24 Agosto 2015

Clafoutis di mirtilli selvatici al limone (o flognarde)

Che sia ben chiaro che sono mirtilli selvatici perché li ho raccolti “di pirsona pirsonalmente” con le mie manine! (Che ovviamente non sono quelle in foto…)

abetone-4

abetone-7

abetone-9

Niente a che vedere con quei bomboloni che si trovano al supermercato, grandi come ciliegie. Questi sono i veri mirtilli di montagna, piccolini e saporitissimi. E la soddisfazione è stata doppia: nel mangiarli e nel raccoglierli!

mirtilli-cestino-1

Abbiamo trovato i mirtilli nel corso di una bella escursione in montagna e abbiamo fatto – a nostre spese – una sconvolgente scoperta.
Sapevate che esistono i falsi mirtilli!? Io non ne avevo mai sentito parlare e quindi al momento della raccolta non ho prestato particolare attenzione. Per poi scoprire, una volta a casa, che buona parte del mio raccolto non era buono. Sgrunt.
Se non altro me ne sono accorta in tempo, prima di utilizzare anche i falsi mirtilli, che avrebbero annacquato tutto il sapore di quelli veri.

mirtilli-cestino-2

Il falso mirtillo (Vaccinium uliginosum L.), infatti, è molto simile a quello vero (Vaccinium myrtillum), soltanto che è insapore e ha la polpa biancastra, invece che di quel bel rosso rubino che siamo soliti vedere. Ad un’osservazione più attenta, inoltre, ho capito che in genere sono un po’ più piccoli e più biancastri, di un blu più sbiadito.
Alla base non hanno la bella doppia corona con puntino centrale dei mirtilli veri, ma piuttosto una rientranza con cinque punte (immagino esista un termine scientifico per questa caratteristica, ma non lo conosco).
Anche le piante sono molto simili, ma il falso mirtillo ha foglie più ovali, di un verde tendente all’azzurro nella parte superiore e verde chiaro in quella inferiore.

Insomma, una volta capita la differenza, mi sono messa con santa pazienza al tavolo di cucina e ho fatto la selezione…ma che scocciatura! Dalla foto sembra impossibile confonderli ma quando siete sul posto è più difficile, garantito…soprattutto se nessuno vi ha detto che esiste una differenza!

mirtilli-2

Una volta messo al sicuro il mio piccolo bottino, è partito il brainstorming su come utilizzarlo. Inutile dire che avevo almeno 15 idee…ma non abbastanza mirtilli nè tempo! Alla fine ne ho fatte due.

La prima è questo clafoutis, un dolce francese al cucchiaio, solitamente a base di ciliegie, latte e uova. Le versioni con altro tipo di frutta, come questa, prendono il nome di flognarde…ma sono sottigliezze che forse non conoscono nemmeno i francesi stessi!

clafoutis-mirtilli-3

È un dolce velocissimo da fare e di riuscita garantita, in genere conquista tutti. Potete preparare l’impasto anche il giorno prima e infornare giusto un’oretta prima di servire…mangiato tiepido è delizioso!

In rete ci sono migliaia di ricette come al solito mi sono persa nei meandri, cercando di calcolare le giuste proporzioni tra ingredienti solidi e liquidi per ottenere la consistenza che volevo. Se si mettono troppe uova c’è il rischio di avere una simil-frittata, anche nel sapore (bleah!), se prevale il latte resterà troppo liquido, se abbondiamo con la farina diventerà quasi una torta. E invece deve essere una sorta di budino, che stia in sè, ma senza opporre troppa resistenza al cucchiaino…mica semplice!

clafoutis-mirtilli-5

Alla fine ho trovato un mio compromesso e sono rimasta soddisfatta.
Ho aggiunto abbondante scorza di limone – che con i mirtilli si sposa alla grande – per evitare che si sentissero troppo le uova e ho messo un po’ di Crème de Cassis, un liquore dolce a base di ribes nero tipico della Borgogna e, in particolare della zona di Digione, che ho riportato come souvenir dal mio ultimo viaggio (e per il quale ho in serbo grandi cose!). Ovvio che potete tranquillamente ometterlo o sostituirlo con un altro liquore a vostro piacimento.

clafoutis-mirtilli-6

CLAFOUTIS DI MIRTILLI SELVATICI

Porzioni: 2       Tempo di preparazione: 5 minuti       Tempo di cottura: 16-18 minuti

Ingredienti

Procedimento

Fate sciogliere il burro nel latte e fuoco basso, poi lasciate intiepidire. Con una forchetta, sbattete l’uovo con lo zucchero, poi unite la farina setacciata, la scorza di limone e il Cassis, sempre miscelando con la forchetta.
Aggiungete il composto di latte e burro, sigillate la ciotola con la pellicola trasparente facendola aderire alla superficie del composto e mettete in frigo per almeno 2 ore (anche tutta la notte).
Lavate i mirtilli e infarinateli leggermente con poco zucchero a velo.

Accendete il forno a 160° in modalità ventilato. Imburrate degli stampini, cospargeteli con zucchero semolato, versate il composto e poi distribuitevi i mirtilli. Riempite gli stampini per 2/3 circa: in cottura il clafoutis si gonfierà, ma una volta sfornato tenderà ad abbassarsi subito, proprio come i soufflè.

Cuocete per circa 18 minuti affinché l’interno non si rapprenda troppo (considerate che continuerà a rapprendersi anche quando lo avrete tolto dal forno). Se usate una pirofila più grande ci vorrà qualche minuto in più. Sfornate subito, fate riposare 5 minuti, cospargete la superficie di zucchero a velo e servite.

clafoutis-mirtilli-11

Note:

clafoutis-mirtilli-4

mirtilli-cestino-4

Con questa ricetta partecipo a Sedici, l’Alchimia dei Sapori

fruttati-e-fioriti

13 risposte a “Clafoutis di mirtilli selvatici al limone (o flognarde)”

  1. Welda ha detto:

    Strepitoso!!! E poi i mirtilli selvatici hanno tantissimo sapore!!! Ti do un’altra info:esistono anche le fragolacce….simili a quelle di bosco ma insapori!!@_@

  2. stravagaria ha detto:

    Sto svenendo dall’acquolina! Io sono supergolosa questi dolci cremosi e fruttosi! Da piccola raccoglievo questi mirtilli in un pratone in montagna ma non ho mai sentito di falsi mirtilli. Probabilmente lì c’erano solo piante autentiche, per fortuna, anche perché raccoglier mirtilli è faticoso, visto che per non rovinare le piantine non si possono usare i rastrellini, e scoprire dopo di aver fatto tanta fatica per niente sarebbe stato davvero frustrante. Per quanto a casa ne arrivassero ben pochi come puoi immaginare!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Anche a noi non lo aveva detto nessuno…quando l’abbiamo scoperto siamo rimasti di stucco!!
      E’ stato un peccato buttarne via così tanti…ma alla fine ne sono rimasti abbastanza per questo ed altri dolcetti…ho fatto scorta per l’inverno!
      E soprattutto è stato bellissimo fare la passeggiata fino in montagna e vedere prati e cime e panorami stupendi…forse è per questo che mi sono sembrati così buoni! 😀
      Buona giornata Viv!

  3. Fancyhollow ha detto:

    Io vorrei il poster della terzultima foto. E un bicchierino di crème de cassis. Anzi no direttamente un kir! Si può?

  4. Marzia ha detto:

    Questa dei mirtilli fasulli proprio non la sapevo! Ti immagino lì al tavolo a fare il controllo qualità 🙂 “Tu sì, tu no!”
    Bellissimi racconti e immagini che fanno sognare…io mi offro per il controllo qualità successivo, quello dei clafoutis! 😀 grazie per aver scelto il mio ingrediente e per aver sperimentato anche questo mese! Ti abbraccio stretta e alla prossima avventura 🙂

  5. Questi fruttini piccini nel clafoutis, con la sua inconfondibile consistenza, ci stanno benissimo! La tua idea è semplicemente deliziosa! Io avevo abbinato limone e mirtilli in delle mini pie… anche per me una sorpresa incredibile! 😀

  6. Alessandra ha detto:

    Anche io una volta sono incappata nei falsi mirtilli o meglio, in qualcosa che secondo me erano mirtilli e che invece una volta portati all’esperto per l’ ispezione sono addirittura risultati prugnoli… ma erano piccoli e colorati! Foto stupende e clafoutis sicuramente ottimo!

  7. Betulla ha detto:

    Ne voglio uno subito…un ciotolino di clafoutis mirtillossso a me!!! e magari anche un bicchierino di Kir (creme de cassis e vino bianco) tanto per stare su di giri e affrontare meglio la luunga notte id votazione per Sedici!!! Sono noiosa se dico che adoro le tue foto e le tue storie? e anche i mirtilli (ovviamente), io adoro le montagne quindi andare a raccogliere spinaci in primavera e mirtilli in estate è un grande divertimento!!!

  8. lara ha detto:

    e infatti io il clafoutis l’ho fatto una volta e basta, perché mi sembra troppo una frittata e davvero non è affatto semplice… anche se nella tua dissertazione comprendo come sia possibile pensare a renderlo migliore, quasi quasi ci riprovo….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *