Mi chiedo quanto l’intento e lo spirito con i quali ci approcciamo ad un libro ne influenzino il gradimento.
Uno stesso libro iniziato in un pomeriggio insofferente o in una serata tranquilla avrebbe lo stesso sapore?
Non sempre, purtroppo, le qualità di un libro riescono ad imporsi sulla realtà che mi circonda. Non adesso che sono adulta, almeno. Da ragazzina ero capace di astrarmi con molta più facilità, ma adesso il vivere quotidiano inficia molto le mie letture, si affaccia ogni tanto, mi tira per la manica, mi distrae, e non sempre riesco a dedicarmi alle mie care pagine come vorrei.
Più di una volta ho avuto la sensazione che il mio stato d’animo contingente remasse contro al libro appena iniziato, mentre altre ho provato uno stato di grazia sin dalle prime pagine, che mi hanno come portato su un altro pianeta. E non ho ancora capito se è stato solo merito del libro o anche di una mia predisposizione, o di condizioni esterne favorevoli.
Questo solo per dire che presto tornerò con una nuova, piccola recensione – che ormai è passato troppo tempo dall’ultima – di un libricino che si è insediato nel mio cuore.
Quella di oggi è una di quelle ricette rimaste nel cassetto per tanto tempo e finalmente trasformata in realtà.
Adoro i fiori di zucca. Mi affascinano. Di consistenza delicatissima e struttura elegante ed aggraziata, con quelle punte che sembrano tendersi verso il sole, mi sorprendono sempre con l’arancione squillante delle loro falde, tra le quali si intravede quel pistillo giallissimo e ipnotico, un mistero che cattura e promette di rivelarsi.
Ogni volta mi incanta la bellezza della natura, non posso credere che una cosa così bella, perfetta, sia anche utile e buona.
La quintessenza dell’estate, nei colori e nel sapore.
Per questa ricetta servono i fiori maschili, ossia quelli che nascono direttamente sul peduncolo, mentre quelli femminili sono attaccati direttamente alla zucchina.
Come farcitura ho scelto un composto semplice ma saporito: ricotta e fagiolini (altri protagonisti di questo periodo) con erbe aromatiche. Stop. Il risultato è delicato e leggero, di quelli che a me non vengono mai a noia.
Potete però personalizzarli a piacimento, con altri tipi di verdure, sostituendo la ricotta con patata bollita, o inserendo all’interno un quadrettino di mozzarella o un pezzetto di acciuga, per dare una spinta di gusto. Secondo me, però, è essenziale che il ripieno non sia troppo forte, per rispettare il sapore del fiore: con la carne, per esempio, non li farei.
Cara Alice, aspetto trepidante di sapere il titolo del libro che si è insediato nel tuo cuore. Nel frattempo mi segno per bene la ricetta 🙂 Un abbraccio e buona giornata
Chissà se ti piacerà…a me ha scaldato il cuore 🙂
Buona giornata e grazie!
Sono corsa appena li ho visti. L’orto del mio babbo è entrato in piena produzioni e siamo pieni di zucchine e fiori. Capirai che questa ricetta risponde alle nostre esigenze di questi giorni, trovare nuove ricette. In casa, di solito i fiori ripieni li facciamo rosolati in padella con ricotta e acciughe, pensandoci credo che in forno vengano meglio e quel ripieno mi pare divino.
La riflessione su i libri la condivido a pieno, credo che lo stato d’animo ne influenzino il gradimento, io ho abbandonato libri che poi ripresi in mano ho adorato senza un perché. Credo semplicemente che io non fossi predisposta in quel momento, un grosso abbraccio
Mia mamma dice di averli fatti con dentro un pezzettino di mozzarella e un’acciughina ma io non ricordo di averli mai mangiati…mah!
Questa ricetta l’ho letta su un vecchio numero di Sale e pepe e me l’ero tenuta da parte…mi p piaciuta tantissimo, spero proprio che la proverete e che piaccia anche a voi.
Ecco, la sensazione completamente diversa che mi ha provocato un libro a distanza di tempo mi fa pensare che effettivamente molto dipenda dalla nostra predisposizione…e che a volte bisogna solo aspettare. 🙂
A presto!!
Guardali bene, questi fiori di zucca. Cosa sembrano? Dai, dai… è proprio così, non è un’illusione ottica: sono dei sac à poche, ahaha! 😀 Li adoro come te, da sempre… erano una coccola fritta quando mia madre li faceva ogni tanto, ripieni di mozzarella, ma anche le versioni più leggere sono ottime e qui ci sono tanti bei colori che li rendono ancora più belli e ancora più gustosi! 🙂
ps: recentemente ho letto “Adesso” della Gamberale e… sì, alcuni libri capitano nel momento giusto, si incastrano perfettamente nelle nostre vite. E lasciano quel segno che…
Oddio!!! Ma lo sai che non ci avevo pensato?! Effettivamente mi ricordavano qualcosa ma non avevo realizzato! Allora li amo ancora di più! 🙂
Incredibile come i libri siano capaci di entrare nelle nostre vite, in silenzio, e lasciarvi un’impronta forte, vero?
Un abbraccio!
Quest’articolo, i suoi colori, i suoi profumi, mi fanno sentire a mio agio nella tua cucina…calda sensazione.
E naturalmente aspetto anche la recensione del libro (curiosacuriosacuriosa 🙂 )
Grazie Mile! E il libro…che dire? Secondo me ti piacerebbe tanto! 🙂
Sottoscrivo ogni parola, dalla sensazione che si ha quando si legge un libro (sì, il momento, lo stato d’animo e tante altre cose condizionano la lettura, a parer mio), sia la considerazione di questi fiori, che adoro anche io! Ripieni, poi, che te lo dico a fare? 😀
Fabio
Vero? Allora non è solo una mia impressione. Mi piacerebbe non farmi condizionare dalla situazione esterna ma temo sia un’illusione…
Grazie Fabio, buona giornata! 🙂
Me lo sono domanda spesso anch’io, se certi libri siano entrati nella mia top ten favorita solo per merito o per essersi mostrati al momento giusto. Ora il tempo per i libri si fa sempre più risicato e sento questo interrogativo farsi più forte (forse per la lista di libri ancora semi letti e mai finiti)…
Questi fiori hanno un aspetto meraviglioso, elagnti, leggeri, quasi evanescenti! Mi segno la tua ricetta!
A presto
Grazie di cuore Manuela! E la lista di libri da leggere si allunga indefinitamente…come quella delle ricette da provare! 🙂
Che splendore! E non sapevo della differenza di genere tra i fiori di zucca… anche a me piacciono moltissimo. Più di tutti… te lo devo dire come? 😉
Uhm, mi sa che indovino…fritti? 😀 😀 😀
Mai mi ero posta il problema di genere… ho imparato un’altra cosa! E ora aspetto la recensione 🙂 buona giornata
Be’, sul libro ho proprio la sensazione che non ti insegnerò nulla di nuovo… 🙂
Finalmente riesco a commentare anche sul blog e non più solo su FB… sto cercando di scrivere il post del pranzo di ieri, le mie foto sono orribili, le immagini sul PC da quando l’ho portato a riparare hanno colori fotonici ma non importa è stata una bella giornata e la voglio ricordare! A presto!
Che bello Enrica, sono felice di averti qui!! 😀
Sono certa che le tue foto saranno belle, invece, sicuramente meglio delle mie fatte con il cellulare!
Non vedo l’ora di vederle. Anche io ora mi dedico alla stesura del post.
Un bacio e buona domenica!
Elogio alla pazienza di chiudere i fiori con lo spago <3
😀 😀 😀 è stato più rapido di quel che sembra!