13 Aprile 2013

Mole(cole) di felicità – I grissini

grissini7

bandiera

Torino in sintesi: la Mole, tre amiche e una folata di felicità. C’è molto di più, va bene, ma per me è questo.
E anche i grissini, perchè no.

I miei non sono proprio quelli tradizionali, perchè li volevo secchi e croccanti e li ho fatti senza lievito, ma mi piace comunque associarli alla città sabauda. Non li ho stirati ma lavorati a mano, secondo la più antica tradizione del robatà, che in piemontese significa caduto.

A proposito, lo sapevate che il Re Carlo Felice era solito sgretolarli per passatempo mentre era a teatro? Che curiosa abitudine…che servano anche come antistress?!?

GRISSINI CON FARINA DI FARRO

250 g di farina di farro
125 ml di acqua fredda
4 cucchiai di olio evo
sale
rosmarino

Versate la farina in una ciotola, aggiungete l’olio, l’acqua e il sale e lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Alla fine, aggiungete il rosmarino. Stendete una sfoglia alta 2-3 mm e ritagliate tante striscioline che poi arrotolerete con le mani fino a formare i grissini. Stendete i grissini sulla carta forno, spennellate con olio e cospargete di sale. Cuocete a 200° per 10-15 minuti a seconda dello spessore dei grissini.

5 risposte a “Mole(cole) di felicità – I grissini”

  1. lastradamaestra ha detto:

    Che buoni i grissini! Mi hai fatto venir voglia di farli!!!

  2. anna ha detto:

    Finalmente trovo una ricetta di grissini che non sembra da “manineicapelli” per la disperazione!
    Li farò presto!
    Credo che inizierò a seguirti spesso, moooolto carino il tuo blog. E belle le cose che scrivi, semplici ma immediate!
    Complimenti!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Grazie! Effettivamente sono veloci e semplici da fare!
      Anche io sono passata a trovarti, anche se un po’ di fretta, e ho visto un sacco di cose che mi hanno ispirato…sono certa che tornerò presto!

  3. […] ho deciso di provare i grissini torinesi, sentendomi in colpa per averli fatti, la prima volta, senza lievito e quindi in maniera non ortodossa (che ci volete fare, la tendenza al rigorismo […]

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