31 Ottobre 2013

Riso Venere alla zucca con fonduta di Casera

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Finalmente mi sono decisa a provare anch’io il riso Venere!
Con questo nome si indica una varietà di riso brevettata in Italia nel 1997, a partire dall’incrocio di un riso nero cinese con una varietà della Valpadana, dove a tutt’oggi si concentra il grosso della produzione.
In Cina, il riso nero è sempre stato un alimento destinato a nobili e imperatori, molto raro e pregiato per le sue proprietà benefiche, che vanno di pari passo con le difficoltà di coltivazione. La varietà italiana, invece, garantisce una buona resa agricola del prodotto mantenendo quasi immutate le proprietà nutritive e salutari dell’originale.
Il riso Venere è integrale e privo di glutine, ricco di ferro, selenio, silicio, calcio e magnesio, in virtù dei quali ha proprietà antiossidanti e di prevenzione dell’invecchiamento. Contiene anche una buona quantità di fibre e di lisina (come l’amaranto, di cui ho parlato qui). È un riso molto digeribile e, associato a legumi, fornisce un apporto proteico quasi equivalente a quello di carne e pesce. Richiede tempi di cottura un po’ più lunghi del riso tradizionale e rimane comunque piuttosto duretto, cosa che a me fa impazzire. Non ultimo, il color ebano che invade il vostro piatto è decisamente fascinoso.
Sarà per questo che l’hanno chiamato “Venere”?!

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Io ne ho fatto un risotto con zucca gialla, accompagnato da una fonduta di Casera, formaggio valtellinese dal sapore piuttosto dolce e delicato. In un primo esperimento avevo usato del pecorino romano, che però risultava davvero troppo forte per la delicatezza di un risotto alla zucca. Il Casera mi sembra che vi si accompagni bene, aggiungendo gusto ma senza prevaricare il peculiare sapore del riso nero.

RISO VENERE ALLA ZUCCA CON FONDUTA DI CASERA

Dosi per 4 persone:

Affettate finemente il porro e fate soffriggere brevemente in tre cucchiai d’olio in un tegame dal fondo spesso. Aggiungete il riso e fate tostare per qualche minuto senza mescolare, poi aggiungete un po’ di brodo o di acqua calda.
Nel frattempo tagliate la zucca a dadini piuttosto piccoli e aggiungeteli al riso dopo 10 minuti dall’inizio della cottura. Proseguite la cottura aggiungendo brodo a poco a poco. Considerate che i tempi di cottura del riso saranno ben più lunghi di quanto riportato sulla confezione: io l’ho tenuto per circa 30 minuti, ed è rimasto comunque consistente, credo sia una caratteristica del riso venere.
Mentre il riso cuoce, scaldate il latte in un tegamino antiaderente e quando è vicino all’ebollizione aggiungete il formaggio tagliato a piccoli dadini. Mescolate continuamente per farlo sciogliere: non alzate troppo la temperatura e non scaldatelo troppo a lungo, altrimenti si rapprenderà.
Quando il riso è pronto lasciatelo riposare qualche minuto e poi servitelo con una generosa copertura di fonduta. risovenere3

Con questa ricetta partecipo al contest del blog Giorni senza fretta

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del blog Deliziandovi

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e del blog Beatitudini in cucina

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22 risposte a “Riso Venere alla zucca con fonduta di Casera”

  1. stravagaria ha detto:

    Non ho mai cucinato questo tipo di riso ma la tua ricetta è talmente invitante da farmi superare le ultime perplessità. 🙂

  2. […] e scherzetti”: Risotto di zucca nella zucca – ”Pane libri e nuvole”: Riso Venere alla zucca con fonduta di Casera Social […]

  3. Io credo che tu abbia proprio ragione, il riso Venere ha davvero un gran fascino 🙂
    A me piace tantissimo mangiarlo come contorno e lo adoro con il pesce! Sinceramente non l’ho mai provato nei risotti, ma se dici che è buono, mi fido ciecamente 🙂 La fonduta di casera è una vera goduria!
    Buona giornata!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Sì, il prossimo tentativo sarà in abbinamento con il pesce, ho visto che va per la maggiore!
      Per la fonduta volevo provare il bitto ma qui non ce l’hanno, dice che lo tengono soltanto sotto Natale perché qualcuno lo compra per i pizzoccheri…dovrò aspettare ancora un paio di mesi per assaggiarlo!
      Un bacio e buona giornata!

  4. martina ha detto:

    E’ uno dei miei risi preferiti, anche se lo compro raramente (solo quando lo strovo di chi e come dico io). E poi anch’io non l’ho mai provato nei risotti (sì che io a parlare di risotti senza burro e formaggio… dovrei solo tacere!). Però l’idea mi piace, brava!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Grazie! A dire il vero avevo trovato poche ricette in cui è usato come risotto e non ero certa che venisse bene, e invece…
      Comunque qui il burro non c’è, e il formaggio puoi anche ometterlo, quindi…è adatto a tutti! 🙂

  5. la Greg ha detto:

    Ecco qua il tuo riso Venere! Questo colore ebano fa impazzire anche me…e che dire della fonduta di Casera, sorprendente!

    Bacioni (uno speciale dalla pulce) e buon weekend
    Silvia

  6. ehhhh ma qui siamo entrati in un menù da ristorante ormai!!! che meraviglia amica!

  7. coccolatime ha detto:

    che squisitezza…ma dimmi quanto ci mette a cuocere il riso venere?? che delizia infinita la salsina!!!!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Be’ per fare il risotto io l’ho tenuto 30-35 minuti, ed era comunque al dente, quindi ha una cottura piuttosto lunga! Forse se lo fai bollire impiega un po ‘ meno tempo ma non ho ancora provato.
      Grazie e buon weekend lungo!

  8. barbara ha detto:

    grazie mille per la ricetta…in bocca al lupo!

  9. frafre ha detto:

    Non ho mai avuto il piacere di assaggiare questo tipo di riso, ma il sapore suo come è, simile al normale riso o cambia notevolmente?

  10. Beatrice ha detto:

    Ha un aspetto delizioso, grazie per la ricetta, inserita 🙂

  11. […] pecorino romano (che già in casa mia è un’innovazione), poi sono passata al valtellinese Casera per approdare oggi al […]

  12. […] pecorino romano (che già in casa mia è un’innovazione), poi sono passata al valtellinese Casera per approdare oggi al […]

  13. […] misterioso e affascinante, con tutte le straordinarie proprietà benefiche che vi avevo accennato qui. C’è l’arancio, con le sue vitamine che aiutano il sistema immunitario e con il suo […]

  14. […] zucca, mettendo dei dadini di due formaggi tipici lombardi: il delicato casera (già sperimentato qui) e il bitto, dal sapore più forte e […]

  15. Una ricetta sana, con un sapore ricco. Merita di essere cucinato spesso!

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