8 Febbraio 2018

Schiacciata alla fiorentina di Carnevale

Adesso l’ho accettato, ma all’inizio ero proprio disorientata: che un lievitato alto e soffice potesse chiamarsi schiacciata proprio non mi spianava.
Eppure è così. A Firenze c’è la schiacciata salata all’olio d’oliva, che si accompagna ai salumi. Poi c’è la schiacciata coll’uva, una pasta di pane appena zuccherata, arricchita con olio extravergine e chicchi di uva da vino, che si fa subito prima della vendemmia. E infine c’è la schiacciata fiorentina, che è quella di oggi. Un dolce lievitato, tipico del periodo di Carnevale, dalla forma rettangolare, con il caratteristico giglio di cacao a far bella mostra di sé in superficie.

Ma al di là del nome a dir poco peculiare, negli ultimi anni la schiacciata è stata totalmente fraintesa. Invece che un impasto simile alla pasta brioche è diventata una semplice torta fatta con lievito per dolci e messa in uno stampo rettangolare. Non parlo delle schiacciate che si comprano nei forni e nelle pasticcerie, ovviamente, ma di quelle fatte in casa. Ed è diventata una cosa così consueta, che molti non lo sanno neanche che la vera schiacciata è fatta con lievito “vivo”.

Io ho usato quello di birra, ma l’ideale sarebbe la pasta madre. E infatti inizialmente volevo adottare la ricetta di Elisabetta, che di lievitati se ne intende e che mi aveva dato tutte le indicazioni del caso. Poi però sono andata a sbirciare anche da Patty, perché cercavo una ricetta che prevedesse lo strutto.

Insomma, come al solito ho fatto un mix di ricette ma il risultato è stato soddisfacente. L’impasto era ben incordato e lievitato e anche in cottura è cresciuto bene.
L’unica pecca è che ho usato una teglia troppo piccola e la schiacciata è venuta troppo alta, considerando che l’altezza perfetta sarebbe sui 3-4 cm. E quello che non mi dà pace è che me ne sono resa conto mentre la trasferivo nella teglia e quindi sarei stata in tempo a rimediare. Perché non l’abbia fatto, è un mistero.

Lo strutto le dona grande morbidezza e sapore, ma forse è anche un po’ troppo strong per me. La prossima volta vorrei provare con metà strutto e metà burro, anche se forse non è proprio ortodosso. Come non è ortodossa l’abitudine di farcirla con panna montata o crema al cioccolato, anche se ormai è entrata nell’uso.

Un’ultima cosa: all’aroma di arancia, spesso si aggiunge anche una punta di quattro spezie, ossia noce moscata, cannella, pepe e chiodi di garofano. Io le ho omesse, ma sarà un’altra variante che penso di apportare la prossima volta.

Schiacciata fiorentina

Porzioni: 10       Tempo di preparazione: 4 ore       Tempo di cottura: 25 minuti

Ingredienti

250 g di farina di Manitoba
250 g di farina 0
150 g di strutto ammorbidito
125 ml di succo d’arancia
125 ml di acqua
120 g di zucchero semolato
2 uova medie + 1 tuorlo
scorza di 2 arance non trattate
25 g di lievito di birra (o una bustina di lievito di birra secco)
un pizzico di sale
zucchero a velo q.b.
cacao amaro il polvere q.b.
panna fresca per farcire (facoltativa)

Intiepidite leggermente l’acqua e il succo d’arancia e scioglietevi il lievito. Aspettate 10 minuti per farlo attivare e nel frattempo setacciate insieme le farine.

Aggiungete al lievito disciolto 150 g di farina e impastate rapidamente con una forchetta.
Coprite questo preimpasto con un canovaccio e fate lievitare in un luogo tiepido e al riparo da correnti d’aria fino al raddoppio (per me, un’ora).

Trascorso questo tempo, mettete nell’impastatrice il preimpasto insieme alla metà della farina rimasta e lavorate con il gancio a velocità bassa fino a formare un composto omogeneo.

In una ciotola, lavorate le uova con lo zucchero e la scorza grattugiata di due arance. Unite la metà delle uova all’impasto, alzate appena la velocità dell’impastatrice (io ero al secondo scatto del KitchenAid) fino a quando non sono state assorbite. Unite la restante farina, il sale e il resto del composto di uova e fate assorbire anche quello.

Unite lo strutto a poco a poco, impiegando almeno 5-6 minuti prima di esaurirlo. Fate impastare ancora per circa 15 minuti, fino a quando l’impasto non sarà incordato e si staccherà dalle pareti.

Foderate con carta da forno una teglia con il bordo alto almeno 3 cm e delle dimensioni di 27 x 27 circa e trasferitevi l’impasto, livellandolo con una spatola. Fate lievitare nel forno spento ma tiepido per 2 ore.

Togliete la teglia dal forno, portate la temperatura a 190°C, infornate di nuovo e abbassate a 180°C. Cuocete per 25 minuti circa, facendo la prova stecchino per verificare che l’interno sia cotto.

Fate raffreddare per almeno un paio d’ore, poi spolverate con zucchero a velo. Posizionate sopra alla torta uno stencil in cui sia ricavata la sagoma del giglio fiorentino e spolverate con il cacao. Rimuovete delicatamente lo stencil, ripassate con lo zucchero a velo le zone che dovessero essersi rovinate e servite.

Note:

7 risposte a “Schiacciata alla fiorentina di Carnevale”

  1. Fabio ha detto:

    Anche se un po’ più alta è bellissima lo stesso!

  2. PATRIZIA MALOMO ha detto:

    A me sembra bellissima. Si, un po’ alta è ma ha un aspetto gudurioso che ti fa dimenticare qualsiasi cosa. Mi sembra inoltre sofficissima.
    Sul fatto che ormai ognuno a Firenze consideri la schiacciata alla stregua di un ciambellone, mi dispiace perché le tradizioni finiscono per perdersi.
    Per me è uno splendido lievitato che va assolutamente valorizzato.
    Foto spettacolari come sempre.
    Ciao tesoro!

  3. zia Consu ha detto:

    Confesso che anch’io pensavo che si facesse con il lievito da dolci e che fosse farcita con la panna O_O o mamma che ignoranza! Invece questa versione originale mi piace ancora di più e la proverò sicuramente 🙂
    Grazie Alice x tutte le tue dettagliate spiegazioni e dovute precisazioni ^_^

  4. Elisabetta ha detto:

    Su che anche se più altina è venuta benissimo. Devo provarla anch’io con lo strutto. All’epoca, quando la feci, avevo le coinquiline vegetariane e non volevo mangiarla solo io, ma hai ragione la tradizione prevede lo strutto. Dovrò rimediare e fare la versione seria. La tua è bellissima e grazie per aver condiviso anche la dritta di utilizzare gli spilli per fissare lo stencil. 🙂

  5. Mile ha detto:

    Certo che è davvero curioso come nome sembra quasi uno scherzo. E’ tutto fuorchè schiacciata. Sembra di un moooorbido Alice. Mi piacerebbe provare a rifarla con la pasta madre. Un abbraccio!

  6. Lavinia De luca ha detto:

    Ciao mi potresti dire il procedimento senza impastatrice oppure con il Bimby grazieee

    • panelibrienuvole ha detto:

      Ciao Lavinia! Con il bimby non posso aiutarti, ma senza impastatrice basta impastare prima in una ciotola, aiutandoti con un mestolo e aggiungendo gli ingredienti in base all’ordine indicato e poi a mano, su una spianatoia. Scusa per il ritardo nella risposta, spero di essere sempre in tempo 😉

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