La mia passione per i formaggi è cosa nota. Se penso alle ricette del blog che non siano dolci, la maggior parte prevede dei formaggi. Di salumi, d’altra parte, nemmeno l’ombra.
Sono ingiustizie, diranno gli amanti degli insaccati, e forse è vero: in un blog che si rispetti non dovrebbero esserci queste disparità.
Ma qui non siamo in un blog ecumenico, qui vige la dittatura dei gusti (miei) e dei pensieri (sempre miei, sennò il blog sarebbe di qualcun’altro). E allora entra a farne parte solo quello che mi piace, senza seguire logiche commerciali (che tanto non devo vendere niente) né tanto meno per cercare di accontentare i potenziali lettori.
Detto così suona male, ma solo è per chiedervi di avere pazienza se ritorno ogni tanto alla carica con dei nuovi formaggi…mi piacciono troppo!
Oggi vi parlo del brietto, un brie fatto con solo latte di pecora dal Caseificio Pianporcino di Pienza (SI), di cui avevo già parlato a proposito del peconzola.
Soltanto nei mesi in cui il latte di pecora è più scarso (da fine agosto a fine novembre) viene integrato con una parte di latte vaccino proveniente da un allevamento della, zona che il pastore Beppe visita personalmente per controllare che i sistemi di produzione e la qualità siano soddisfacenti.
Il caseificio Pianporcino si trova tra San Quirico e Pienza, nel cuore di quella Valdorcia che fa innamorare chiunque abbia la fortuna di visitarla. Oltre ad acquistare i formaggi, nella fattoria si possono vedere dal vivo le fasi di lavorazione con la guida dello stesso Beppe e terminare con una degustazione di 10 caci diversi (cosa che, per me, si avvicina al Paradiso).
Oppure si può diventare Cheesemaker e fare il formaggio in prima persona, a partire dalla mungitura. Un’esperienza da non perdere per chi, come la maggior parte di noi, è lontano da queste realtà che fanno parte della nostra storia, alimentare e culturale.
Io non ci sono ancora stata, ma voglio recuperare presto. E se qualcuno si vuole unire è il benvenuto.
Quella che vi propongo è una ricetta-non-ricetta che si fa in cinque minuti e può risolvere una cena.
Un crostone semplice, caldo, di quelli che ti avvolgono con il loro profumo quando apri lo sportello del forno. E tanta è la voglia di assaggiarli che ogni volta rischi di ustionarti il palato.
Come pane, ho usato quello ai semi e cereali che ho pubblicato qualche settimana fa.
Mi sembrava un modo per rispettare il brietto e gustarlo quasi in purezza, con pochi tocchi che ne esaltino il sapore.
Tu lo sai vero che con una proposta del genere mi viene un sorriso che va da orecchio a orecchio?!?
Adoooooorooo!
Sono felice che siamo in sintonia anche su questo 😀
Questi crostoni con formaggi e miele o fichi sono irresistibili per me… ne mangerei quintali!
E si fanno in un attimo! 🙂
Una ricetta semplice, ma sicuramente l’aspetto è invitante!
Grazie Ilaria! Spesso mi dicono che faccio ricette troppo complesse…e allora ho pensato che non era male fare qualche ricetta più semplice 🙂
[…] 3. Crostone di pane di Pane libri e Nuvole […]
[…] 3. Crostone di pane di Pane libri e Nuvole […]
[…] 3. Crostone di pane di Pane libri e Nuvole […]