25 Aprile 2014

Pasta spezzata con fave e Tête de Moine

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Ho sentito parlare della pasta spezzata per la prima volta nella trasmissione Cuochi e fiamme.
La televisione è per me alla stregua di un oggetto di arredamento, eccezion fatta per il tiggì e per questo programma. Mi piace molto cenare in sua compagnia, lo trovo divertente e spontaneo, piacevolmente naif rispetto a ciò che mi capita di intravedere ogni tanto nelle televisioni altrui – e che mi fa immediatamente scattare l’orticaria.
Se cercate ricette spiegate nel dettaglio non fa al caso vostro, ma è perfetto se vi piacciono spunti e curiosità sul cibo, sui metodi di cottura, sui trucchi in cucina. Ogni sera imparo l’esistenza di un ingrediente, di un piatto, di un termine che non avevo mai sentito.
Sulla mia personale passione per Fiammetta Fadda, che siede nella giuria, soprassiederò, ma se ci fosse qualche suo estimatore alla lettura, sappia che l’ho incontrata per caso a Milano ed è proprio la gran dama che sembra.

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Per tornare con i piedi per terra, la pasta spezzata è un modo per far fuori gli avanzi di pasta di formato diverso che rimangono nelle dispense di tutti noi. La cottura è simile a quella di un risotto e il risultato deve essere altrettanto cremoso e legato.
Dal momento che si usano formati di pasta diversi tra loro, alcuni resteranno necessariamente al dente; vi consiglio di stare un po’ al di sotto dei tempi di cottura perché durante il riposo e la mantecatura la pasta continuerà a cuocere e altrimenti rischiate di ottenere una sgradevole pappa.

La ricetta originale, di origine popolare, prevede l’uso delle patate, ma vista la stagione ho pensato di usare delle fave. Per mantecare ho usato il Tête de Moine, di cui avevo parlato qui, ma potete benissimo sostituirlo con del pecorino, perfetto con le fave, o anche – perché no – un formaggio fresco stile caprino.

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PASTA SPEZZATA CON FAVE E TÊTE DE MOINE

Ingredienti per 2 persone:

Scaldate 3 cucchiai di olio evo in una padella e fate soffriggere lo scalogno tagliato finemente per qualche minuto.
Unite le fave sgranate, dopo 3 minuti unite la pasta (spezzate gli spaghetti) e fate tostare il tutto per qualche minuto. Salate, coprite con il brodo e fate cuocere fino a che la pasta con i tempi di cottura inferiore non è al dente.
A questo punto il brodo dovrà essersi ritirato quasi completamente ma non del tutto: la pasta deve restare cremosa. Spegnete il fuoco, pepate, unite le foglioline di timo e il Tête de Moine e fate mantecare coperto per 5 minuti. Servite caldo.

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0 risposte a “Pasta spezzata con fave e Tête de Moine”

  1. accantoalcamino ha detto:

    Ciao, anch’io apprezzo Fiammetta Fadda, classe, cultura, ironia, è grande. Devo decidermi a comperare il Tete de Moine, peccato che posso solo on line,qui è introvabile. Buona festa.

  2. foodlovecouture ha detto:

    La pasta spezzata è un mio vizio! Mi piace mescolare formati diversi, sentire diverse consistenze e livelli di cottura in bocca, sarà perché io adoro proprio la pasta e mi piace “sentirla” nel piatto. tante volte la uso anche solo per una pasta al burro, certo poi risottata è ancora meglio! 🙂

    • panelibrienuvole ha detto:

      Sai che io non l’avevo mai sentita? Però anche a me è piaciuta molto la differenza di consistenze…e poi è un ottimo modo per far pulizia degli avanzi di pasta che regolarmente mi rimangono.
      Ciao e buona giornata! 🙂

  3. zuccherando ha detto:

    Ah come ti capisco!!! Io non guardo neanche i tg..preferisco l’informazione libera sul web (anche lì bisogna usare le pinze però!) e non mi sono neanche accorta che alcuni canali non si vedono più per mancata risintonizzazione!!!! Venendo a fuochi e fiamme dopo le prime perplessità l’ho adorato, specialmente con la giuria storica!!! venendo al piatto non posso che farti i complimenti perchè legare così tanti tipi di pasta non è semplice, mia nonna mi raccontava che nel dopo guerra lei ragazzina andava a chiedere la “spezzatura” cioè la pasta che rimaneva nei cassetti delle botteghe…è un piatto che sa di povero e autentico, poi con le fave ha una certa poesia!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Anche a me piace Cuochi e fiamme con la giuria storica!! Quelli venuti dopo sono un po’ dei surrogati che non riescono a creare lo stesso affiatamento.
      Effettivamente è impossibile che tutte le paste mantengano la cottura, a meno che non se ne usino tipi molto simili. Io avevo gli spaghetti che cuociono molto più rapidamente e quindi li ho messi un paio di minuti dopo ma comunque sono venuti un po’ scotti. Ma credo che sia la caratteristica di questa pasta. Mi piace molto l’idea che sia una ricetta popolare e che serva a far pulizia degli avanzi della dispensa…la sento adatta a me! 🙂

  4. stravagaria ha detto:

    Potrei optare per la ricetta originale con le patate perché temo di essere allergica alle fave (l’ultima volta che le ho mangiate, che poi era solo la seconda in vita mia, mi sono gonfiata come un pallone e non ho più avuto il coraggio di ritentare…). E l’idea di “far fuori” gli avanzi si addice anche a me che come sai amo riutilizzare anche i piccoli scampoli 🙂 buona giornata!

    • panelibrienuvole ha detto:

      Be’ sì, allora le fave le eviterei decisamente! Prova con le patate tagliatr a tocchetti al posto delle fave, e per renderla più saporita potresti aggiungere anche un po’ di salame a pezzetti…non è proprio primaverile ma vedrai che i familiari apprezzeranno! 🙂
      Buona giornata a te!

  5. Fancyhollow ha detto:

    A casa mia si chiama “pasta dei frati”, non sapevo si chiamasse anche spezzata! E a casa mia è un classico, sai com’è, se non si rifà spesa…

  6. la Greg ha detto:

    la tv a casa mia è prerogativa del marito…che attualmente si contende il trono con la pulce! la mamma è regalata in cucina e deve accontentarsi di quello che vedono gli altri oppure starsene al pc! Capita anche a me a volte di unire pasta di formati diversi perché non si spreca nulla però non pensavo che si chiamasse ‘spezzata’…del resto c’è sempre da imparare!
    buonisimo il condimento…non vedo l’ora che arrivino le fave dell’orto
    un abbraccio

    • panelibrienuvole ha detto:

      Mah, secondo me non è una gran perdita quella di non seguire la televisione, anzi! Il fatto è che a me dà fastidio anche solo sentirla, quindi divento un po’ tirannica con chi mi sta intorno…poveri loro!
      Qui le fave sono appena arrivate…buonissime col cacio!
      Un bacio e buon week end!

  7. goccedizucchero ha detto:

    Lascio un commento a questa squisita ricetta per dirti che ti ho attribuito un premio speciale, dai un’occhiata qui: http://goccedizucchero.wordpress.com/2014/04/25/313/

  8. coccolatime ha detto:

    premetto che adoro il risotto…ma la pasta risottata è la fine del mondo….questa la trovo molto chic nella sua semplicità…le foto sono sempre piu belle e invogliano ad assaggiare la pietanza che hai cucinato…brava Alice mia <3

  9. Buona e veloce da preparare! Le tue foto mi mettono sempre fame! 😀

  10. Terry ha detto:

    Ottima idea x far fuori le paste che avanzano! Buono anche il condimento!
    Piace anche a me cuochi e fiamme anche se non lo guardo spesso, con i turni di lavoro non ho regolaritá e poi con sky spesso mi perdo su altri canali! 🙂

    • panelibrienuvole ha detto:

      Io non avendo Sky ho poca scelta…e quella mi sembra una delle cose migliori in circolazione, anche se è un semplice programma di intrattenimento. Mi fa fare due risate e imparo sempre qualcosa di nuovo…a volte mi sembra davvero di essere tra persone conosciute! 🙂

  11. frafre ha detto:

    Senza mantecature, a volte ho fatto anche io la pasta spezzata sia per finire alcuni formati, sia per rendere più allegro un piatto con vari formati (lo stile arlecchino d’altronde mi è sempre piaciuto!) 🙂
    Il fatto di usare le fave nella pasta, non l’ho mai sperimentato, ma potrebbe essere un’idea, visto che le ho sempre e solo assaggiate fresche e non riesco a mangiarne più di 1-2 baccelli. Spunto interessante!

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