6 Ottobre 2016

Sarum – E. Rutherfurd

Sarum è l’antico nome di Salisbury. A questa città è dedicato l’imponente romanzo di Rutherfurd, che ne ripercorre la storia dal Neolitico alla contemporaneità, attraverso le vicende di alcune famiglie.
Ma non aspettatevi un trattato, né tanto meno un saggio. È un romanzo puro, fatto di storie umane e personali che disegnano – tutte insieme – il quadro della grande Storia.
È un romanzo diverso da tutti gli altri sin dall’esordio, quando va in scena l’alba della civiltà e la vita di un gruppo di cacciatori-raccoglitori, in un ritmo molto lento e insolito, dove il vero protagonista è la natura che si dispiega in tutta la sua immensità, a fronte di un’umanità ancora in fasce.

Seguendo le vicende di cinque famiglie che si intrecciano tra loro, il lettore ripercorre la storia della piana di Salisbury e dell’Inghilterra tutta, dalla preistoria alla comparsa dell’agricoltura, dalla conquista romana all’arrivo dei Sassoni, attraverso l’età elisabettiana e quella vittoriana fino ad arrivare ai nostri anni.

L’aspetto storico-archeologico è – inevitabilmente, e conformemente alla dichiarazione iniziale dell’autore – approssimativo, a volte davvero molto superficiale. La risoluzione di problemi che hanno afflitto l’umanità per secoli, la successione delle tecniche, le nuove scoperte, le migrazioni e commistioni di popoli vengono trattate in maniera semplicistica, banalizzando la complessità delle dinamiche storiche e della geografia umana.

Al tempo stesso, però, è un modo per rendere vive l’archeologia e la storia. L’autore semina cenni sui materiali da costruzione delle abitazioni, sull’abbigliamento e sulle mode legate alle acconciature o al modo di portare la barba. A volte niente più che mezzo rigo, che però aiuta a inquadrare il periodo storico e solletica la curiosità del lettore.

Più interessanti i brevi accenni sui modi di amministrare la giustizia, sulle leggi imperanti, sui rapporti lavorativi o le forme di sfruttamento della terra, così come i riferimenti ai cambiamenti del paesaggio e del territorio dovuti all’azione dell’uomo, tema molto attuale. Altre volte ancora, ci sono brevi riferimenti a eventi storici di grande portata che risvegliano reminiscenze scolastiche: personaggi noti che compaiono sullo sfondo, celebri battaglie, scismi e carte dei diritti che riaffiorano alla mente, regalandoci l’illusione di possedere qualche conoscenza storica.

Lo stile, almeno in traduzione, è piatto e un po’ trasandato, con molte ripetizioni lessicali e costruzioni sintattiche estremamente semplici e poco variate.

La mia sensazione è che l’autore sciolga troppo velocemente nodi e problemi, a detrimento della tensione narrativa; non appena il problema/conflitto/difficoltà viene presentato compare subito anche la risoluzione, azzerando qualsiasi senso di aspettativa nel lettore. Anche l’impiego dell’anticipazione spesso ottiene l’effetto opposto a quello voluto: non incuriosisce il lettore ma lo smonta, disvelandogli subito l’esito certo di una situazione.

Eppure è un libro che mi è piaciuto molto e mi ha tenuto incollata alle pagine. Forse merito dei molti eventi che si succedono mettendo al bando la noia, forse per le suggestioni britanniche che hanno sempre forte presa su di me, forse per l’innegabile fascino dei romanzi storici.

La psicologia dei personaggi spesso è appena accennata, alcuni sono semplici comparse, quasi personaggi da fiaba che appaiono per poche pagine, compiono il proprio destino funzionale alla storia e poi svaniscono, inghiottiti dal ritmo rapido e inesorabile del racconto.
Ma forse il punto forte è proprio questo. Non una sola vicenda – che pur attraversa varie generazioni o si estende nell’arco di decenni, come accade ne I pilastri della terra o Mondo senza fine, per esempio – ma la Storia, che si dispiega in tutta la sua potenza, macinando vite umane e destini individuali che, appena intravisti o vissuti più da vicino per un tratto del loro viaggio, restano agenti inconsapevoli di un disegno più grande, visibile solo al lettore. Piccoli tasselli che contribuiscono ad un grande quadro, che si forma a poco a poco.

Non c’è modo per appassionarsi più di tanto alle vicende di un singolo: i destini si compiono con la rapidità di un lampo, la Storia li fagocita e passa oltre. Quello che permane sono le famiglie, le generazioni che si succedono nei secoli e delle quali seguiamo l’attività frenetica, le ambizioni e le lotte per piccoli poteri. E ancora, la volatilità delle posizioni sociali e i rovesciamenti di fortuna che rendono la vita imprevedibile, spaventosa e affascinante.

sarumSARUM

Autore: Edward Rutherfurd

Edizione: Oscar Mondadori

Anno: 1990

Pagine: 1092

Prezzo: 14 euro

4 risposte a “Sarum – E. Rutherfurd”

  1. Stravagaria ha detto:

    Mentre leggevo mi è subito venuto in mente “Mondo senza fine”, la tua analisi è perfetta direi per questi romanzi corposi dove si intrecciano molte vicende e i personaggi non assurgono mai al ruolo di protagonisti assoluti. Lo accendo! Grazie del suggerimento

    • panelibrienuvole ha detto:

      Grazie a te Viv! Sono contenta che per una volta sono stata io a suggerirti un libro!. Spero che ti piaccia…

  2. Taccuino di cucina ha detto:

    Cara Alice, ho letto questo libro tanti anni fa e non lo ricordavo più! Mi ritrovo molto in quanto dici, in particolare il ritmo veloce con la quale avvenivano le vicende, ricordo bene che restavo incollata alle sue pagine e spesso non vedevo l’ora arrivasse sera per calarmi nella storia!
    Complimenti, molto belle le tue rensioni!
    Un abbraccio Sandra

    • panelibrienuvole ha detto:

      Grazie Sandra! Ho scoperto che Rutherfurd ne ha scritti diversi su questo genere e visto che Sarum l’ho letto ormai molti mesi fa, forse è arrivato il momento di affrontarne un altro 🙂
      Ricambio il tuo abbraccio.

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