Se per voi in Natale è essenzialmente condivisione e convivialità, concorderete con me che questa ghirlanda lo rappresenta alla perfezione.
Partiamo dal nome: pull apart bread. Non credo che esista una parola italiana che dia altrettanto efficacemente il senso di questo pane, composto da tante piccole palline che si uniscono in cottura, ma non così tanto da non separarsi perfettamente al momento in cui se ne prenda una con le mani.
Mi piace molto il gesto di spezzare il pane con le mani, mi sembra quasi ancestrale e forse ci sono anche dei significati religiosi che agiscono ad un livello inconscio. Sta di fatto che mi sembra conferire un che di sacro all’alimento che stiamo per mangiare.
La forma è inequivocabilmente quella di una ghirlanda, da mettere come centro tavola all’arrivo degli ospiti e poi da staccare pezzo per pezzo, uno smontaggio deliberato che procede lentamente tra le chiacchiere, mentre si beve un buon vino e si aspettano gli antipasti. In breve: mentre si festeggia il Natale in compagnia.
L’impasto è fatto con patate ed erbe aromatiche, saporito ma non troppo. L’ideale sarebbe accompagnarlo a formaggi o salumi, ma è buonissimo anche da solo (io praticamente l’ho mangiato tutto così).
Se volete altre idee su ghirlande commestibili per adornare le vostre tavole, leggete qui e resterete a bocca aperta.
Porzioni: 10 Tempo di preparazione: 2 h + 4 h di lievitazione Tempo di cottura: 20-25′
Ingredienti
1 kg di sale grosso
650 g di patate
250 g di farina di Manitoba
200 350 g di farina 0
250 200 ml di latte
50 g di burro
2 uova medie
2 cucchiaini di lievito di birra (poco meno di una bustina)
1/2 cucchiaino di sale
40 ml di olio extravergine di oliva
8 rametti di rosmarino
un ciuffo abbondante di prezzemolo
20 rametti di timo
Lavate le patate con la buccia, asciugatele e bucherellatele con una forchetta.
Disponete il sale grosso in una teglia da forno, posizionatevi sopra le patate e cuocete a 200°C per 1 h circa o fino a che le patate non si infilzeranno facilmente con una forchetta.
Fatele intiepidire appena, tagliatele a metà e prelevate la polpa aiutandovi con un cucchiaio. Schiacciatela con una forchetta.
Riscaldate 150 ml di latte, versateli nella ciotola con la purea di patate e montate con la frusta elettrica fino ad ottenere un purè morbido e omogeneo.
Scaldate il resto del latte, fatevi sciogliere il burro e quando è intiepidito unite il lievito. Mescolate appena con una forchetta e fate riposare 10 minuti, fino a quando non si formerà una schiumina: significa che il lievito si è attivato.
Setacciate le farine nella ciotola dell’impastatrice, unite la purea di patate, il latte con il lievito e iniziate ad impastare con l’attacco a gancio. Dopo un minuto, unite il sale e continuate ad impastare, poi aggiungete le uova una alla volta.
Probabilmente, dopo 3-4′ l’impasto sarà omogeneo ma di consistenza molto molle. Fermate l’impastatrice, trasferitelo sulla spianatoia infarinata e lavoratelo brevemente a mano, unendo farina se si attacca al piano.
Ungete una ciotola capiente con poco olio extravergine, mettetevi l’impasto, coprite con pellicola e fate lievitare per almeno 3 h dentro al forno spento e appena tiepido.
Lavate e asciugate le erbe aromatiche, eliminate i rametti e frullatele insieme all’olio.
Rivestite di carta forno uno stampo a cerniera del diametro di 24 cm. Posizionate al centro due ramequin da forno, uno inserito nell’altro e ben imburrati all’esterno: i miei avevano il diametro di 8 cm. Meglio metterne due, perché devono essere sufficientemente alti per contrastare l’impasto quando cresce, altrimenti non otterrete il foro al centro della vostra ghirlanda. In alternativa, potete usare uno stampo da ciambella, che abbia già il buco al centro, ma ricordatevi di rivestirlo bene con la carta da forno per facilitare la rimozione della corona di pane dopo la cottura.
Riprendete l’impasto e formate tante palline della dimensione di una grossa noce (25 g di peso circa), staccando un pezzetto di impasto per volta e modellandolo seguendo questo sistema (pirlatura).
Rotolate ogni pallina mix di erbe e posizionatele sul fondo della teglia, in un unico strato, una accanto all’altra, che si tocchino ma non troppo strizzate.
Mettete di nuovo a lievitare nel forno spento per 1 h.
Infornate a 180°C per 20-25′, fino a quando la superficie non è dorata.
Note:
Allegra, conviviale, con qualcosa di antico e di semplice che la rende perfetta per qualsiasi cenetta con gli amici, a Natale più che mai! Baci!
Mi piace molto la tua idea, d’altronde al dolce preferisco da sempre il salato!!
Bella veramente!!
Ciao e Buone Feste,
Gabriella
Avevo visto la foto su facebook ed ero rimasta incantata!
Una bellissima ghirlanda di pane!
Tra l’altro questo è un pane che non ho mai provato, ma ogni volta che lo vedo mi piace da morire!
Eh sì il gesto di prendere dallo stesso piatto – in senso lato – è intimo e fa proprio comunione e quindi comunità. Ne prendo un ci-ci-nin anch’io.
Ma sai che lo avevo visto fino ad adesso a fette?! Fette, panini buono è! :-*
Che bello e che buono questo pane, mamma mia, anche a me da un sacco soddisfazione spezzare il pane con le mani…di questa ricetta mi spaventano solo i tempi molto lunghi…
Sì, effettivamente non è proprio immediata, ci vuole un giorno in cui sei a casa…però è davvero ottimo! 😀