Protagoniste del Calendario del Cibo Italiano oggi sono le povere, bistrattate cipolle!
Alimento povero per eccellenza, da sempre sono state riservate ai ceti inferiori, considerate cibo da bifolchi e contadini, perché indigeste e pesanti. Anche metaforicamente, il loro nascere sotto terra le faceva identificare come cibo infimo e volgare, idealmente contrapposto alla aerea frutta, che nasce sugli alberi e con la sua dolcezza è destinata ad allietare il palato dei signori.
Popolane e popolarissime, solo raramente finivano sulle tavole dei nobili e soltanto se ingentilite e inserite in qualche piatto raffinato. Per i poveri, invece, costituivano un alimento quotidiano ed essenziale; la pesantezza di stomaco che spesso provocano contribuiva a prolungare il senso di sazietà, aspetto che veniva considerato un pregio non indifferente, da chi faticava a mettere insieme i pasti.
Versatili e capaci di dare sapore anche ad una semplice fetta di pane, si conservano e lungo e sono facilmente trasportabili, cosa che ne ha decretato il successo a tutte le latitudini.
Nella tradizione toscana sono protagoniste di molte ricette, prima tra tutte quella carabaccia (o zuppa di cipolle) della quale i francesi si sono poi appropriati, trasformandola in un piatto quasi elegante come solo loro sanno fare, la soup à l’oignon.
Se volete approfondire l’argomento, vi consiglio di gustarvi l’articolo di Anna Laura (del blog EatParade) ambasciatrice ufficiale della Cipolla per il Calendario AIFB.
Io invece vi propongo delle cipolle ripiene di pane, cipolla e scamorza affumicata, ingredienti semplici e piuttosto strong, che ne fanno un piatto ricco di gusto ma non di calorie.
La preventiva bollitura delle cipolle e l’uso di un po’ di aceto toglie loro gran parte dell’intensità pungente e vedrete che non vi daranno problemi digestivi. Alla faccia dei contadini di una volta.
Porzioni: 4 Tempo di preparazione: 30′ Tempo di cottura: 15′ + 30′
4 grandi cipolle dorate
160 g di scamorza affumicata a dadini
1 uovo grande
3 cucchiai di pangrattato
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 fetta di pane raffermo (solo mollica)
2-3 cucchiai di latte
maggiorana
timo
sale e pepe
aceto
olio extravergine di oliva
Scaldate il latte e versatelo sulla mollica di pane fatta a pezzettini, rimestando con una forchetta per farlo assorbire bene.
Togliete la pellicina e lo strato più esterno delle cipolle e lessatele per 15′ in acqua bollente salata con un cucchiaino di aceto.
Scolate, fate raffreddare leggermente, tagliate la calotta inferiore e, con l’aiuto di uno scavino o di un coltello, rimuovete gli strati più interni, lasciandone solo tre e facendo attenzione a non romperla. Questa è la parte più noiosa ma non richiede più di 10′.
Passate al mixer la polpa della cipolla che avete estratto tritandola ma senza disfarla completamente. Ripassatela in padella con un cucchiaio di olio e uno di aceto che farete evaporare bene, poi mescolatela con l’uovo, la mollica di pane, il pangrattato e il parmigiano. Aggiungete 130 g di scamorza, aggiustate di sale e di pepe e unite le erbe aromatiche a piacere.
Riempite le cipolle con questo composto, disponetele in una pirofila oliata e infornate a 180°C. Vi avanzerà molto ripieno: io l’ho messo in un’altra pirofila e cotto come un piccolo sformato.
Dopo 15′ distribuite sopra alle cipolle i dadini di scamorza rimasti e proseguite la cottura per altri 10-15′, terminando eventualmente con pochi minuti di grill per dorare la superficie.
Buoneee! E anche leggere la ricetta a colazione ha un suo perché !
Via, se già fanno gola all’ora di colazione è buon segno! 😀
Saranno anche povere e popolane, ma io le adoro! E con la scamorza affumicata, poi… Grazie, Alice!
Grazie cara ambasciatrice! 😀
Eccoti qui… Neanche ci fossimo messe d’accordo sul set comunque, pirofila rettangolare e cencino a righe 😀 😀 Bellissima anche la tua versione completamente vegetariana… Mi sono innamorata delle cipolle ripiene, è ufficiale! 🙂 Un bacione!
Davvero…le nostre sono cipolle gemelle! 😀
Che buone!!! Povere cipolle, ma come fanno quelle che persone che le odiano e non le sopportano da nessuna parte?? Non sanno cosa si perdono! L’abbinamento con la provola affumicata poi io l’adoro, infatti spesso e volentieri farcisco proprio così la pizza (proprio oggi metterò, provola affumicata, cipolle e anche peperoni 😉 ) Buona serata
Guarda, anche a me piacciono moltissimo, in tutte le salse, quindi le difenderò sempre a spada tratta!! E perché gli anelli di cipolla fritti? Ne vogliamo parlare? O forse no…meglio mangiarli e basta! 🙂
Le cipolle hanno dei lati nascosti che rivelano solo a chi sa maneggiarle con sapienza… 😉
Ahahah!! Sicuramente non tutti siamo estimatori delle cipolle, ma toglierne un po’ la forza pungente e subito incontrano molti più consensi. Sarà che in fondo io amo i sapori semplici…
Buona domenica! 🙂
Che buone, invece, le cipolle! Alla faccia dei nobili! E così, ancor più da leccarsi i baffi :3
Ahahah!! Vero!! 😀
Un abbraccio e buona settimana!
Io le adoro in tutti i modi, ma forse ripiene non le ho mai mangiate! Devo assolutamente rimediare!
Allora direi proprio di sì! 🙂
E con questo le cipolle trovano il loro riscatto, semplici e regali nella loro rotondità e sapore, che fa la differenza. Mi associo a chi è venuto prima: mi piacciono un sacco. E quando fa caldo nelle insalate o con il pomodoro van via come il pane 🙂
Mi piacciono queste dichiarazioni d’amore alla cipolla, così semplice e nature e alte mpo stesso di grande carattere…i ola metterei ovunque! 🙂 D’estate poi, magari con tonno e fagioli…non si direbbe ma per me è un pasto da re!
Io le amo, in tutte le salse, in tutti i modi: non sono Toscana ma credo che una panzanella senza la cipolla si sentirebbe umiliata: W la cipolla!
Che bello ritrovarti!! Pensavo non venissi più! E che bello il nuovo pseudonimo! 🙂
Sono d’accordo con te, panzanella senza cipolla non può esistere!
Un abbraccio!!