16 Giugno 2014

Camera con vista, tra Firenze e Inghilterra

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Scritto oltre un secolo fa, ambientato nei primissimi anni del Novecento, Camera con vista, di E. M. Forster, è un libro denso di temi attualissimi.
La necessità di imparare a leggere dentro se stessi che caratterizza ogni percorso di crescita che si rispetti.
La conquista dell’autonomia di giudizio e di scelta da parte dell’individuo.
La difficoltà di scardinare le convenzioni sociali.
L’opposizione alle religioni tradizionali.
Il coraggio di cambiare idea e di assumersene il rischio, di prendere decisioni che suscitano scontento nei propri cari.

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Un libro che ho amato da subito, forse perché la prima parte è ambientata a Firenze: una città italiana al passaggio di secolo che diventa immediatamente protagonista con i suoi abitanti – descritti forse in maniera troppo folcloristica – con la sua arte così significativa per i viaggiatori europei che accorrono da ogni parte,  con le dolci colline che la circondano e i suoi scorci familiari resi memorabili dalla penna dell’autore.
Ma forse mi ha conquistata subito anche perché i protagonisti sono inglesi e la seconda parte ha per sfondo le dolci colline del Surrey, il rito del tè pomeridiano, giardini di dalie e partite di tennis.
La combinazione di Firenze antica e dell’Inghilterra più pura non poteva non avere una forte presa su di me.

Ma non è soltanto questo.
La narrazione di Forster è molto scorrevole e coinvolgente, sia per la costruzione della vicenda, il succedersi degli eventi e l’incertezza dell’epilogo, che per la capacità di far vivere i suoi personaggi, nel cui intimo ci fa leggere chiaramente ma conservando sempre qualche zona d’ombra, un dubbio, un che di non spiegato. Questo perché nemmeno loro si conoscono totalmente, proprio come accade alle persone reali; sono personaggi complessi, verosimili, e in quanto tali anche capaci di stupire il lettore e se stessi con i propri moti interiori.
La protagonista Lucy, in particolare, ha un grande spessore ed è rappresentativa di un’ampia schiera di ragazze che, in ogni tempo, hanno desiderato prima adattarsi al modello per loro costruito dalla famiglia, e in un secondo tempo liberarsi di esso per seguire la propria natura e realizzare i propri desideri. Ma capire quello che si vuole e ciò che si è non è forse una delle imprese più difficili di una vita? E l’oggetto della ricerca, cambia continuamente.

Mi ha stupito la capacità di penetrazione con cui l’autore ha saputo leggere e trasporre sulla pagina le pieghe più nascoste dell’animo di una giovane, capire gli ostacoli immaginari che la mente produce da sola e l’unica via possibile per abbatterli.

Dal libro è anche stato tratto un famoso film, nel 1986, con la regia di James Ivory.


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CAMERA CON VISTA
  Autore: Edgar Morgan Forster
  Editore: Garzanti
  Anno: 1908
  Pagine: 286

15 risposte a “Camera con vista, tra Firenze e Inghilterra”

  1. Questo romanzo, avendo io fatto il liceo linguistico, l’ho letto a scuola e in lingua originale, “A room with a view”: non ricordo nulla, ma mi hai fatto venire voglia di riprenderlo, magari in italiano, per cogliere sfumature che altrimenti non coglierei.
    Un bacione Alice, buon inizio settimana

    • panelibrienuvole ha detto:

      I libri letti a scuola è difficile che siano veramente apprezzati…anche io sono certa che se li rileggessi adesso mi farebbero tutta un’altra impressione.
      Anche io l’ho letto in inglese ma ho scelto di mettere un’edizione italiana perché sicuramente quella interessa più persone…a parte qualche “arcaismo” però devo dire che scorre bene!
      Un bacio e buona giornata!

  2. stravagaria ha detto:

    Questo è un romanzo che ogni tanto mi piace riprendere in mano. L’ho letto anni fa e poi più recentemente e ad ogni lettura conserva la freschezza di un primo approccio. Hai ragione il binomio Firenze-campagna inglese è vincente e la fotografia del film di Ivory gli rende pienamente giustizia.

  3. acasadisimi ha detto:

    Questo libro non l’ho letto, ma mi hai incuriosita!!!!
    Buon inizio settimana!
    Simi

  4. ostriche ha detto:

    Adoro libro e film…

  5. Francesca P. ha detto:

    L’immagine mi suscita emozione… è splendida, evocativa, poetica, con la luce calda più bella…
    Mia mancanza, non ho visto il film ma a questo punto sono curiosa!

  6. luna ha detto:

    Ho visto il film e non l’ho amato particolarmente.
    Sicuramente il romanzo è migliore!
    Luna

  7. mir ha detto:

    Ahhhh, che sogno. Ho visto il film per la prima volta da adolescente, quando mi nutrivo di cinema d’essai. L’avevo trovato splendido. L’ho rivisto l’anno scorso con l’amica cinefila di sempre e con altri amici totalmente digiuni di cinema introspettivo e ricercato, Risultato: io e lei avevamo le lacrime agli occhi per le emozioni provate, ancora le stesse di quando eravamo ragazzine, loro hanno dormito come sassi tutto il tempo!! che ridere ci siamo fatte! se non l’hai ancora fatto, guarda il film….è sempre viaggiare sul doppio filo letteratura e cinema:) Mir

    • panelibrienuvole ha detto:

      Ciao Mir, grazie per le tue parole! Sul film ho sentito opinioni discordanti…e probabilmente la ragione me l’hai svelata tu! 🙂 Ma se è così, sono quasi certa che mi piacerà…adesso sono molto curiosa!
      Buona giornata e a presto,
      Alice

  8. mir ha detto:

    ERRATA CORRIGE: è sempre BELLO viaggiare

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