20 Giugno 2013

Le zucchine di Cenerentola

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Buone le zucchine, vero? Piacciono praticamente a tutti, sono versatili, molto richieste e una buona percentuale di curiosi (secondo me) individui le consuma anche in pieno inverno.
Eppure molti produttori sono costretti a gettarne via chili e chili, ogni giorno.

Sì, perchè la maggior parte delle cooperative e dei supermercati vogliono esclusivamente zucchine di una dimensione presabilita, precise al millimetro, perchè altrimenti – dicono – sono invendibili. E così le povere zucchine che inavvertitamente crescono un po’ più del dovuto vengono scartate, eliminate, gettate via.

E parlo di zucchine, ma questo vale per la maggior parte dei prodotti di ortofrutta. Ma vi pare normale? Ma voi una zucchina più piccola o più grande della media la scartereste a priori? Siete tra quelli che vanno a cercare la frutta lucidata e tutta uguale, la mela rossa di Biancaneve, l’arancia perfettamente rotonda? Se penso allo spreco mi sento male.

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Le zucchine usate per questa ricetta, tradizionalmente estiva, erano destinate alla distruzione, e per questo, cucinandole, ho quasi avuto la sensazione di averle “salvate” e le ho apprezzate ancora di più.

Non sempre è possibile rifornirsi direttamente dai produttori, ovvio. Ma la prossima volta che andate al supermercato, provate a scegliere la zucchina leggermente diversa dalle altre, bitorzoluta, piccolina, con la buccia un po’ macchiata…vedrete che il sapore è altrettanto buono, e chissà che anche i rivenditori – a poco a poco – non si convincano che non tutti i clienti vogliono la perfezione estetica…e che l’apparenza non è tutto!

 

ZUCCHINE TONDE RIPIENE

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Sbucciate l’aglio, passatelo al mixer con il prezzemolo e il pangrattato, poi unitelo al macinato, aggiungete anche il parmigiano grattugiato e lavorate bene il tutto con una forchetta; aggiustate di sale e di pepe e mettete in frigo a riposare.

Lavate le zucchine, tagliate la parte superiore facendo attenzione a non rovinarla e svuotatele della polpa con l’aiuto di un cucchiaino; basterà lasciare uno spessore di circa mezzo cm. Frullate la polpa estratta dalle zucchine e unitene la metà all’impasto di carne, lasciando da parte il rimanente.

Riempite le zucchine con il ripieno, mettetele in una teglia da forno, sul cui fondo versarete il resto della purea di zucchine leggermente salata; irrorate con un po’ d’olio e cuocete in forno a 200° per 50 minuti.

In questo modo le zucchine resteranno durette e consistenti; se le preferite più morbide e un po’ spappolate vi suggerisco di cuocerle prima (già ripiene) in un tegame coperto per circa 30 minuti e poi ripassarle in forno per un quarto d’ora.

0 risposte a “Le zucchine di Cenerentola”

  1. la Greg ha detto:

    che belle queste mini-zucchine…sembrano un’opera d’arte!!!
    e saranno state deliziose con quel ripieno

    ciao
    ciao
    Silvia

  2. frafre ha detto:

    Ali versione salvatrice di zucchine, brava! Effettivamente è una cosa davvero sciocca (ma qui non è colpa del mancato sale) buttar via tanti prodotti della terra perchè non corrispondono alla perfezione; ma d’altronde molte persone lo fanno con gli altri individui, con gli animali e pertanto anche le verdure non sono escluse.
    Garantisco anche io che la bontà non risiede nelle forme e nei colori omogenei: il babbo porta le cose dall’orto e si mangiano anche quelle stortarelle o più bruttine, ma sono buone come tutte le altre. Bah, forse un giorno l’uomo, che a detta di scienza, è l’essere più intelligente del pianeta, imparerà ad esserlo in tutti i sensi…io ci spero sempre! 🙂

  3. Gioacchina ha detto:

    bellissimeee!!! quasi quasi le faccio e le porto alla suocera…queste zucchine stenderanno la strega cattiva???!!!

  4. […] che qualche giorno fa vi ho parlato delle povere zucchine destinate alla distruzione (qui)? Ebbene, ne ho salvate delle altre! Prometto che poi vi lascerò in pace per un po’, ma il […]

  5. […] che qualche giorno fa vi ho parlato delle povere zucchine destinate alla distruzione (qui)? Ebbene, ne ho salvate delle altre! Prometto che poi vi lascerò in pace per un po’, ma il […]

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