricetto preso nota. Buona giornata.

    • panelibrienuvole ha detto:

      Eh, hai proprio ragione…purtroppo ho avuto occasione di assaggiare poche volte cipolle o patate cotte sotto la cenere…ma so che sono speciali! Grazie Edvige 🙂

  4. Mile ha detto:

    Una gustosissima versione alternativa alla classica patata cotta in forno con la buccia che non sapevo si chiamasse “jacket potato” 😀 Trovo la tua versione da salivazione immediata: mi piace un sacco Alice!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Sono contenta! A me le patate non fanno impazzire, ma quando son coondite così assumono un certo non so che 😉

  5. Marina ha detto:

    Mi ricordo il primo viaggio con Martina in Irlanda e la scoperta delle jacked potatoes…ha vissuto per 2 settimane di pollo fritto e le sopra nominate! Le tue sono mille volte più buone e più sane e non riuscirò mai a capire per quale motivo bisogna rovinare tutto con la maionese. Comunque, abbiamo un’altra cosa in comune: l’antipatia verso l’inglese e la predilezione per il francese a scuola…anche la patata ripiena rendi elegante!!

    • panelibrienuvole ha detto:

      A dire il vero ora l’inglese lo amo alla follia…ma la maionese no, quella la aborro! Il bilancio delle somiglianze, quindi, non cambia 😉

  6. stravagaria ha detto:

    Mi è capitato di mangiarne in Inghilterra ed é molto appetitosa. Definire la patata neutra e accondiscendente me la rende ancora più simpatica!

  7. Elena ha detto:

    Io adoro le patate ripiene, diventano piatto unico e sono molto versatili, questa ricetta me la segno perchè è molto invitante! Buon fine settimana!

  8. Francesca ha detto:

    Mi ero persa queste patatone… no, non si fa! Me ne prepari altre due, al volo al volo? 🙂 Le ho sempre amate, farcite… mi fanno pensare a quelle nordiche, con salmone affumicato e panna acida, oppure a quelle al cartoccio con formaggio che mangiavo da bambina o quelle ripassate sul camino, nella casa dei miei genitori! Non le preparo da tanto, troppo… potere di una foto che scatena voglie improvvise!

    • panelibrienuvole ha detto:

      E invece sai che io non le avevo mai mangiate prima di andare in Inghilterra? Nemmeno ala cartoccio, era una cosa che da me non usava. Pensare che invece sono una grande invenzione, con niente ti risolvono la cena 😉 Quando ci vediamo le prepariamo insieme, ok? 🙂

  9. Conxi ha detto:

    Delicioso!!! pocos ingredientes pero muy bien utilizados.

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