18 Novembre 2016

Un gatto, un cappello e un nastro – J. Harris

Un altro libro di racconti e per la seconda volta consecutiva devo smentirmi.
Già nel parlare di Racconti gastronomici – che mi aveva letteralmente entusiasmato – avevo detto che sono solita preferire i romanzi alle raccolte di racconti, ma giustificavo l’eccezione con il fatto che si trattava di una selezione di tanti autori diversi che rendeva impossibili la noia e il senso di ripetizione.
In questo caso, invece, non so individuare bene la ragione, ma mi sono goduta questo volume con molto piacere.

Joanne Harris è una scrittrice britannica contemporanea, autrice – tra gli altri – del famoso Chocolat dal quale è stato tratto il film con Johnny Depp e Juliette Binoche. Caso vuole che in Racconti gastronomici fosse contenuta anche una sua storia, anche se non era tra quelle che mi avevano colpito di più. Poi mi sono trovata tra le mani Un gatto, un cappello e un nastro e, incuriosita dal titolo, mi sono addentrata.

Il titolo è la risposta dell’autrice alla classica domanda: “Cosa porteresti in un’isola deserta?”. Al di là della sua spiegazione, ho trovato questo accostamento di termini molto delicato e originale. Così come delicati e originali mi sono sembrati i suoi racconti.

Tutti narrati in prima persona, sono molto diversi per ambientazione e protagonisti, ma hanno rimandi che li legano gli uni agli altri, come piccoli fili invisibili. Storie a volte divertenti, altre pervase da un sottile senso di angoscia e inquietudine che cresce impercettibilmente senza mai esplodere completamente, sempre controllate da uno stile misurato e controllato.
In ognuna figurano tematiche e contraddizioni dei nostri tempi, mai troppo marcate, senza retorica, viste attraverso uno sguardo equilibrato e che pure prende una posizione netta.
Credo sia difficile ottenere tutto questo in un libro di racconti che al tempo stesso vogliano anche intrattenere ed essere gradevoli, e mi pare che l’autrice riesca nell’intento.

I miei preferiti in assoluto sono i due racconti dedicati a Hope e Faith, due anziane signore ospiti di una casa di riposo che si barcamenano tra la cattiveria dispettosa della direttrice e la sciatteria che purtroppo caratterizza tanti ospizi.
Il loro modo di sopravvivere alla realtà focalizzandosi sui piaceri minimi e su fantasie da carcerato provoca infinita tenerezza e compassione. La loro ironia le rende amabili e forti nella debolezza, il sostenersi a vicenda, quasi fossero complementari (una è cieca, l’altra sulla sedia a rotelle) è fonte di ammirazione e un esempio da seguire. Ricorda in parte le avventure dei vivaci nonnini di Hendrik Groen (Piccoli esperimenti di felicità) ma con meno cinismo e un’irriverenza più sfumata, da vere signore inglesi.

In una parola, ve lo consiglio caldamente.

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un-gatto-un-cappello-un-nastroUN GATTO, UN CAPPELLO E UN NASTRO

Autore: Joanne Harris

Editore: Garzanti

Anno: 2014

Pagine: 252

Prezzo: 18.60 €

4 risposte a “Un gatto, un cappello e un nastro – J. Harris”

  1. stravagaria ha detto:

    Questo lo cerco subito, solitamente anche io ho le stesse tue riserve sui racconti ma quest’autrice scrive in modo piacevole e visto l’entusiasmo ci provo volentieri. Grazie del suggerimento 🙂

  2. Paola ha detto:

    Ecco, raccolgo consigli di lettura, ora che sono quasi alla fine di Il commesso di Malamud e ho voglia di leggere qualcosa di bello e tenero. La Harris è da tempo che mi dico di volerla leggere, ma Chocolat, nonostante sia sempre lì lì per prenderlo, non lo faccio mai. Cominciare da un libro dal titolo così dolce mi sembra l’ideale 🙂 Grazie del consiglio 🙂

    • panelibrienuvole ha detto:

      A me invece Chocolat manca ma mi è piaciuto così tanto il film che mi sembra quasi un peccato leggere il libro…non riuscirei a vederlo con altri occhi!

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